In questo articolo vediamo insieme i migliori libri di Isabel Allende.
Oggi parliamo di isabelle Allende, una tra le scrittrici latinoamericane di maggior successo e fama a livello mondiale.
Isabel Allende scrittrice
La prima cosa che viene in mente parlando della Allende è la collocazione dei suoi romanzi storici nella categoria del saghe familiari, categoria della quale lei è una delle più grandi esponenti.
I suoi romanzi raccontano perciò attraverso le azioni di personaggi non sempre reali, esperienze di vita della famiglia dell’autrice stessa, o di altre famiglie per un motivo o per l’altro protagoniste dei suoi tempi o modello di una certa categoria.
Spesso le protagoniste sono donne dal carattere molto forte e indipendente, che affrontano la vita con determinazione e forza di volontà.
La Storia di Isabelle Allende
Dato che i libri di Isabelle Allende hanno solitamente un carattere legato alla propria memoria, è doveroso un’introduzione ai contesti in cui si è trovata durante la propria vita.
Isabelle Allende nasce in Perù all’inizio degli anni 40 da una famiglia benestante. Il cugino del Padre di Isabell, è Salvator Allende, futuro presidente del Cile.
In seguito alla morte del nonno, con il quale aveva passato i primi anni della sua vita, Isabelle scrive una lunga dedica che si sarebbe poi trasformata in uno dei suoi romanzi più iconici: “La casa degli spiriti”.
Nel romanzo “La casa degli spiriti” infatti i personaggi, gli scenari e le vicende, sono da collegare direttamente a quelli realmente vissuti dalla scrittrice.
Questo romanzo diede il via alla sua fortunata carriera di scrittrice e fu il primo della trilogia sulla famiglia Allende, insieme a “La regina della fortuna” e “Ritratto in seppia” romanzi sempre collegati alle vicende della sua famiglia che la resero nota al grande pubblico come autrice di romanzi storici familiari e autobiografici.
I suoi testi si distinguono per i riferimenti storici molto curati e ricercati.
La scrittrice riesce a narrare i grandi avvenimenti storici attraverso le vicende delle persone comuni che soffrono le condizioni sociali di quel periodo storico.
Molti giudicano i libri della Allende come alcuni dei migliori romanzi storici di sempre, non dobbiamo però dimenticarci mai del dannato realismo magico che ha reso famosa la letteratura argentina.
I protagonisti dei romanzi sono spesso persone costrette a cambiare paese, professione, e a vivere in un modo diverso da quello che desideravano.
Per fare un esempio potrei citare “Inès dell’anima mia”, basata sulla storia di Ines Suarez o “L’isola sotto il mare”, che racconta la vita di una schiava di nome Zaritè a Santo Domingo.
Un tema molto importante all’interno dei romanzi di Isabella Allende è quello dell’amore, ma non inteso come amore in evoluzione, come può essere quello di due persone che iniziano una frequentazione, ma di amore spirituale e incondizionato.
Un amore che non ha bisogno di essere ricambiato, come può essere quello di una madre o di un padre per il proprio figlio.
I rapporti tra i personaggi dei suoi racconti sono molto intensi e ricchi di spiritualità.
Principalmente questa caratteristica la ritroviamo nelle donne di Isabelle Allende, personaggi estremamente forti e allo stesso tempo deboli in certi aspetti, donne che maturano e si evolvono durante il racconto, donne che decidono di prendere in mano la propria vita e svilupparla secondo le proprie convinzioni ed idee.
Nel suo affascinante stile narrativo, che fonde la realtà con la fantasia, è facile scorgere l’influenza del “realismo magico“, tecnica descrittiva in cui gli avvenimenti strani, assurdi o paranormali vengono riportati come eventi normali, nei quali i protagonisti delle storie non vedono proprio nulla di strano.
A spiccare su tutti da questo lato è induibbiamente la casa degli spiriti.
La bibliografia della Hollande si distingue per le tematiche politiche, gli approfondimenti storici e culturali, temi pesanti che fortunatamente l’autrice riesce abilmente ad alleggerire attraverso una prosa semplice.
La scrittura è pulita e scorrevole, e le sue abilità descrittive riescono ad immergere facilmente il lettore nelle atmosfere del tempo.
Probabilmente è proprio questo che ha permesso all’hollande di diventare la scrittrice in lingua spagnola più letta della seconda metà del ventesimo secolo, possibilità di rivivere tutti i dettagli di una precisa epoca attraverso opere non troppo impegnative, seppur molto riflessive.
Se è questo che state cercando, indubbiamente ne uscirete soddisfatti.
Da cosa iniziare a leggere Isabel Allende
Come primo romanzo per approcciarvi all’autrice non posso che consigliarvi “La casa degli spiriti” perché credo che sia quello più identificativo dell’autrice in quanto quello più intimo e legato alla sua personale storia, ma non aspettatevi una biografia perché non lo è.
