Questa è la pagina dedicata a Alex Corlazzoli.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Paolo sono. Il taccuino immaginario di Paolo Borsellino”.
Paolo sono. Il taccuino immaginario di Paolo Borsellino
“Taccuini Immaginari” è una nuova collana che propone le biografie di grandi personaggi di ogni epoca (artisti, grandi figure storiche, scienziati, eroi civili) raccontate come appunti di viaggio. I brani, proprio come in un taccuino di viaggio, sono intervallati da disegni al tratto. L’obiettivo è rendere vicine ai bambini e alle bambine le vite dei Grandi, in modo che possano immedesimarsi, appassionarsi alla loro vita e conoscerne le imprese, le scoperte, le opere, il contesto storico.
Opinioni:
Nel 30° anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio, la vita di Paolo Borsellino, di per se stessa un grande romanzo civile, raccontata attraverso alcune tappe significative che ne testimoniano l’autentica, profonda ed esemplare umanità… – LaFeltrinelli
Tutti in classe: Un maestro di scuola racconta (Super ET)
1992 Sulle strade di Falcone e Borsellino (Le storie)
L’eredità. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino 1992-2012: le loro idee camminano sulle nostre gambe
L’Italia non dimentica Falcone e Borsellino: la celebre foto di Tony Gentile, 20 anni dopo, è affissa in questure, uffici pubblici, scuole, oratori. L’eredità racconta questo e altri miracoli, con le parole di chi ha raccolto il testimone della lotta alla mafia: Antonio Ingroia, Vittorio Teresi, Franca Imbergamo, magistrati a Palermo e Caltanissetta; Rita Borsellino, sorella di Paolo, che ha viaggiato in tutta Italia per raccontare le stragi del 23 maggio e del 19 luglio 1992; Gregorio Porcaro, ex vice-parroco di don Pino Puglisi e molti altri. L’eredità dà voce anche a chi – dopo le stragi – ha cambiato vita, come il collaboratore di giustizia Vincenzo Calcara, killer designato per Borsellino. Un libro dedicato a Nino Caponnetto, con la prefazione di Gian Carlo Caselli, procuratore della Repubblica di Torino. Per tutti loro Giovanni e Paolo sono ancora vivi.
Gita in pianura. Una classe a spasso per la Bassa
“I disegni dei bambini nati in pianura raccontano una terra senza cielo. Sul foglio Fabriano lo lasciano bianco. Non c’è un colore per dipingere la nebbia, signora della Val Padana. Lo sanno bene i maestri di campagna come me, nati e cresciuti in questa terra di polenta, cotechini e antiche cascine, oggi abitate da mungitori con il turbante colorato, arrivati dall’India per salvare il Grana Padano. Siamo il popolo che ha fatto del porco il proprio re. Siamo genti che continuano a benedire la gola per la festa di San Biagio e a raccontare ai bambini la storia dei giorni della Merla. Questo è un viaggio tra i profumi delle osterie e gli odori dei fast food indiani e cinesi che hanno preso il posto delle botteghe. Racconti dettati dal ritmo delle stagioni, storie d’un tempo che si mescolano con le lingue dei nuovi popoli della pianura.”
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