Questa è la pagina dedicata a libri di arte mistica.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Filosofía, arte y mística (Aquilafuente nº 230) (Spanish Edition)”.
Vita, arte e mistica
A soli ventiquattro anni, nel 1905, lo studente di matematica L.E.J. Brouwer tiene a Delft, di fronte a un pubblico stupito e sconcertato, una serie di conferenze che saranno pubblicate pochi mesi dopo col titolo “Vita, arte e mistica”. Opera di un temperamento ascetico e radicale, il libro è un atto di ribellione contro l’intelletto – considerato fonte di ogni male e “simbolo della caduta dell’uomo” – e la scienza, e insieme un’esortazione a diffidare della mostruosa macchina sociale, i cui meccanismi sono appunto regolati dall’intelletto: l’unica salvezza per l’uomo viene individuata nell’affrancarsi dalla logica di un mondo alienato per ritrovare in un’interiorità di matrice divina la sua più autentica natura. Divenuto un celebre matematico, Brouwer sarà protagonista di quella crisi dei fondamenti della matematica che scosse la scienza del primo Novecento: “Vita, arte e mistica” – che a lungo destò imbarazzo e diffidenza nell’ambiente accademico svela le motivazioni segrete che lo indussero a rivoluzionare la sua disciplina elaborando alcune tra le più importanti teorie matematiche mai concepite.
Rosa sine spina. I fiori simbolo di Maria tra arte e mistica
L’esperimento del mondo. Mistica e filosofia nell’arte di Fabio Mauri
«Non si può essere incolti al punto di amare solo cose di alta qualità» Come una saetta, l’arguzia di Fabio Mauri fulmina qualsiasi proposito di ridurre l’arte alla pura dimensione estetica. A lui, tra i massimi esponenti dell’avanguardia italiana degli ultimi cinquant’anni, il titolo stesso di «artista» suonava enfatico e fuorviante. Forse eccessivo per difetto. Preferiva considerarsi uno sperimentatore di atti linguistici espressi con tecniche diverse, dai dipinti ai collage, dal teatro alle installazioni agli scritti teorici: quadri che si scoprono attivi, diagnosi che diventano performative, corpi che passano all’azione. Ed è infatti l’«azione», «la forma del fare», il carattere distintivo della ricerca di Mauri, secondo Giacomo Marramao, che qui testimonia l’amicizia di una vita attraverso le riflessioni che l’hanno accompagnata. Ciascuno è stato interprete dell’altro, in un conversare mai interrotto che tocca il senso stesso dell’arte e del pensiero. Per Marramao, «l’arte al di là dell’arte» di Mauri allestisce una strabiliante officina di incessante smontaggio-rimontaggio della macchina scenica del mondo, tenendo alto così il proprio «coefficiente di radicalità», innanzitutto filosofico. Per Mauri, l’amico filosofo – a cui affida un ruolo-chiave nella sua performance più celebre – possiede un modo «quasi fisico» di comunicare i «contorni» di un’idea, e sa tenere a freno l’«euforia della teoria» Entrambi coinvolti sino in fondo, su fronti che si sono spesso incrociati, nell’esperimento del mondo.
Mistica arte. Lettere sulla politica
“La politica è anzitutto arte. Il che significa che chi la pratica deve essere un artista. Un uomo di genio. Una persona di fantasia. Disposta sempre meno alle costrizioni della logica di partito e sempre più all’invenzione creativa che gli viene chiesta dalla irripetibilità della persona. La politica è, poi, arte nobile. Nobile perché legata al mistico rigore di alte idealità. Nobile, perché emergente di incoercibili esigenze di progresso, di pace, di libertà. Nobile, perché ha come fine il riconoscimento della dignità della persona umana, nella sua dimensione individuale e comunitaria.”
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