Questa è la pagina dedicata a Anna Vera Sullam.
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L’ultimo inganno
Il sesto comandamento
Venezia, 1940. L’Italia è entrata in guerra da quattro mesi, troppo pochi perché si sentano i morsi della fame, troppi per chi aveva creduto che sarebbe durata qualche settimana. Ma ciò che brucia alla Comunità ebraica della città sono le leggi razziali che hanno sconvolto l’esistenza di tutti i suoi membri. È per questo che hanno acquistato un edificio che possa ospitare alunni e professori a cui il regime impedisce di frequentare le scuole pubbliche. Ma proprio lì, nella biblioteca, un pomeriggio, il segretario scopre il cadavere di Ida Forti, professoressa di lettere antiche, uccisa da un colpo in testa inferto con una statuetta del Duce. È l’inizio di un’indagine che viene affidata al vicequestore Gigli, il quale ha una gran fretta di concluderla, tanto che in tempi brevissimi annuncia il nome dell’assassino. Ma la soluzione del caso non convince il suo sottoposto, il maresciallo Russo. Sarà lui a condurre un’inchiesta parallela che porterà alla luce segreti e misteri, fino al sorprendente finale.
Opinioni:
Sullo sfondo di una città magica, un giallo avvincente e appassionante che scava, con grande garbo, nei meandri più oscuri dell’animo umano. – LaFeltrinelli
I nomi dello sterminio. Definizioni di una tragedia
Deportazione, sterminio, genocidio, shoah, soluzione finale o olocausto: sono solo alcuni dei nomi con i quali si è cercato – a partire dalla fine della seconda guerra mondiale – di definire l’immane tragedia del XX secolo. L’autrice di questo saggio spiega perché sono nate le singole definizioni e come la ricerca di un nome abbia accompagnato l’approfondirsi della conoscenza storica dell’evento. Si comprende così che la scelta del nome ha certamente motivazioni linguistiche, ma anche psicologiche, politiche, storiche e religiose. I nomi, infatti, cercano di definire e delimitare la realtà ma possono essere usati anche per banalizzare, deformare o addirittura a negare la realtà stessa.
Renzo e Luciana. Storie e momorie di famiglia
La fotografia in copertina ritrae Renzo Sullam e Luciana Bassi il giorno delle loro nozze: Renzo aveva 31 anni ed era avvocato, Luciana ne aveva 23 ed era diplomata maestra elementare. Il loro amore era nato nella primavera del ’43 e in autunno erano dovuti fuggire in seguito all’armistizio dell’Italia con i paesi Alleati e alla susseguente invasione tedesca. Dopo essere ritornati a Venezia, si sposarono il 4 novembre del ’45 nella sinagoga levantina, che solo qualche mese prima era stata riaperta al culto dopo la fine della guerra e delle persecuzioni. Questa è la loro storia e la storia, a brevi cenni, delle loro famiglie.
Ghetto di Venezia
Il più antico ghetto del mondo, i suoi campielli, le suggestive sinagoghe, il museo e il cimitero ebraico con oltre 100 illustrazioni a colori.
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