A seguire gli altri due libri della trilogia della famiglia Allende “La regina della fortuna”e “Ritratto in seppia” dai quali possiamo capire la storia familiare raccontata del primo romanzo che vi ho suggerito, se invece volete leggerli in “senso cronologico” allora dovrete seguire la sequenza 2 – 3 – 1.
Tutti i libri raccontano in modo velato la situazione del paese e della famiglia stessa dell’autrice attraverso la tecnica del romanzo a chiave, che in soldoni è la descrizione di qualcosa realmente accaduto attraverso eventi e personaggi di fantasia.
Comunque solitamente i romanzi di Isabelle Allende sono tutti autoconclusivi, sebbene le storie come abbiamo visto si colleghino.
Il mio consiglio è di non comprare mai a caso come se uno valesse l’altro, piuttosto prendi il libro, giralo e guarda i temi proposti.
Se i contesti descritti ti risultano interessanti, allora vai tranquillo e lasciati trasportare dalle sue sublimi descrizioni.
Chiudiamo con a chi lo consiglio e a chi lo sconsiglio.
Seppur penso che questi testi possano portare chiunque a riflessioni profonde su vita, società e amore, so anche che ci sono tanti tipi di lettori, quindi iniziamo da chi dovrebbe starne alla larga.
dovreste starne alla larga se non vi piacciono i romanzi rosa, perché seppur di fatto non lo siano, se non siete tipi da leggere questo genere, vi sembreranno proprio romanzi rosa.
Seppur sesso e violenza siano presenti, dovete starne alla larga anche se state cercando azione. È vero che nella casa degli spiriti c’è una che muove gli oggetti con la mente, ma ciò nonostante troverete qualcosa di quanto più distante da Stranger Things o Carrie di King.
Se cerchi qualcosa del genere già alla terza pagina ti saranno cadute le braccia per non dire altro.
Dovresti invece farci un pensierino nel caso in cui fossi interessato a rivivere in modo vivido i contesti e i drammi cileni della seconda metà del 900, e volessi farlo attraverso dei romanzi piuttosto che tramite libri di storia. Dovresti inoltre prenderla in considerazione se cerchi libri in cui l’amore gioca una parte importante, se apprezzi tematiche femministe, e narrazioni volte a farti riflettere sulla vita di tutti i giorni.
Chiudo con qualche citazione, certa che possano far capire su un autore più di altre mille righe di testo.
“Non esiste separazione definitiva finché esiste il ricordo.”
“Capii che sperare di essere rispettata dalle gente per esserefemminista è come sperare di non essere caricati da un toro perché si è vegetariani.”
“L’amore ci fa diventare buoni. Non importa chi amiamo e non importa nemmeno essere corrisposti o che la relazione sia stabile. È sufficiente l’esperienza di amare: è questa che ci trasforma.”
Migliori Libri Isabel Allende
I libri più belli di Isabelle Allende, elencati in base alle letture sul mercato italiano.
Violeta
Violeta nasce in una notte tempestosa del 1920, prima femmina dopo cinque turbolenti maschi. Fin dal principio la sua vita è segnata da avvenimenti straordinari, con l’eco della Grande guerra ancora forte e il virus dell’influenza spagnola che sbarca sulle coste del Cile quasi nel momento esatto della sua nascita. Grazie alla previdenza del padre, la famiglia esce indenne da questa crisi solo per affrontarne un’altra quando la Grande depressione compromette l’elegante stile di vita urbano che Violeta aveva conosciuto fino ad allora. La sua famiglia perde tutto ed è costretta a ritirarsi in una regione remota del paese, selvaggia e bellissima. Lì la ragazza arriva alla maggiore età e conosce il suo primo pretendente… Violeta racconta in queste pagine la sua storia a Camilo in cui ricorda i devastanti tormenti amorosi, i tempi di povertà ma anche di ricchezza, i terribili lutti e le immense gioie. Sullo sfondo delle sue alterne fortune, un paese di cui solo col tempo Violeta impara a decifrare gli sconvolgimenti politici e sociali. Ed è anche grazie a questa consapevolezza che avviene la sua trasformazione con l’impegno nella lotta per i diritti delle donne. Una vita eccezionalmente ricca e lunga un secolo, che si apre e si chiude con una pandemia.
