Questa è la pagina dedicata a Andrea Ponso.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Qohelet o del significante. Proposta di interpretazione mistagogica”.
San Francisco: A Map of Perceptions (Page-Barbour Lectures) (English Edition)
Qohelet o del significante. Proposta di interpretazione mistagogica
Ogni interpretazione che voglia fissare un significato definitivo alle parole di Qohelet manca il bersaglio non tanto in questo o quel contenuto che gli attribuisce, ma proprio nell’attribuire un senso definitivo alla sua stessa dinamica testuale. Qohelet non pretende di imprigionare l’uomo con la sua sapienza; non impone la sua visione, ma espone alla condizione di crisi e al rischio etico e personale dell’interrogazione aperta. Di contro a un approccio solamente storico-critico del testo, Ponso offre una proposta interpretativa in grado di reintegrare testo e contesto, liturgia e interpretazione, mistagogia e senso testuale, oralità e scrittura, lettura e ascesi, vita e forme di vita. Lo fa richiamandosi all’approccio misterico-sacramentale proprio dei Padri, in cui i vari piani dell’esistenza sono integrati nella loro interazione continua e complessa, in un textum che non si limita alla mera lettera scritta, ma coinvolge il sentire, l’agire, il ritmo e l’armonia, la disarmonia e la continua conversione, i significanti e i significati. Questa è l’unica via non solo per una più corretta lettura e interpretazione dei testi sacri, ma anche per salvare le stesse forme di vita della fede cristiana.
Florence: A Map of Perceptions
Many years have passed since architect Andrea Ponsi settled in Florence, and still he feels he does not fully comprehend this mysterious city. The way Florence eludes understanding, however, can be an opportunity- to keep seeking, to keep exploring. Ponsi’s Florence is endlessly suggestive. His tour of the city is one of continually shifting light and perspective, of stunning symmetry and an even more compelling asymmetry, of sudden transitions from bustling streets to the most perfect silence. While Ponsi does consider such celebrated sites as the Piazza Santa Croce, the Ponte Vecchio, and the Duomo, the book is a decidedly personal view of Florence. The author notes the city’s recurring geometry–the square courtyards, triangular spires, octagonal plaques and pillars–and marvels at a room almost too big to be called a room. He views the city from various terraces and likens the expanse of rising and falling rooftops to ocean waves.Here is Florence as labyrinth, possessing a medieval density that is relieved only by the sudden views of sky framed by its piazzas. Ponsi shows us a six-street intersection and ponders the abundance of acute angles, both indoors and out, in this city of infinite corners. In Florence, humans and buildings commingle. The author equates haircuts and changes of clothes with fresh coats of paint and re-shingling jobs, and contemplates the way a human hand, feeling its way down a city block, adds to the patina of a stucco wall. Ponsi sees the city itself as a living body, through whose veins its inhabitants course. This is the way we dream an architect could speak to us, fully communicating his passion. The book’s elegant, concise prose- as well as its balance of the civic with the intensely personal–recalls the Calvino of Marcovaldo and Invisible Cities. The text is accompanied by Ponsi’s own spare but evocative watercolors and sketches, which, like his words, seek to behold rather than pin down. This lyrical tribute is as much an ode to the lost art of contemplation as it is to Florence- a city where every moment is different from every other moment.
Pipe garden. Design studio. Ediz. italiana e inglese
L’idea di proporre agli studenti del corso Design Studio del Florence Program della Kent State University il progetto “Pipe Garden” è maturata quando si è resa disponibile una consistente fornitura di tubi di rame, utilizzata precedentemente per alcuni allestimenti espositivi. L’esercizio prevedeva la elaborazione da parte di ogni studente di un progetto di installazione da realizzare dal vero in scala 1:1 nel giardino/cortile del mio studio in Via della Fonderia a Firenze. Il passaggio senza intermediari dal progetto alla costruzione è stato all’origine di verificare, insieme agli studenti, alcune idee e metodologie sui seguenti temi: come un limite possa trasformarsi, nel processo di progettazione, in uno stimolo per l’immaginazione e la creatività; lo sviluppo di un design “elementare” costituito da un numero ridotto di elementi costruttivi assemblabili mediante un linguaggio semplice e coerente; le possibilità compositive della “linea” intesa come figura geometrica astratta, elemento concreto (il tubo) e segno simbolico; la relazione tra corpo e progetto e di conseguenza tra materia, spazio e percezioni sensoriali. I frutti di questa esperienza sono ora riuniti in questo libretto, anch’esso esito del lavoro di documentazione fotografica e layout degli stessi partecipanti.
Firenze sensibile
Poco più di dieci anni fa, durante un agosto passato in una silenziosa e semideserta Firenze, mi proposi di descrivere i suoi luoghi non più tramite i disegni, come ero abituato a fare, ma con le sole parole. I piccoli esercizi di scrittura che ne derivarono furono riuniti qualche anno dopo in una pubblicazione dal titolo “Firenze – una mappa sensibile”.
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