Questa è la pagina dedicata a Franca Valeri.
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Il secolo della noia
«La vita che non costa un po’ di fatica non è mai stata divertente. La fatica era ingegno, la fatica era invenzione, la fatica era amore. Non so come mi sia venuta questa parola abbastanza magica, fatica, ma il mondo era piú bello quando ce n’era molta»
Nelle pagine di Franca Valeri autobiografia e pensiero, ironia e intelligenza, s’intrecciano per dare vita a un’analisi lucidissima e spietata del mondo in cui viviamo. Attraverso ricordi che spaziano dal teatro ai legami affettivi, e con un passo tutto suo, Franca Valeri ripercorre gli anni febbrili del secolo scorso e li confronta con il tempo presente. L’avvento del Terzo Millennio, atteso come una promessa, può rivelarsi in un certo senso una delusione. Il fil rouge è il tema della noia con le sue molteplici sfumature, declinazioni, cause ed effetti: «Non tutte le noie sono uguali: c’è quella in cui si sbadiglia aspettando la fine del giorno senza scopo e c’è, invece, quella piú insopportabile in cui è lo scopo che si rivela noioso. La noia è un sentimento eroico, se ti afferra sulla tomba di un eroe o se lo vivi dietro un vetro in attesa di un amante ritardatario» Il secolo della noia , divertendoci e facendoci riflettere, interroga ciascuno di noi: il presente corrisponde a quello che ci aspettavamo? E in quale direzione stiamo andando?Opinioni:
Cos’è la gioia e cos’è la noia? In un certo senso, per Franca Valeri, la domanda ha a che fare con un passato ricco di realtà e con un presente avvitato su se stesso, con due secoli che sono come due mondi: il Novecento, il suo, e il Duemila, tutto nuovo. In questo confronto serrato tra due epoche c’è un solo indiscusso vincitore: la penna dell’autrice. – LaFeltrinelli
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Bugiarda no, reticente
«Francamente trovare idee per la mia vita mi sembrerebbe troppo, avendola anche vissuta.» Più che un’autobiografia, Bugiarda no, reticente è un vitale, indisciplinato, libero confidarsi di Franca Valeri come fa la notte con se stessa, o con i suoi cani. Quando si ha da restituire una vita e non una scansione ordinata di fatti, le priorità di un’intera esistenza si possono anche riassumere in poche splendide righe, se si possiede l’etica disciplinare della sintesi: «A vent’anni era affondare il fascismo, a trenta avere in pugno il teatro, a quaranta tutto, a cinquanta occhiali e quasi tutto, e… eccomi» Fra una virgola e l’altra, e disseminati in queste pagine, ci sono naturalmente i fatti, gli affetti, gli eventi: i genitori, gli amici, la scuola, le leggi razziali, la guerra, il trasferimento da Milano a Roma; gli episodi più importanti della lunga carriera, dagli inizi in Francia, con il Teatro dei Gobbi, all’ultima commedia appena scritta. La nascita dei personaggi più celebri, dalla Signorina Snob alla signora Cecioni. E gli amori, anche: due uomini da raccontare senza imbarazzi come grandi traditori. E il ritratto di una generazione di donne libere e anticonformiste, uscite dalla guerra ventenni con una storia tutta da inventare. Ma quello che conta, e che resta, è il sorriso storto con cui Franca Valeri commenta e valuta ogni episodio, è la qualità dello sguardo, la grana della voce che trasfigura tutto. Capita, leggendo questo libro, di tornare indietro.
Opinioni:
«Le affermazioni della mamma erano considerate storiche nell’ambito modesto della storia familiare. Per esempio ha detto: “La Franca non è bugiarda, è reticente”.» – LaFeltrinelli
Capace di scoperchiare interi mondi con un solo capoverso, di inframezzare l’andirivieni narrativo con una scarica ininterrotta di pensieri paradossali e vigorosi, Franca Valeri è dotata di una penna sopraffina – la Repubblica
«Leggendo “Bugiarda no, reticente” si resta abbagliati da tanta intelligenza. Non c’è pagina, non c’è riga, non c’è ricordo, per quanto camuffato, che non si disponga in un incantevole autoritratto – Corriere della Sera
Una meravigliosa “non autobiografia” che sconfigge i luoghi comuni e facili aspettative, con un’invenzione linguistica da grande autore – il manifesto
Tragedie da ridere. Dalla signorina Snob alla vedova Socrate
Le donne (Supercoralli)
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