Questa è la pagina dedicata a Bruno G. Bara.
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Il metodo della scienza cognitiva. Un approccio evolutivo allo studio della mente
Dinamica del cambiamento e del non-cambiamento
“Il vecchio che ricorda i suoi genitori è sempre, soggettivamente, lo stesso, da quando andava alle scuole elementari. Eppure, a parte poche preziose cellule cardiache, non c’è molecola del suo corpo che sia rimasta la stessa, da quando era un bambino a ora che è un vecchio. Ciò nonostante, si sente la stessa persona con un preciso senso di continuità esistenziale”. Come e perché si cambia? E cosa cambia? Come si definiscono la stabilità e l’invarianza individuali? Come si identifica il proprio senso di continuità? Quali sono i processi mentali alla base del cambiamento? Ecco alcune delle fondamentali domande a cui cerca di rispondere Bruno Bara in questo libro. Forte della propria esperienza nel campo della scienza e della psicoterapia cognitiva, l’autore si muove su diversi piani, unendo teoria e pratica, neuroscienze e psicologia clinica, studio della patologia e analisi della normalità, nella convinzione che occorra superare le “barriere fittizie nel continuum dinamico che connette il benessere psichico con la sofferenza, attraverso la comprensione di come si possa transitare da uno stato all’altro”.
Pragmatica cognitiva
Il terapeuta relazionale. Tecnica dell’atto terapeutico
L’atto terapeutico avviene nello spazio-tempo vissuto insieme da terapeuta e paziente. Questi costituiscono una diade, e nessun intervento clinico, a qualsiasi orientamento epistemologico aderisca, può prescindere dalle dinamiche duali che si instaurano tra loro. Bruno G. Bara le osserva, le scompone e – in controtendenza rispetto alla maggior parte degli studiosi – ne fa l’oggetto di una tecnica relazionale insegnabile, indirizzata ai curanti di ogni scuola. Richiamandosi alle ricerche neuroevolutive più avanzate sul cervello sociale e alla propria pluridecennale esperienza di psicoterapeuta, sposta il focus dal tradizionale piano intrasoggettivo centrato sul paziente all’assetto intersoggettivo cooperativo della coppia. Il principale fattore curativo è infatti la consapevole condivisione, nella modalità sincronica del qui-e-ora, di stati cognitivi, emotivi e viscerali con la figura co-empatica del terapeuta, responsabile dell’interazione clinica e attore non protagonista nella messa in atto di schemi patologici. In una disposizione accettante e non giudicante, il terapeuta aiuta il paziente a diventare consapevole degli schemi disfunzionali che agisce, e ad aumentare così i suoi gradi di libertà dalla coazione patologica dei giochi di sofferenza. Alla consapevolezza condivisa si arriva attraverso un’attenzione costante anche agli aspetti comunicativi extra- e paralinguistici, ed errori sono sempre possibili – omissioni, disallineamenti, autodisvelamenti inappropriati, illusioni di onnipotenza – ma Bara mette in evidenza come spesso i momenti critici risultino quelli terapeuticamente più significativi.
Cognitive Science: A Developmental Approach to the Simulation of the Mind (Psychology Library Editions: Cognitive Science Book 1) (English Edition)
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