Questa è la pagina dedicata a libri di critici d’arte.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Pedinamenti. Esercizi di critica d’arte”.
L’arte della guerra. Edizione critica
«Il generale vincitore, prima che venga combattuta una battaglia, fa molte riflessioni nella sua tenda. Il generale che perde la battaglia non fa che pochi calcoli in anticipo. Pertanto, usare molte astuzie conduce alla vittoria e poche alla sconfitta; ancor peggio sarebbe non usarne alcuna. È prestando attenzione a questo preciso punto che io posso vedere con anticipo chi potrebbe essere il vincitore e chi lo sconfitto.» Sun Tzu nel suo trattato di strategia militare offre molti consigli che, dopo più di 2.500 anni, possiamo ancora applicare facendoli nostri e adattandoli al nostro contesto lavorativo: pianificare, organizzare, scegliere i tempi, saper formare, orientare e motivare le persone, comunicare in modo tempestivo ed efficace… Sempre consapevoli di non essere in guerra… Lettura critica di Marco Morelli.
Proposte per una critica d’arte
L’opera ripropone un testo dello storico dell’arte Roberto Longhi pubblicato, per la prima volta, sul primo numero della rivista “Paragone” nel 1950. Nato con l’intento di redigere una sorta di antologia della critica d’arte dalle sue origini al Novecento, il saggio finisce per assumere la portata di un vero e proprio manifesto del metodo critico longhiano, metodo che prende le mosse dall’incontro reale con l’opera d’arte senza ipoteche metafisiche e dottrinali, riflettendo, l’una nell’altra, arte figurativa e letteratura.
Il libro dell’arte di mercatura. Ediz. critica
Considerato da alcuni il fondatore delle discipline economico-aziendali, il mercante e umanista rinascimentale Benedetto Cotrugli è autore di un libro tanto importante quanto ingiustamente caduto per secoli nell’oblio e solo recentemente riscoperto. Un vero gioiello nascosto nella nostra storia culturale, economica e sociale, da valorizzare e fare conoscere al mondo. Questo trattato, scritto nel 1458 e pubblicato un secolo dopo, viene proposto ora per la prima volta in una ricca edizione integrale contenente sia il testo originale in volgare sia la versione in italiano contemporaneo. Diviso in quattro sezioni, che spaziano tra un ampio repertorio di regole mercantili, contabili e suggerimenti pratici ancora attuali per lo svolgimento dell’attività commerciale, fino ad arrivare alle virtù morali, culturali, professionali, etiche, politiche e allo stile di vita del «mercante perfetto», il libro di Cotrugli è una testimonianza vivace delle dinamiche che ruotavano attorno al commercio nel Mediterraneo agli inizi del Rinascimento. Questo testo rappresenta un fondamentale contributo alla comprensione delle origini del management e delle pratiche commerciali moderne, anticipando di oltre cinquecento anni molti dei principi del cosiddetto umanesimo imprenditoriale e della responsabilità sociale, di cui oggi si parla molto. Dimostrando in modo inequivocabile come è proprio in Italia e nel Mediterraneo che affondano, profonde, le più antiche radici dell’attività commerciale e dello spirito imprenditoriale. Introduzione di Marco Vitale. Con scritti di Caralo Carraro, Tiziana Lippiello e Fabio L. Sattin. Prima edizione con testo in italiano contemporaneo.
Lete. Arte e critica dell’oblio
La storia degli individui come delle società procede in un intreccio di memoria e oblio dove l’una non sta senza l’altro. Rileggendo i grandi monumenti della letteratura e del pensiero occidentale, Weinrich ricostruisce modi e significati del dimenticare in un originale percorso che parte dall’Ulisse omerico e attraverso Ovidio e Dante, Agostino e Casanova, Goethe e Nietzsche, Freud e gli autori testimoni della Shoah giunge al mondo d’oggi: un mondo smemorato, capace di creare e distruggere informazioni con altrettanta rapidità. E forse questo flusso di informazioni non è che un affluente del Lete, il fiume dell’oblio.
Pedinamenti. Esercizi di critica d’arte
“Ogni volta che varco la soglia di un museo o mi reco a una mostra ho come l’impressione di compiere un rito sacro, mi predispongo come chi sta aspettando un segno che lo metta sulla strada giusta, che gli apra, per così dire, gli occhi. ‘Aiutami a vedere’, dico rivolgendomi all’immaginario genio dello sguardo, che per lo più tace e si fa desiderare. È una sorta di invocazione per predispormi a ciò che ogni critico d’arte dovrebbe essere capace di fare: saper vedere. Le pagine che formano questo libro dunque sono state scritte giorno per giorno viaggiando da un museo all’altro per registrare, come un cronista, il fatto, o l’evento come s’usa dire oggi. Evento è, infatti, la parola magica che fa roteare i bulbi oculari ai direttori di giornale che da giornalisti subito si trasformano in slot machine che contano quanto rendono le pagine a pagamento vendute come pubblicità alla grande occasione dell’ennesima mostra d’arte accalappia turisti. È il denaro che impone l’opera d’arte sulla scena del mondo e il suo valore non è più legato alla qualità estetica e spirituale dell’opera, ma al suo indice ‘borsistico’. (…) Pedinamenti. Che titolo bizzarro per un libro di critica d’arte. La parola, nel migliore dei casi, evoca infatti qualcuno che insegue qualcosa e osserva senza farsi notare. Amo pensare che i pedinamenti più fruttuosi siano quelli che muovono all’oscuro della meta e finiscono in vicoli ciechi. Perché seguire le orme o i segni che l’artista ci lascia impone al critico di avere almeno tanta immaginazione quanta teoria.”
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