Opinioni:
Raccontata attraverso gli occhi di una donna che vive un secolo di sconvolgimenti con passione, determinazione e senso dell’umorismo, Isabel Allende ci consegna ancora una volta una storia epica che esalta ed emoziona. – LaFeltrinelli
Se non avessi dovuto migrare semplicemente non sarei scrittrice. – Isabel Allende, intervista a LaStampa.it
La penna di Isabel Allende è ricca, multiforme, sovraccarica di colore e dettagli: profondamente legata alla storia, nella quale cala la finzione dei suoi personaggi, “Violeta” è un romanzo appassionato, che guarda dritto al nostro oggi: siamo esseri imperfetti, inseparabili dal nostro mondo, non esistiamo senza il passato e i suoi insegnamenti, perché siamo fatti dei nostri sentieri e di tutti i nostri legami. – Francesca Cingoli, ilLibraio.it
La casa degli spiriti
Alle Tre Marie, splendida tenuta di proprietà di Esteban Trueba, si intrecciano le passioni dei diversi protagonisti: Clara, la moglie del proprietario, trascorre un’esistenza avvolta nei ricordi; Férula, sorella di Esteban, dedica la sua vita agli altri; Blanca è innamorata di un servo del padre, Pedro, che avrà parte nella guerriglia della rivoluzione; Alba, la nipote, dovrà invece affrontare la dittatura mentre Esteban scoprirà, proprio a causa dei tragici eventi politici del suo paese, di amare innanzitutto la sua famiglia.
Opinioni:
L’amore, la magia, il mistero, i sogni si mescolano alle violenze e agli orrori della guerra cilena che portò all’ascesa di Pinochet. Una saga familiare del nostro secolo in cui si rispecchiano la storia e il destino di tutto un popolo. Un grande affresco che, per fascino ed emozione, può essere paragonato, nell’ambito della narrativa sudamericana, soltanto a Cent’anni di solitudine di García Márquez. – LaFeltrinelli
Donne dell’anima mia
Non esagero quando dico che sono femminista dai tempi dell’asilo Isabel parte dalle origini, dai dati biografici di un’infanzia e di un’adolescenza passate nella cornice di una rigida struttura patriarcale. L’istinto di ribellione in lei è una sorta di reazione naturale a questa esistenziale forma di discriminazione che genera l’attitudine filosofica che l’ha portata negli anni a schierarsi sempre con i deboli, con gli emarginati e con tutte le donne, vittime di una mancata emancipazione. Isabel ci racconta le tappe del suo cammino, la consapevolezza dell’importanza dell’indipendenza economica, le relazioni tra sessi, la sua biografia sentimentale e professionale. E poi la terza età, ciò che ha significato per lei, donna pienamente liberata e convinta che i modelli imposti portino a una forma di pregiudizio contro la vecchiaia non dissimile dagli atteggiamenti sessisti e razzisti.
Opinioni:
Con leggerezza e ironia, Isabel Allende rievoca momenti del passato e indugia sul presente per raccontarci le ragioni di un femminismo, esito naturale del suo vissuto e della sua limpida consapevolezza di genere. – LaFeltrinelli
Dall’infanzia trascorsa in un oppressivo sistema patriarcale alla formulazione di una filosofia femminista. La scrittrice racconta il superamento della ribellione per un atteggiamento emancipato, giusto e inclusivo – La Stampa – TuttoLibri
Il libro in cui, con leggerezza e ironia, Isabel Allende rievoca momenti del passato e indugia sul presente per raccontarci le ragioni del suo femminilismo – La Gazzetta del Mezzogiorno
L’infanzia infelice in Cile. Gli inizi da giornalista. I tre mariti, l’ultimo sposato l’anno scorso dopo un corteggiamento via email durato 5 mesi. In un memoir appena uscito la scrittrice Isabel Allende ripercorre la sua affascinante vita e ricorda le donne che l’hanno ispirata. A partire dalla madre Panchita – Donna Moderna
Paula
Paula, nata il 22 ottobre 1963, è una ragazza felice, innamorata di suo marito, appassionata del suo lavoro. La sua è una vita semplice, e non ha niente a che vedere con quella di sua madre Isabel. Due donne, due destini diversi. Improvvisamente, a ventott’anni, Paula si ammala di una malattia gravissima, la porfiria, che la trascina in un coma da cui non c’è ritorno. Isabel accorre al suo capezzale per cercare di trattenerla in vita o, forse, per accompagnarla dolcemente verso la fine… Grazie alla magia della scrittura, cerca di “distrarre la morte”, cerca di trovare un senso a una tale tragedia evocando la sua esuberante e bizzarra famiglia perché circondi Paula e la aiuti a superare, senza perdersi, il confine della vita. Un’autobiografia, una storia esemplare di dolore e di speranza, una straordinaria confessione sulla genesi delle sue opere, i suoi viaggi, gli amori: Isabel Allende, mescolando con franchezza e umanità il riso al pianto, dice addio a Paula come donna per darle il benvenuto come “spirito”. Perché non esiste separazione definitiva finché esiste il ricordo.
