Home » Libri di Angelo Ferracuti migliori da leggere e consigliati

Libri di Angelo Ferracuti migliori da leggere e consigliati

Questa è la pagina dedicata a Angelo Ferracuti.

In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Addio. Il romanzo della fine del lavoro”.

Viaggi sul fiume mondo. Amazzonia

Viaggi sul fiume mondo. Amazzonia
autore
Giovanni Marrozzini
editore
Mondadori
Ean: 9788804737421 Asin: 8804737425 Isbn: 8804737425 Tipologia: Libro Pagine: 228 Formato: Copertina flessibile Edizione: 1 Editore: Mondadori Lingua: Italiano Prezzo: 17.57
Sinossi:

Per anni il fiume mondo è stata la magnifica ossessione di Angelo Ferracuti e del fotografo Giovanni Marrozzini. Ne è uscito un libro che come il classico Sia lode ora a uomini di fama di James Agee e Walker Evans non teme di esprimersi in due lingue diverse, l’una indipendente dall’altra: il reportage letterario e il racconto per immagini. Entrambe vogliono arrivare nel cuore antico di un mondo devastato, ma dal quale comunque dipende, insieme alla sua, la nostra sopravvivenza. Angelo e Giovanni hanno allestito il battello Amalassunta e hanno risalito il più grande fiume del pianeta: sono andati incontro ai popoli che vivono nel cuore della selva, alcuni in via di estinzione, altri minacciati da disboscatori, cercatori d’oro, multinazionali del petrolio. Più avanzano e più si ha la netta sensazione di stare in bilico fra i guasti dello sfruttamento e i residui smaglianti di tante ostinate identità. Giovanni, attratto dai miti della creazione, dalle culture originarie profonde, dalle feste rituali, ci lascia una visione sofferta e insieme magica di corpi, occhi, vegetazione e acque. Angelo ci fa sentire la bellezza di luoghi e popoli minacciati da compagnie petrolifere, fazendeiros deforestanti, gruppi paramilitari di estrema destra. Insieme al degrado, alle acque tossiche, alla droga e alla prostituzione emergono l’intelligenza politica degli oppositori, l’esercizio critico di chi non cede, la tenace resistenza dei popoli: quella degli Yanomami a Catrimani e del leader Davi Kopenawa, quella dei Waimiri Atroari e dei guerrieri Guajajara, la rinascita dell’Assemblea del popolo Guaranì nel Chaco, la militanza di Radio Ucamara a Nauta, in Perù, la convivenza di ventitré diverse etnie indigene a São Gabriel da Cachoeira. Intrepidi capitani, Angelo e Giovanni hanno lasciato la loro Amalassunta all’Associazione del Piccolo Nazareno perché diventi una scuola galleggiante, una nuova, piccola forma di resistenza. A questo viaggio hanno contribuito “la Lettura” del “Corriere della Sera”, “il venerdì di Repubblica”, “Green & Blue” di Repubblica.it.

Arte Architettura e fotografia Fotografia Fotografi Collezioni Reportage Società Politica e comunicazione Argomenti d'interesse generale Problemi Processi sociali Raccolte giornalistiche Guide turistiche Viaggi Luoghi Popoli
Opinioni:

Il reportage letterario e il racconto per immagini di Angelo Ferracuti e Giovanni marrozzini alla scoperta del più grande fiume del pianeta. LaFeltrinelli

La metà del cielo

La metà del cielo
autore
Angelo Ferracuti
editore
Mondadori
Ean: 9788804716907 Asin: 8804716908 Isbn: 8804716908 Tipologia: Libro Pagine: 216 Formato: Copertina rigida Editore: Mondadori Lingua: Italiano Prezzo: 17.1
Sinossi:

Dentro la piccola comunità di un borgo dell’Italia centrale, dentro l’incombente senso di vuoto che segue la stagione felice dell’amore e dell’impegno politico, dentro le piccole cose della vita famigliare entra la grandezza devastante della morte. Patrizia, la moglie di Angelo, muore a soli 42 anni. Lui, ossessionato dai fallimenti, economici e morali, si muove incerto nel nuovo presente. Son passati dieci anni ma la memoria torna alla malattia, a come si è manifestata, a come ha dettato il suo protocollo. La narrazione mescola, per piani sfalsati, l’esperienza del dolore e quella della ricostruzione, l’apparire di una nuova figura femminile e l’asfissia provinciale, le fughe, i ritorni e la smemorante esperienza alcolica. Angelo Ferracuti insegue con pazienza i fatti, la cruda cadenza dei fatti, torna alle forme del desiderio, dell’intesa, dei silenzi, e di una nuova ritrovata complicità. Proposto per il Premio Strega 2020 da Paolo Di Stefano: «Aspra è la sostanza umana de “La metà del cielo” (Mondadori), un libro fra il memoir autobiografico e il romanzo di formazione nel cui centro si accampa la figura di Patrizia, moglie dello scrittore, troppo presto perduta. Non si tratta solo della dolorosa elaborazione di un lutto ma anche della restituzione di una modalità di esistere con gli altri a fronte di un presente desertificato, perché il ricordo di Patrizia si iscrive in un preciso spazio-tempo, l’Italia di fine secolo, l’età del cosiddetto antagonismo vista da un luogo periferico, Fermo, che Ferracuti chiama “la piccola città”, un microcosmo ostile o indifferente. Un ritmo interiore ne scandisce la scrittura e il pudore le dà forma: è questo il suggello di una materia talora indicibile e però toccata dalla poesia.»

Narrativa italiana Narrativa contemporanea Narrativa moderna
Opinioni:

Proposto per il Premio Strega 2020 da Paolo Di Stefano – Finalista al Premio Wondy per la letteratura resiliente 2021 LaFeltrinelli

Siamo ospitati con garbo, senza patetismi, dentro una storia che diventa quasi nostra e che dice, fra strazio e calore, quanta vita c’è oltre lo strappo del vuoto. LaFeltrinelli

Un libro vibrante, commosso, la cui materia è toccata misteriosamente dalla grazia poetica Il Venerdì

Le confidai che l’unica cosa in cui pensavo di non aver fallito in tutta la mia vita era stata quella di proteggere mia moglie nel periodo della malattia, accompagnarla verso la morte Anonimo

Andare, camminare, lavorare. L’Italia raccontata dai portalettere

Andare, camminare, lavorare. L'Italia raccontata dai portalettere
autore
Angelo Ferracuti
editore
Feltrinelli
Ean: 9788807491979 Asin: 8807491974 Isbn: 8807491974 Tipologia: Libro Pagine: 352 Formato: Copertina flessibile Editore: Feltrinelli Lingua: Italiano Prezzo: 17.1
Sinossi:

Se un occhio potesse osservarli tutti adesso, li vedrebbe contemporaneamente, i tanti portalettere italiani, con passi differenti e diversa altezza, colore dei capelli, occhiali da sole e da miopi. Passi diversi, tutti in movimento, frenetici su giroscale deserti, impettiti in attesa davanti al cancello di una palazzina residenziale, fermi sulle soglie degli appartamenti, attraversare in bicicletta una cittadina della provincia fischiettando, dentro le auto di servizio nelle vie di città o negli scooter lanciati sui rettifili, lentamente avanzare a velocità ridotta sulle stradine solitarie di una campagna con prati verdi e alberi secolari. Sanno dei morti, quelli che non ci sono più, li ricordano ogni volta che arrivano sulle soglie degli appartamenti, sbirciano una fotografia appesa alla parete, conoscono gli avi dai molti racconti dei parenti sopravvissuti, alcuni di loro hanno visto nascere i figli dei figli di quelli che se ne sono andati, contano le somiglianze. Se volete sapere di un certo Gregorio, un notaio del Centro Italia, il suo portalettere sa che andava in vacanza ogni anno a Ginevra e che era scapolo. Alcuni dicevano avesse una donna da quelle parti, altri avrebbero giurato una figlia illegittima avuta con una donna della borghesia lombarda, s’erano fatte parecchie congetture ma sul manifesto funebre c’era solo il nome di un lontano nipote…

Classici Poesia Teatro e critica Saggistica Saggi letterari

Il costo della vita. Storia di una tragedia operaia

Il costo della vita. Storia di una tragedia operaia
autore
Angelo Ferracuti
editore
Einaudi
Ean: 9788806211059 Asin: 8806211056 Isbn: 8806211056 Tipologia: Libro Pagine: 212 Formato: Copertina rigida Editore: Einaudi Lingua: Italiano Prezzo: 14.25
Sinossi:

Porto di Ravenna, cantieri navali Mecnavi, 13 marzo del 1987. Mentre alcuni operai stanno ripulendo le stive della Elisabetta Montanari, nave adibita al trasporto di gpl, e altri colleghi tagliano e saldano lamiere con la canna ossidrica, una scintilla provoca un incendio. Le fiamme si propagano con una rapidità inarrestabile. È la tragedia. Tredici uomini muoiono asfissiati a causa delle esalazioni di acido cianidrico. I tredici uomini erano tutti picchettini, e si chiamavano Filippo Argnani, che all’epoca aveva quarant’anni, Marcello Cacciatori, che di anni ne aveva ventitre, Alessandro Centioni, ventuno, Gianni Cortini, diciannove, Massimo Foschi, ventisei, Marco Gaudenzi, diciotto, Domenico Lapolla, venticinque, Mohamed Mosad, trentasei, Vincenzo Padua, sessant’anni, che stava per andare in pensione e si trovava lì per puro caso chiamato all’ultimo momento per una sostituzione. Vincenzo era l’unico operaio veramente in regola assunto dalla Mecnavi. E ancora: Onofrio Piegari, ventinove anni, Massimo Romeo, ventiquattro, Antonio Sansovini, ventinove, e infine Paolo Seconi, ventiquattro. Tredici lavoratori morti come topi, come tredici era il giorno di quel mese, tutti asfissiati nel ventre della balena metallica. “Non credevo che esistessero ancora simili condizioni di lavoro, a Ravenna, alle soglie del Duemila”, disse il procuratore capo della Repubblica Aldo Ricciuti che svolse le indagini. La tragedia poteva essere evitata? La giustizia ha poi “ripagato” le vittime e i famigliari?

Economia Diritto Industria Studi industriali Relazioni industriali Sicurezza Salute del lavoro Dell'industria Società Politica e comunicazione Argomenti d'interesse generale Problemi Processi sociali Servizi sociali Criminologia Reati Reati commessi da persone giuridiche Industrie manifatturiere Navali

Addio. Il romanzo della fine del lavoro

Addio. Il romanzo della fine del lavoro
autore
Angelo Ferracuti
editore
Chiarelettere
Ean: 9788861906532 Asin: 8861906532 Isbn: 8861906532 Tipologia: Libro Pagine: 242 Formato: Copertina flessibile Editore: Chiarelettere Lingua: Italiano Prezzo: 8.3
Sinossi:

“Smettete di parlarmi del mare mentre siamo in montagna”Pier Paolo Pasolini “Mi sembrava l’unica cosa da raccontare, anche una forma di ribellione nei confronti del pensiero dominante, che artatamente racconta sempre un’altra storia, eludendo qualsiasi conflitto che storicamente è uno solo, quello tra capitale e lavoro”Angelo Ferracuti Angelo Ferracuti, non nuovo al genere del romanzo-verità in presa diretta sulla società in cambiamento, ambienta il nuovo libro in una zona della Sardegna che in passato dava lavoro a migliaia di persone e che adesso è praticamente abbandonata. Siamo nel Sulcis-Iglesiente, terra di miniere e dell’epica operaia, e ora provincia più povera d’Europa con i suoi 30.000 disoccupati su 130.000 abitanti e 40.000 pensionati spesso usciti dal mondo del lavoro dopo aver contratto malattie terribili come la silicosi. Ecco la crisi di un mondo in disfacimento, legata a un modello di organizzazione del lavoro novecentesco e ormai ossidato come il ferro dei castelli degli ascensori abbandonati di Carbonia. Ferracuti viaggia tra queste terre avvelenate e incontra una popolazione vinta, malata, povera ma piena di dignità, in una condizione che riassume tutte le contraddizioni del presente, come quella tra salute e lavoro, mentre le multinazionali dell’alluminio delocalizzano in Islanda e in Arabia Saudita. Qui è finito il Novecento ed è iniziato non si sa che cosa. Rimane la nostalgia e un buco nero a tratti rischiarato dall’assistenza dello Stato che tutti aspettano come unica salvezza.

Narrativa italiana Narrativa contemporanea Narrativa moderna
Opinioni:

Un romanzo unico sulla nostra identità perduta, sul lavoro come valore fondante che rinnova una tradizione che sembrava ormai persa, quella di una letteratura civile che racconta la vita, le lotte e il sangue versato dai lavoratori. LaFeltrinelli

Se volessi saperne di più, dai un’occhiata al nostro canale Youtube!

Commenti

Lascia un commento