Questa è la pagina dedicata a libri ambientati muro di Berlino.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Il ragazzo di Berlino”.
Il ragazzo di Berlino
Germania, 1972. Alex Ostermann vive con la sua famiglia a Berlino Est. I genitori hanno credenziali irreprensibili per il regime, ma lui e sua sorella Geli non sposano interamente la propaganda sovietica e si ostinano a vedere del buono nella cultura occidentale. Alex è affascinato dalla musica rock, ascolta di nascosto i Rolling Stones e i Led Zeppelin e ha perfino formato una piccola band con alcuni amici. Geli, sempre vestita di nero e con le sue fotografie di edifici in rovina, mostra inclinazioni “decadenti”. A casa, i genitori fingono di disapprovare le passioni dei figli mentre l’unica a parlare in modo critico del regime è la nonna. Alla fine l’eccessivo “individualismo” dei ragazzi, pericoloso per la “causa socialista”, attira l’attenzione della Stasi, che comincia a tenerli d’occhio. Quando le pressioni diventano insopportabili, la famiglia Ostermann riesce a fuggire dalla Ddr, ma a un prezzo che Alex e Geli non sono disposti a pagare. Età di lettura: da 12 anni.
Il muro di Berlino 1961-1989
A Berlino, pochi anni dopo la caduta, già non ci si ricordava più il punto esatto dove correva il Muro, segnato ora da una striscia di sampietrini color sangue. Si è dovuto ricorrere alle foto dei satelliti. Basta un tempo breve e la storia rischia di svanire. In questo libro si ripercorre, in presa diretta, la grande e piccola storia della Germania dal 1961 al 1989, attraverso le vicende e i racconti di chi è stato protagonista, anche se involontario, di quegli accadimenti. Si disse che il Muro era caduto a Berlino, ma le macerie erano finite in Italia. E da allora la storia del nostro paese cominciò a cambiare.
Opinioni:
Il 13 agosto 1961 nacque il Muro che divise Berlino e il mondo, e prese tutti di sorpresa. In realtà, tutti tirarono un sospiro di sollievo. Non si sarebbe tornati a morire per Berlino. Da quel giorno, si iniziò a morire a Berlino. – LaFeltrinelli
Non si può dividere il cielo. Storie dal muro di Berlino
Lo si diceva già al tempo. Quando un giorno tutta questa storia sarà finita, si farà fatica a credere che sia davvero accaduta: una città divisa in due da un muro, come in un’antica leggenda orientale… Sono passati vent’anni da quella notte di novembre del 1989 quando il Muro di Berlino – triste e barbara icona della Guerra fredda che per quasi mezzo secolo aveva tenuto divisi la Germania e il mondo intero in due blocchi ostili e contrapposti – venne preso a simboliche picconate dai berlinesi in festa. E a soli due decenni di distanza, riesce già difficile immaginare come sia stato possibile, nel cuore della civile Europa, pensare, realizzare, gestire e giustificare una simile assurda costruzione. Ma altrettanto assurde sono le storie, i destini dei tanti uomini e delle tante donne che, da un lato e dall’altro, si trovarono costretti a vivere all’ombra del muro più famoso e temuto del mondo, 160 chilometri di cemento armato che si inoltravano nel cuore urbano, tagliando in due tutto quanto si trovasse sul loro corso: strade, fiumi, boschi, case, cimiteri, famiglie, amicizie, affetti… E vite umane. Ecco perché il “Muro” non può essere ricordato né efficacemente spiegato senza raccontare almeno alcune delle numerose vicende individuali: storie paradossali, spesso avventurose e ancor più spesso drammatiche, di uomini e donne che non solo si adeguarono a vivere nella città divisa, ma che il Muro seppero anche coraggiosamente denunciarlo e sfidarlo.
L’ALBA DEL QUARTO REICH
Viaggio nell’Italia dell’Antropocene. La geografia visionaria del nostro futuro
Un libro sorprendente e provocatorio, che immagina come cambierà la geografia dell’Italia se non saremo capaci di arretrare gli effetti del cambiamento climatico
«Emerge un tema forte del cambiamento tecnologico, sociale e politico, in cui è la stessa idea di “destino comune” a essere messa in discussione» – Massimiliano Bucchi, la LetturaCome ormai tutti purtroppo sappiamo, l’impatto dell’umanità sul pianeta sta producendo effetti devastanti. La realtà geografica che identifichiamo con l’Italia è stata nei millenni estremamente mobile per ragioni tettoniche, morfogenetiche, climatiche, ma in ultimo anche antropiche e possiamo dunque affermare, con rigore scientifico, che Homo sapiens sta contribuendo a cambiare il clima e pertanto anche la conformazione della superficie terrestre: non è un fenomeno recente, ma non era mai accaduto in tempi così rapidi e con conseguenze così vaste. Considerata questa inedita accelerazione, non possiamo fare a meno di chiederci: come muterà l’aspetto del mondo nel futuro prossimo? Se tutto continuerà ad andare per il verso sbagliato e non attueremo le giuste misure per evitarlo, assisteremo allo fusione dei ghiacci perenni e all’innalzamento del livello dei mari. Per farci riflettere sui rischi concreti a cui potremmo andare incontro, il filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani e il geografo Mauro Varotto hanno immaginato come si trasformerà l’Italia proiettandoci, in maniera distopica, nell’anno 2786. Esattamente 1000 anni dopo l’inizio del viaggio in Italia di Goethe, comincia così il tour di Milordo a bordo del battello Palmanova attraverso la geografia visionaria del nostro futuro: la Pianura padana sarà quasi completamente allagata; i milanesi potranno andare al mare ai Lidi di Lodi; Padova e tantissime altre città saranno interamente sommerse; altre ancora si convertiranno in un sistema di palafitte urbane; le coste di Marche, Abruzzo e Molise assumeranno l’aspetto dei fiordi; Roma sarà una metropoli tropicale; la Sicilia un deserto roccioso del tutto simile a quello libico e tunisino… Tappa dopo tappa, al viaggio di Milordo farà da contraltare l’approfondimento scientifico che motiverà, con dati e previsioni, le ragioni del cambiamento territoriale – illustrato, per l’occasione, con una serie di mappe dettagliatissime create da Francesco Ferrarese. Uno scenario giudicato per fortuna ancora irrealistico, ma utile per farci capire che l’assetto ereditato del nostro Paese non è affatto scontato e che la responsabilità di orientarlo in una direzione o nell’altra è tutta nostra.Se volessi saperne di più, dai un’occhiata al nostro canale Youtube!
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