L’isola sotto il mare
Le eroine di Isabel Allende recano tutte il medesimo tratto dominante: la passione. Sono le passioni a scolpirne il destino. E Zarité Sedella, detta Tété, ultima incarnazione della donna come la vuole Isabel, non fa eccezione. 1770, Santo Domingo, ora Haiti. Tété ha nove anni quando il giovane francese Toulouse Valmorain la compra perché si occupi delle faccende di casa. Intorno, i campi di canna da zucchero, la calura sfibrante dell’isola, il lavoro degli schiavi. Tété impara presto com’è fatto quel mondo: la violenza dei padroni, l’ansia di libertà, i vincoli preziosi della solidarietà. Quando Valmorain si sposta nelle piantagioni della Louisiana, anche Tété deve seguirlo, ma ormai è cominciata la battaglia per la dignità, per il futuro, per l’affrancamento degli schiavi. È una battaglia lenta che si mescola al destarsi di amori e passioni, all’annodarsi di relazioni e alleanze, al muoversi febbrile dei personaggi più diversi – soldati e schiavi guerrieri, sacerdoti vudù e frati cattolici, matrone e cocottes, pirati e nobili decaduti, medici e oziosi bellimbusti. Contro il fondale animatissimo della storia, Zarité Sedella, soprannominata Tété, spicca bella e coraggiosa, battagliera e consapevole, un’eroina modernissima che arriva da lontano a rammentarci la fede nella libertà e la dignità delle passioni.
Lungo petalo di mare
Nell’agosto 1939 Pablo Neruda organizzò quello che poi ha definito il “suo poema più bello”: il Winnipeg, una nave che ha portato in Cile 2200 rifugiati spagnoli che fuggivano dalle rappresaglie franchiste. A settant’anni dall’approdo a Santiago del Cile del Winnipeg, la nave equipaggiata da Neruda per mettere in salvo più di duemila esuli della Guerra civile spagnola, la voce narrativa di Isabel Allende ci accompagna in Spagna, durante l’ultimo periodo del conflitto, ci porta in fuga nei Paesi Baschi e in Francia, e da lì in Cile, per raccontarci cinquant’anni di storia del suo paese natale. E insieme a quella dei protagonisti, esuli catalani, la pianista Roser e il medico Víctor, ripercorre l’esistenza di personaggi quali Neruda e Allende, comparse d’eccezione in un libro che fonde la storia con l’immaginazione del possibile, secondo quella formula già sperimentata con cui solo Isabel Allende sa restituire un affresco indimenticabile di solidarietà, di integrazione, di resistenza.
Opinioni:
La commovente storia di un uomo e di una donna in fuga per sopravvivere agli sconvolgimenti della Storia del Ventesimo secolo. – LaFeltrinelli
Un racconto di integrazione e resistenza e di amore. – La Lettura
Una storia straordinaria di esilio, amore e resistenza dove i destini dei due protagonisti sono più volte travolti dalla Storia – La Repubblica
L’ultimo libro di Isabel Allende
Se avete amato i migliori libri di Isabel Allende, quali “la casa degli spiriti” o “piano infinito”, non potrete che apprezzare questo romanzo, dopo qualche “svista” vediamo la Allende tornare alle origini sia per lo stile sia per i temi trattati.
Lungo petalo di mare
Nell’agosto 1939 Pablo Neruda organizzò quello che poi ha definito il “suo poema più bello”: il Winnipeg, una nave che ha portato in Cile 2200 rifugiati spagnoli che fuggivano dalle rappresaglie franchiste. A settant’anni dall’approdo a Santiago del Cile del Winnipeg, la nave equipaggiata da Neruda per mettere in salvo più di duemila esuli della Guerra civile spagnola, la voce narrativa di Isabel Allende ci accompagna in Spagna, durante l’ultimo periodo del conflitto, ci porta in fuga nei Paesi Baschi e in Francia, e da lì in Cile, per raccontarci cinquant’anni di storia del suo paese natale. E insieme a quella dei protagonisti, esuli catalani, la pianista Roser e il medico Víctor, ripercorre l’esistenza di personaggi quali Neruda e Allende, comparse d’eccezione in un libro che fonde la storia con l’immaginazione del possibile, secondo quella formula già sperimentata con cui solo Isabel Allende sa restituire un affresco indimenticabile di solidarietà, di integrazione, di resistenza.
Opinioni:
La commovente storia di un uomo e di una donna in fuga per sopravvivere agli sconvolgimenti della Storia del Ventesimo secolo. – LaFeltrinelli
Un racconto di integrazione e resistenza e di amore. – La Lettura
Una storia straordinaria di esilio, amore e resistenza dove i destini dei due protagonisti sono più volte travolti dalla Storia – La Repubblica
E tu cos’hai letto della Allende?
Sai che questi articoli sono in continuo mutamento, che ne dici di partecipare?
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Ti ringrazio, buona lettura!
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