Questa è la pagina dedicata a Claudio Nizzi.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “L’orrendo delitto del vicolo Babbini”.
Tex. L’uomo senza passato
In Arizona, Tiger Jack cade in mano ai trafficanti d’armi di Simon Gentry. Durante l’assalto al covo della banda, Kit Willer, colpito alla testa, precipita nelle vorticose correnti del Little Colorado. A nulla valgono le ricerche di Piccolo Falco e, mentre Gentry è in fuga, Tex giura vendetta sulla tomba di Lilyth…
L’orrendo delitto del vicolo Babbini
A Pavullo (capoluogo del Frignano), un operaio che abita nel vicolo Babbini esce di casa all’alba per recarsi al lavoro e scopre davanti alla sua porta sette sacchi di juta di varie dimensioni disseminati sui larghi gradini, evidentemente abbandonati lì nel corso della notte, quando il vicolo, a causa di due lampadine bruciate da tempo, giace nel buio più fitto. Incuriosito, apre il più piccolo dei sacchi, vi guarda dentro e fa un salto all’indietro per l’orrore: il sacchetto contiene un piede umano mozzato di fresco. Subito avvertiti, i carabinieri accorrono e nei sacchi trovano i resti del cadavere di una ragazza tagliato in sette pezzi. L’atroce scoperta getta il paese nel più vivo sconcerto e mette in moto le indagini. La tenenza di Pavullo è momentaneamente retta dal maresciallo Torrisi – essendo il titolare rimasto ferito in un incidente d’auto -, il quale ben presto si dichiara non all’altezza di risolvere il complicato enigma. Il maggior Donini, anziché inviare a Pavullo un altro ufficiale, chiede aiuto al maresciallo Lello Caruso, comandante della stazione di Borgo Torre, che si è distinto nella risoluzione di alcuni difficili casi accaduti nel suo paese. “I caramba sono usi servir tacendo” pensa Caruso, e accetta di giocare fuori casa. Lui non conosce Pavullo, sarà il collega Torrisi a fargli da guida. I suoi primi sospetti si appuntano su una setta satanica, ma altre piste si aprono… Riuscirà a individuare quella giusta?
Il caso della magnolia rossa. Leo Pulp (Vol. 3)
In una calda mattina d’estate, sulla spiaggia di Malibu, viene trovato il cadavere tagliato in due di una ragazza. Hollywood trema. Ma il detective privato Leo Pulp scende in campo, deciso a far luce sul lato oscuro di un mondo dove niente è quel che sembra. Leo Pulp – Investigatore privato, ironico capolavoro hard-boiled nato dalla penna di Claudio Nizzi e dalle matite di Massimo Bonfatti, torna in una nuova edizione. Tre volumi ricchi di contenuti speciali e materiali inediti commentati dagli autori che svelano tutti i retroscena di questo cult del fumetto italiano.
Il federale di Borgo Torre
Nel giugno del 1951 Borgo Torre – l’immaginario paese dell’Appennino modenese – non ha ancora un monumento dedicato ai propri caduti in guerra. Così l’amministrazione comunale ne affida l’esecuzione allo scultore Dante Borgomanni, che presenta un progetto intitolato La Patria e L’Eroico Caduto, in cui una donna stringe tra le braccia un soldato morente. Tutto fila liscio fino al momento in cui si scopre che nella scultura c’è qualcosa che potrebbe danneggiare la reputazione del sindaco e dell’intera giunta. Ma quando il primo cittadino ne ordina la demolizione, l’opera misteriosamente scompare. Un mistero ancora più fitto è l’uccisione di Diego Varalli, che nel Ventennio Fascista – epoca ancora vicina a quella in cui si svolgono i fatti – aveva ricoperto la carica di federale. Si sospetta che il movente dell’omicidio possa celarsi nel passato della vittima, che da federale si era fatto molti nemici. Un brutto rompicapo per il maresciallo Caruso, che però non si perde d’animo e segue diverse piste, credendo più di una volta di essere arrivato alla verità. Ma la scoperta dell’assassino avviene solo al termine del romanzo con un colpo di scena del tutto inaspettato.
L’americano
Lasciata Borgo Torre a vent’anni per emigrare negli Stati Uniti, Dolindo Cantamessa vi fa ritorno quando ne ha cinquanta, dopo essere diventato un facoltoso imprenditore. Ufficialmente è tornato per trasportare in America le spoglie della madre. Siccome è ancora celibe, nel paese si scatena una gara tra i genitori di ragazze in età da marito per gettarle tra le braccia dell’americano, sperando in un ricco matrimonio. Ma qual è il vero motivo che ha spinto Dolindo a tornare? C’è in ballo una grossa scatola di gioielli, che un soldato americano, durante la guerra, ha nascosto nella tomba della madre di Dolindo, con l’idea di riprenderla a guerra finita. Su questo tesoro ha messo gli occhi Tony Costello, un boss mafioso di New York, che ha spedito Dolindo in Italia per recuperare la preziosa scatola (pena l’incendio della sua fabbrica), mettendogli alle costole un suo scagnozzo. Le cose si complicano quando quest’ultimo viene trovato morto in un castagneto, ucciso non si sa da chi. Come farà Dolindo a spiegare a Costello la morte del suo uomo? E se pensasse che l’ha ucciso lui per impadronirsi dei gioielli? Dolindo sa di correre un pericolo mortale. L’unico suo conforto è di avere ritrovato Alba, la fidanzatina di quando era ragazzo, che in tanti anni non ha mai dimenticato.
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