Gottfried Semper Libri Migliori da leggere e consigliati

È la prima traduzione italiana di una raccolta di saggi di Gottfried Semper architetto e teorico tedesco di fama internazionale, nato ad Amburgo il 29 novembre 1803 e morto a Roma il 15 maggio 1879.1 suoi scritti determinarono una vera e propria svolta di pensiero nel dibattito critico sull’arte e sulla architettura. Riconosciuto da più parti come un antesignano delle “teorie del moderno”, Semper incise sulle trasformazioni del modo di progettare non solo per la forza e la spregiudicatezza dei suoi enunciati, ma anche per l’esemplarità delle sue opere costruite. I saggi scelti, raccolti in questa antologia, si iscrivono in un arco di tempo che va dal 1834 al 1869. Nel pubblicare questa antologia di scritti abbiamo ritenuto opportuno offrire ad integrazione dei testi – oltre agli apparati bio-bibliografici – anche una rassegna critica dei principali progetti. La conoscenza del suo lavoro ideativo di architettura può far luce, infatti, su alcuni sottili risvolti delle sue asserzioni, consentendo una verifica degli scambi biunivoci tra teoria e prassi progettuale.

Gottfied Semper was the most important German theorist of the nineteenth century. From his first published essay on Greek polychromy in 1834 to his final lecture on the origin of architectural styles in 1869, Semper persistently endeavoured to fashion a comprehensive architectural theory explaining the meaning and transformational nature of architectural form. The breadth and richness of his ideas, both applauded and opposed at the turn of the twentieth century, proved enormously influential in the development of modern theory. Originally published in 1989, this book provides an English translation of a number of Semper’s published writings. The introduction seeks to trace the course of Semper’s theoretical development over thirty-five years. Semper’s ideas, like those of his contemporaries, John Ruskin and Eugene Viollet-le-Duc, had enormous influence on the genesis of modern architectural theory and will appeal to both architectural historians and architects.