Questa è la pagina dedicata a Jay Mcinerney.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Mcinerney, J: Wine Reads: A Literary Anthology of Wine Writing”.
Si spengono le luci
Al centro del romanzo una coppia: Russell “Crash” Calloway, un editor brillante e ambizioso, ma insoddisfatto della propria vita e del proprio lavoro, e la moglie, Corinne, una donna affascinante che lavora a Wall Street ma deve vedersela con le proprie contraddizioni. La loro vita scorre senza un attimo di tregua fra cene animate e party di lavoro, ma il loro matrimonio non va nel verso giusto. Russell e Corinne si allontanano l’uno dall’altra, lui sempre più attratto dal desiderio di nuove speranze sessuali, lei sempre più alla ricerca di un senso profondo da dare alla propria vita: un figlio, un lavoro diverso. Ma la storia non finisce senza un filo di speranza.
Le mille luci di New York
È il romanzo d’esordio di Jay McInerney, con il quale è assurto al rango di icona della letteratura post-minimalista degli anni Ottanta. II protagonista, che lavora presso una rivista chic di New York, al Reparto Verifica dei Fatti, è “andato oltre su una coda di cometa di polvere bianca” nell’intento di saggiare i propri limiti, ma il mondo rutilante dei locali alla moda e dei personaggi di successo che frequenta durante le sue peregrinazioni notturne è incompatibile con la routine quotidiana. La vita spericolata non si concilia con un lavoro che inchioda alla scrivania dalla mattina alla sera. Il capo, una donna severa come una maestra elementare d’altri tempi, non è disposta ad accettare debolezze ed errori. II nostro eroe, che ormai non può più fare a meno di uno stick di Vicks inalante per aprirsi un varco tra i mucchi di “neve” indurita che gli ostruiscono le narici e di un paio di occhiali scuri per difendere gli occhi incapaci di affrontare la luce del giorno, viene licenziato senza preavviso. La vita privata non va meglio: la moglie, una ex ragazza di provincia diventata modella di successo, lo scarica da un giorno all’altro senza troppe spiegazioni. Ma questo comportamento ha ragioni profonde, le cui radici si trovano nell’infanzia e in complicati rapporti familiari. Quando l’autore affronta questa parte della storia dà il meglio di se stesso, scavando anche nella propria biografia, e la scrittura diventa commovente ma priva di sbavature sentimentali.
I piaceri della cantina
Fin dal suo esordio con la dirompente prosa di “Le mille luci di New York”, Jay McInerney ha ricevuto molti riconoscimenti. Tra essi c’è anche quello di “miglior scrittore di vini” da parte della rivista “Salon”. Le sue recensioni enologiche sono state definite «brillanti, acute, comiche e spesso sfacciatamente provocatorie» Sul “New York Times” hanno scritto: «I giudizi sui vini di McInerney sono attenti, pieni di aneddoti sfiziosi e impeccabili citazioni letterarie» “I piaceri della cantina” raccoglie i testi, scritti nell’arco di oltre cinque anni, che testimoniano il continuo viaggio dell’autore alla ricerca di novità, di classici, di sorprese, solleticando sia il palato sia la curiosità dei lettori. Una guida indispensabile e sfaccettata alle infinite varietà di vino che presenta. Riesling dei Finger Lakes, Armagnac di Gascony, Amarone della Valpolicella, le bottiglie ideali da degustare con il cioccolato, sono solo alcuni esempi delle delizie che si assaporano nella raccolta.
Opinioni:
Un bouquet di stili e sapori, di luoghi e personaggi ritratti dalla sapiente scrittura di uno dei più grandi autori americani contemporanei. – LaFeltrinelli
Una delle tante virtù di McInerney come scrittore di vino è che sembra non seguire altro percorso se non quello della massima ricerca di piacere pochi libri sul vino sono così piacevoli da leggere – The New York Times
Bright Lights, Big City: Jay McInerney
‘A brilliant and moving work – unique, refreshing, imaginatively powerful’ New York Times You are at a nightclub talking to a girl with a shaved head. The club is either Heartbreak or the Lizard Lounge. All might become clear if you could just slip into the bathroom and do a little more Bolivian Marching Powder. Then again, it might not… So begins our nameless hero’s trawl through the brightly lit streets of Manhattan, sampling all this wonderland has to offer yet suspecting that tomorrow’s hangover may be caused by more than simple excess. Bright Lights, Big City is an acclaimed classic which marked Jay McInerney as one of the major writers of our time.
Mcinerney, J: Wine Reads: A Literary Anthology of Wine Writing
Country & Townhouse’s Best Book for Christmas, 2018 A delectable anthology celebrating the finest writing on wine. In this richly literary anthology, Jay McInerney – bestselling novelist and acclaimed wine columnist for Town & Country, the Wall Street Journal and House and Garden – selects over twenty pieces of memorable fiction and nonfiction about the making, selling and, of course, drinking of fine wine. Including excerpts from novels, short fiction, memoir and narrative nonfiction, Wine Reads features big names in the trade and literary heavyweights alike. We follow Kermit Lynch to the Northern Rhone, while long-time New Yorker writer A. J. Liebling raises feeding and imbibing on a budget in Paris into something of an art form. Michael Dibdin’s fictional Venetian detective Aurelio Zen gets a lesson in Barolo, Barbaresco and Brunello vintages from an eccentric celebrity, and writer and gourmet Joseph Wechsberg visits the medieval Chateau d’Yquem to sample different years of the roi des vins. Also showcasing an iconic scene from Rex Pickett’s Sideways and work by Jancis Robinson, Roald Dahl, Auberon Waugh and McInerney himself, this is an essential volume for any disciple of Bacchus.
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