Questa è la pagina dedicata a Alberto Breccia.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “L’acchiappastorie”.
Alberto Breccia’s Dracula
I miti di Cthulhu
Una pietra miliare del fumetto internazionale, assente dalle librerie italiane. Solo il maestro argentino ha saputo rendere figurativamente l’orrore di Lovecraft, dando ai mostri innominabili dello scrittore di Providence delle forme instabili e inafferrabili, così come emergevano dai racconti. Un libro maledetto quello di queste storie in cui Breccia ha messo a frutto tutte le tecniche possibili del disegno. Maledetto perché introvabile, maledetto perché mai stampato nel modo giusto. Questa è la prima edizione completa dell’intero ciclo, stampato con i criteri di un libro d’arte: riproduzione dagli originali (tranne per una storia le cui tavole sono ormai perdute), stampa in due toni di grigio per dare più profondità al disegno, utilizzo della modalità retino stocastico, lo stesso della stampa d’arte… Inoltre il volume contiene una storia completamente inedita per l’Italia.
Che
Questo è un libro che sa di leggenda. Realizzato in Argentina nel 1968, desta subito l’attenzione delle dittature militari che si susseguono alla guida del Paese. Che viene messo al bando: le copie rimaste vanno al macero e le tavole originali vengono distrutte. Gli autori, tre maestri del fumetto mondiale, finiscono nel mirino dei reazionari. Minacce senza conseguenze fino a quando, nel 1977, il nome dello sceneggiatore Héctor Oesterheld, a causa del suo impegno politico, finisce nella lunga e sanguinosa lista dei desaparecidos. Il libro diventa così un vero e proprio oggetto di culto – maledetto, prezioso e introvabile – per poi riapparire in Spagna, dopo quasi vent’anni di oblio. Oggi Che torna in un’edizione che inietta nuova linfa nella fibra rivoluzionaria di quest’opera: un capolavoro in cui i diari di Guevara e le parole di Oesterheld si fondono nel segno dei Breccia e riecheggiano come uno struggente grido di battaglia.
L’acchiappastorie
“L’acchiappastorie” ha visto la luce tra il 1981 e il 1982, quando la dittatura che ha schiacciato l’Argentina cominciava a incrinarsi. Concepite come storielle morali (Breccia e Trillo avevano già adattato in questa forma i racconti dei fratelli Grimm), gli episodi de “L’acchiappastorie” sono profondamente influenzati dalla realtà che circondava gli autori. I testi di Trillo s’impegnavano a costruire, pezzo a pezzo, una sorta di catalogo sordo dell’umana meschinità. Breccia corresse il tiro della sua narrazione per immagini di quegli anni bui: sovraccaricò il tono grottesco, costruì delle prospettive opprimenti e tortuose. Il volume, curato da Daniele Brolli, raccoglie quattordici storie e un’intervista a Carlos Trillo.
Life of Che: An Impressionistic Biography
Se volessi saperne di più, dai un’occhiata al nostro canale Youtube!
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.