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In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Flavia de Luce e il delitto nel campo dei cetrioli (Le indagini di Flavia de Luce Vol. 1)”.
Le trecce d’oro dei defunti
Durante la festa di matrimonio di Feely, viene ritrovato, affondato nella crema dell’imponente torta nuziale, un dito anulare mozzato. Flavia de Luce – la ragazzina con «il dono del ragionamento deduttivo» e sorella della sposa – grazie alla sua perizia di chimica inizia a indagare. Aiutata dal maggiordomo Dogger, risale alla fonte: il dito proviene dal cadavere della celebre chitarrista spagnola Adriana Castelnuovo, da poco tempo sepolta. Il mistero solletica la ragazzina: chi ha strappato quel dito che fu capace di sognanti melodie? C’è qualcosa di simbolico nella mutilazione? E com’è che è finito nella torta? A complicare le cose, irrompe Anastasia Brocken Prill che incarica Flavia e Dogger di ritrovare delle lettere scomparse. È la corrispondenza del padre di lei, il famoso dottor Brocken, omeopata un tantino stregone. Ma la signora si dimostra reticente e, ben presto, viene trovata morta, probabilmente avvelenata da qualcosa di simile al caffè. Flavia, grazie agli strumenti del suo attrezzatissimo laboratorio, chiarisce che si tratta della fava del Calabar, un chicco esotico, raro e velenosissimo, arrivato in quell’angolo di campagna chissà come. C’è un filo che forse collega il dito di Madame Castelnuovo, l’assassinio di Anastasia Prill e l’attività silenziosa del dottor Brocken che vive appartato in una lussuosa casa di cura. Nelle sue scorribande Flavia incontra e conversa con decine di personaggi, caratteristici di un tipico villaggio inglese di campagna come Bishop’s Lacey. Ma il cuore della sua vita sociale è il vecchio maniero in rovina di Buckshaw: le sorelle Feely (che bada solo all’amore) e Duffy (pozzo di scienza libresca), il saggio Dogger, la cuoca signora Mullet dal linguaggio fiorito, il tollerante ispettore Hewitt.
Opinioni:
Per risolvere il mistero, la giovane Flavia si affiderà – oltre che al laboratorio – al suo formidabile intuito e alla straordinaria impertinenza, che le permetterà di sapere dalle persone più di quanto esse non vogliano raccontare. – LaFeltrinelli
La morte non è cosa per ragazzine
A Bishop’s Lacey, il paesino addormentato dove dimora l’undicenne Flavia de Luce, qualche scompiglio e un po’ di bizzarria sono portati da una strana coppia. Sono Rupert Porson e la compagna Nialla: un guitto che recita spesso quando parla e una maliarda dai capelli rossi, burattinai di fama televisiva, con il loro furgone pieno di marchingegni teatrali e marionette. Ma che ci fanno i due in quell’angolo di tradizione incastrato nella campagna inglese anni Cinquanta ? Davvero sono lì solo per recitare II fagiolo magico in parrocchia? A Flavia basta un’ombra di mistero per eccitarsi e le sue due passioni convergenti del delitto e della chimica trovano uno sfogo comune. E infatti è la chimica a offrirle il primo spunto per le sue scoperte indiscrete e curiose. Fuggendo ad ogni momento dal maniero semirovinato, dove il suo tempo trascorre tra il laboratorio, un litigio con le sorelle e un tè con il padre, incontra strane persone: una matta che gira per il bosco e sembra conoscere segreti, un tedesco ex prigioniero di guerra bello come un dio; orecchia di nascosto sospette conversazioni; apprende dal dolore insano di una madre la storia di un bambino morto impiccato. Fino a che si trova ad essere spettatrice di un’altra, clamorosa, morte, carica di un sinistro simbolismo, continuazione forse di un più antico enigma. «È normale a 11 anni essere inaffidabile» ma stavolta Flavia rischia grosso.
Aringhe rosse senza mostarda
Agli inizi degli anni Cinquanta, in Inghilterra, in un’antica casa di campagna, vive la famiglia de Luce. Il padre, rimasto solo dopo la scomparsa della moglie, annega i propri ricordi nella passione silenziosa della filatelia e si trova a dover crescere, con gioia e altrettanta fatica, tre figlie che lascerebbero senza fiato chiunque. Le due maggiori, Daphne e Ophelia, sono teenager dispettose e irritabili. La più piccola, undici anni, è l’inimitabile Flavia, dotata di un’intelligenza insidiosa, curiosa e intraprendente, precoce scienziata con un debole per i veleni. Capace persino, se il caso lo richiede, di diventare detective. Un bambino è svanito nel nulla, un’indovina scruta nel futuro delle vite degli altri ma non vede arrivare la fine violenta della propria. È Flavia stessa a trovare il corpo, e a chiedersi se il crimine debba essere connesso alla sparizione di quel bambino, alle ottuse convinzioni di un piccolo villaggio che ha paura dei diversi, dei forestieri, degli eccentrici. E le sorprese non sono finite: mentre Flavia è immersa nelle sue indagini viene ritrovato un altro corpo, un abitante del villaggio che aveva messo il naso a casa de Luce. I misteri si sovrappongono come aringhe in un barile, ma nella vita di Flavia c’è un enigma più drammatico, la presunta morte della madre, che ha lasciato nel suo cuore un interrogativo in attesa di risposta. Le peripezie di Flavia e della sua famiglia costituiscono una delle grandi novità del giallo letterario internazionale, e danno la sensazione di inaugurare un genere inedito, che ha sorpreso il pubblico di tutto il mondo. Costruiti con sottigliezza e grande talento narrativo, sostenuti dalla nostalgia vintage> di un’epoca passata, dal gusto di una lingua arguta e di raffinata letterarietà che fa scaturire atmosfere oscure e potenti, i romanzi di Alan Bradley sembrano fondere la classicità dei grandi scrittori britannici e un’espressività ironica e disinvolta.
Opinioni:
Un romanzo giallo ambientato nell’Inghilterra degli anni Cinquanta in cui si fondono la classicità dei grandi scrittori britannici e un’espressività ironica e disinvolta. – LaFeltrinelli
Flavia de Luce e il delitto nel campo dei cetrioli (Le indagini di Flavia de Luce Vol. 1)
Flavia de Luce e il cadavere nel camino (Le indagini di Flavia de Luce Vol. 7)
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