Questa è la pagina dedicata a Antonio Mazzi.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Il dialogo del sorriso”.
Gesù uomo vero
Che uomo era Gesù? Come si è formato nell’infanzia e nella giovinezza? Come è nata in lui una certa idea di Dio e del mondo? Come è diventato maestro e predicatore? Come ha iniziato a fare miracoli? Come è arrivato a essere rifiutato e crocifisso? Quale fu l’effetto del suo modo di vivere sulla società in cui viveva? Cosa capirono davvero i contemporanei di lui (e cosa noi, oggi, capiamo di lui)? Cosa rimane, insomma, del suo personalissimo Vangelo? Rispondere a tutte queste domande significa riscoprire la figura di Gesù e comprendere perché ancora oggi affascini credenti e non credenti. È quello che si propone don Antonio Mazzi in questa originale e coinvolgente biografia del figlio di Maria di Nazareth, del figlio di Dio, del «Cristo incontrato sulla strada» Ogni capitolo contiene una tappa del percorso dell’uomo e una provocazione rivolta al pensiero e al cuore del lettore.
Opinioni:
Senza preoccuparsi dell’appartenenza o meno di chi legge alla confessione cristiana, l’autore fa rivivere l’avventura di Gesù come «credente», per cui la fede è tutto, ritrovando la sua carica rivoluzionaria insieme alla sua straordinaria attualità. – LaFeltrinelli
Il dialogo del sorriso
«Questo libro è nato così. Scompaginato come il suo padrone, ma infinitamente terapeutico. Non so se in questo modo mi sono spiegato. Da trentacinque anni a questa parte, mi diverto a sintetizzare tutte le mie “chiacchierate” con i ragazzi e gli educatori nel modo strano che voi leggerete. Li ho chiamati “Cantici”, perché, quando parlo con i miei (ragazzi e educatori), non faccio conferenze, lezioni, formazione. Mi esprimo con parole-simbolo, emozioni, urla, decaloghi, canti. E magicamente, inaspettatamente, si crea ogni volta un’atmosfera indescrivibile e tutto quello che dico non si può esaurire nel verbo “parlare”. Le parole non sono niente rispetto a ciò che accade dentro ciascuno di loro. È per questo che, quando ho deciso di lasciare qualcosa di scritto, l’unico modo è stato tradurre in “Cantico” quello che abbiamo vissuto insieme. Voglio che accada qualcosa di simile anche a voi che leggerete. Non dovete capire, dovete emozionarvi.» Impegnato, appassionato, sempre schierato in difesa degli ultimi e spesso controcorrente, don Mazzi spiega così il senso di questo libro. Il pensiero forte, cristiano, di un sacerdote, che in questo ruolo si è lanciato in mille dibattiti, manifestando dissenso o sintonia, ma ricordando ogni volta lo spazio e il rispetto da riservare alle idee altrui. Un invito a voltare le spalle all’aggressività dei nostri tempi, allo spettacolo della prepotenza e allo schema della prevaricazione e ad abbracciare il «dialogo del sorriso», il confronto aperto, lo scambio nel quale è meraviglioso ascoltare e dal quale si può anche imparare. Perché, ci ripete con forza, urlare le proprie certezze è una sconfitta della capacità umana di comunicare.
Opinioni:
Un invito a voltare le spalle all’aggressività dei nostri tempi, allo spettacolo della prepotenza e allo schema della prevaricazione e ad abbracciare il «dialogo del sorriso», il confronto aperto, lo scambio nel quale è meraviglioso ascoltare e dal quale si può anche imparare. – LaFeltrinelli
Amo i ragazzi cattivi
«La vita non è fatta di aggettivi – buono, cattivo, intelligente, negligente, ribelle – ma di verbi. Nascere, crescere, studiare, lavorare, amare, odiare, parlare, ascoltare. Se poi i verbi li coniughi, allora ti accorgerai del capolavoro che hai davanti.» Don Mazzi non si è mai lasciato fermare dalle etichette dei perbenisti e dei benpensanti, non ha mai smesso di cercare le persone nascoste dietro gli errori, gli insuccessi, le colpe. Le storie dei ragazzi che ha incontrato e accolto per oltre cinquant’anni, le storie degli educatori che non si sono stancati di stargli accanto, sono capolavori di cambiamento, coniugati al futuro. È questo l’orizzonte di ogni avventura educativa, fatta di speranza, di cammino, di incontro. In queste pagine, il «prete contro» accoglie le voci di chi, incrociando Exodus, ha cominciato a camminare e a sperare, di chi ha imparato a vedere negli altri una famiglia e in sé stesso una risorsa, di chi, cattivo, non si è accontentato di diventare buono, ma è diventato ottimo. E le sgrana come in un «rosario di piccole e grandi spine trasformate in rose», invitandoci ad ascoltare la fatica, a comprendere il dolore, a sentire il profumo della rinascita che è sempre possibile, in qualunque momento, per ognuno di noi.
La speranza è una bambina ostinata. Pensieri notturni di un sognatore centenario
Pensieri notturni di un sognatore centenario
«Questo è per me, oggi, la fede: dar credito a una promessa di vita infinita, perché ho finalmente capito che non posso fare a meno di sperare in essa. E la speranza è presente in me non per obbedienza al mio credo o alla mia Chiesa, ma perché sono uomo, ho dentro l’infinito e voglio la vita.», Nella lunga confessione contenuta in queste pagine, don Antonio Mazzi dà molto spazio alla speranza, un sentimento che non invecchia, che accomuna persone di fede e non credenti, che ci aiuta a guardare a noi stessi e agli altri fiduciosi di ricevere amore e salvezza e di poterne dare a nostra volta. Rivolgendosi idealmente a un giovane interlocutore, il sacerdote che ha dedicato la vita ai “ragazzi cattivi” ripercorre alcune sue esperienze per consegnarci, in un amorevole testamento spirituale, i pensieri che più gli stanno a cuore: la dimensione vitale, corporea, universale del Vangelo; il senso di essere prete e padre; l’importanza dell’ascolto e dell’accoglienza; il ruolo del perdono; la bellezza della preghiera; la necessità di aprirsi agli insegnamenti paradossali di Gesù per vivere in pienezza. Con la passione, la schiettezza e l’energia che lo caratterizzano, don Mazzi ci trascina a scandagliare, insieme a lui, il mistero che riguarda tutti e ciascuno di noi.Come rovinare un figlio in dieci mosse
Cari genitori, ecco cosa dovete fare per far crescere male vostro figlio: accontentatevi del 6-; dispensate carezze di seconda mano; fatevi vedere depressi; i padri devono latitare; svegliatevi solo quando è grande; iper proteggetelo; scordatevi le buone maniere; mettete la famiglia dopo il lavoro, sempre; lavatevene le mani; scusatelo sempre e dovunque… Un manuale del perfetto genitore svampito, lontano, assente e appiattito sul mondo del consumo, una provocazione dura ma efficace, nata dal cuore di un educatore come don Mazzi che da sempre si ritrova ad avere a che fare con bambini divenuti grandi ma mai cresciuti. La 2° parte indica invece le cose buone da fare: Se volete crescerlo bene fate così. Il libro inaugura la collana Exodus – Avamposti, diretta da don Mazzi e dal suo staff.
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