Questa è la pagina dedicata a saggi di cultura visuale.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Pictorial turn. Saggi di cultura visuale”.
La cultura visiva è l’aspetto della cultura espresso in immagini visive. Molti campi accademici studiano questo argomento, compresi gli studi culturali, la storia dell’arte, la teoria critica, la filosofia, gli studi sui media, i Deaf Studies e l’antropologia. Il campo degli studi di cultura visiva negli Stati Uniti corrisponde o è parallelo alla Bildwissenschaft (“studi sull’immagine”) in Germania. Entrambi i campi non sono del tutto nuovi, in quanto possono essere considerati riformulazioni di questioni di teoria della fotografia e del cinema che erano state sollevate dagli anni venti e trenta da autori come Béla Balázs, László Moholy-Nagy, Siegfried Kracauer e Walter Benjamin.
Pictorial turn. Saggi di cultura visuale
Il pictorial tum è la “svolta”‘ epistemologica che pone lo studio delle immagini sullo stesso piano di quello del linguaggio. Il libro, in una nuova edizione completamente rivista e aggiornata, presenta al pubblico italiano i testi più rappresentativi di uno dei protagonisti dela visual culture contemporanea. Si tratta di saggi in cui Mitchell introduce nozioni e termini ormai entrati a pieno titolo nel vocabolario critico, come l’alternativa image/picture, le nozioni di metapicture e biopicture, e lo studio sistematico dell’iconofilia e dell’iconofobia, che da sempre determinano la nostra relazione con le immagini. Per Mitchell, infatti, la questione delle immagini va posta a partire da ciò che esse pretendono da noi, dalla loro agency, dalla loro potenza sociale e cognitiva. A fronte di una raffinata elaborazione teorica, l’autore non perde mai di vista il significato che le immagini hanno per la cultura contemporanea. I saggi qui raccolti pongono le basi di una “scienza delle immagini” che possa dialogare con la storia dell’arte, la semiotica visiva e l’estetica.
Opinioni:
Il libro, in una nuova edizione completamente rivista e aggiornata, presenta al pubblico italiano i testi più rappresentativi di uno dei protagonisti della visual culture contemporanea. – LaFeltrinelli
Saggi di cultura visuale
Cultura visuale
Questo libro offre una ricognizione delle principali genealogie novecentesche della cultura visuale, scegliendo solo tre figure paradigmatiche: Aby Warburg, Sigmund Freud e Walter Benjamin. Dopo Warburg la nozione di immagine è definitivamente cambiata. Dopo Freud lo sguardo è indissolubilmente legato al tema della sessualità e del bios. Dopo Benjamin la nozione di dispositivo e quelle di apparato, assemblage e ambiente mediale sono definitivamente cambiate. Questi autori non stanno solo alle origini della cultura visuale ma ne prefigurano gli sviluppi futuri. Da Warburg abbiamo imparato che il fare-immagine fa parte della biologia e dei comportamenti essenziali dell’Homo sapiens, un aspetto che le neuroscienze cognitive, l’antropologia, l’archeologia e la paleontologia stanno sviluppando in questi anni. Grazie a Freud sappiamo che lo sguardo è essenziale per comprendere pratiche epistemiche, questioni di genere e politiche sociali. Benjamin ci ha insegnato che i dispositivi sono elementi essenziali della nostra nicchia ecologica.
Gli occhi di Stalin. La cultura visuale sovietica nell’era staliniana
Cinema, cartelloni pubblicitari, monumenti, complessi architettonici: attraverso immagini di grande suggestione si indagano le strategie che hanno contribuito a costruire il sistema sociale, politico e culturale dello stalinismo. Il particolare universo visivo istituito da Stalin – sguardo del dittatore costantemente percepito dal cittadino, grazie alle infinite riproduzioni del corpo (e degli occhi) del capo – caratterizza il ventennio che ha segnato l’affermazione del socialismo reale in Russia, gli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso. L’ambiguo ma decisivo binomio terrore-euforia è il filo rosso che attraversa i capitoli del libro, dedicati ai differenti ambiti in cui trova espressione il Regime. Dal progetto della ricostruzione di Mosca ai “cantieri socialisti” del Nord, creati per addomesticare la natura; dal recupero di antiche tradizioni russe tradotte nel nuovo linguaggio sovietico alla costruzione di un “corpo collettivo” efficiente e ideologizzato, passando per mostre e parate, scatole di fiammiferi e carte di caramella.
Getting the Picture: The visual culture of the news
Powerful and often controversial, news pictures promise to make the world at once immediate and knowable. Yet while many great writers and thinkers have evaluated photographs of atrocity and crisis, few have sought to set these images in a broader context by defining the rich and diverse history of news pictures in their many forms. For the first time, this volume defines what counts as a news picture, how pictures are selected and distributed, where they are seen and how we critique and value them. Presenting the best new thinking on this fascinating topic, this book considers the news picture over time, from the dawn of the illustrated press in the nineteenth century, through photojournalism’s heyday and the rise of broadcast news and newsreels in the twentieth century and into today’s digital platforms. It examines the many kinds of images: sport, fashion, society, celebrity, war, catastrophe and exoticism; and many mediums, including photography, painting, wood engraving, film and video. Packed with the best research and full colour-illustrations throughout, this book will appeal to students and readers interested in how news and history are key sources of our rich visual culture.
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