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Perché non sanno
Cecilia ha trent’anni ma ha già vissuto molto, probabilmente troppo. Ha perso tutto e tutti che era ancora ragazzina, e nel corso degli anni, lentamente, con caparbietà, è riuscita a rimettersi al mondo. Ora fa il vino, in società con la sua migliore amica, e si accinge a costruire una famiglia tutta sua. Per lei dovrebbe essere giunto, finalmente, il momento di buttarsi alle spalle fatica, sofferenza, incertezza e cominciare a vivere davvero. Allora perché, quando riceve via mail da un indirizzo sconosciuto la foto di un adolescente altrettanto sconosciuto, si convince che non si tratti di banale spam bensì di Thomas, figlio del suo amato fratello Gregorio, trader emigrato a Londra e scomparso in un incidente aereo all’indomani del grande crollo finanziario del 2008? Perché è disposta a tutto – salire su navi e aerei, perdersi in luoghi remoti, seguire ossessivamente anche le tracce più labili – per capire se il ragazzo della foto sia davvero il nipote che ha visto solo in un paio di foto da neonato e poi mai più, unico superstite della sua martoriata famiglia? Perché mettere a rischio tutta la sua vita presente per braccare un fantasma del passato? Al culmine di una disperata ricerca dentro e fuori di sé, che incrocia drammi e vittime di quel ricorso spietato della Storia che chiamiamo crisi economica e che in realtà – come lei stessa ben sa per averlo vissuto sulla propria pelle – è un’interminabile sequela di storie individuali, di persone in carne e ossa segnate per sempre, Cecilia troverà in un luogo sconosciuto, quella Grecia che è origine del mondo e insieme Paese più martoriato dalla Grande Crisi, una verità sconvolgente e crudele – e al tempo stesso la propria redenzione. Proposto da Paolo Mieli al Premio Strega 2022 con la seguente motivazione:
Opinioni:
Libro candidato da Paolo Mieli al Premio Strega 2022 – LaFeltrinelli
Con queste righe intendo presentare alla vostra attenzione Perché non sanno, romanzo di Dario Buzzolan (Mondadori). Opera di ampio respiro, distesa lungo un arco cronologico ventennale, Perché non sanno riesce nell’intento, oggi raro, di incarnare personaggi vivi entro la nostra contemporaneità, in particolare in quel complesso movimento di crisi finanziaria, bancaria ed economica che ha segnato dolorosamente gli ultimi quindici anni. La vicenda di Cecilia, giovane donna costretta a misurarsi troppo presto con la perdita e con la necessità e a ricostruire da sola la propria vita, trascorrendo faticosamente dal buio alla luce, diventa così emblema esistenziale e storico senza tuttavia perdere l’umana concretezza di un personaggio nitidamente stagliato, capace di permanere a lungo nell’anima del lettore. In questa capacità di fondere vita e storia in una trama avvincente, caratterizzata da un linguaggio essenziale e profondo e da una struttura narrativa sorprendente, Buzzolan conferma l’attitudine non comune – già rivelata in opere precedenti – a trasformare il romanzo in un mondo, indagando le radici dell’oggi con rigore quasi storiografico e, al tempo stesso, con la pietas di chi si sente in pulsante connessione con le vicende e i personaggi cui dà forma e voce. – Anonimo
In verità
Cernedo, profondo Nord. I Trovato, titolari della Stella, leggendaria azienda di alta orologeria, devono fare i conti con un buco finanziario che li sprofonda in una crisi ingovernabile e porta a galla tensioni familiari irrisolte, nevrosi, segreti. Il capofamiglia Ruggero scompare misteriosamente; il primogenito Pietro si affanna a cercare soluzioni; il più giovane, Nicola, si nutre di ossessioni scientifiche (essere tra i primi a mettere piede su Marte); la madre Lucia ha un corrispondente immateriale con il quale cerca di sottrarsi ai vuoti della propria esistenza. La LiebenKraft Company, multinazionale del lusso, si fa avanti per acquisire la Stella; ma il meccanismo innescato da due dirigenti, Tom e Amelia, avvoltoi professionisti nonché amanti segreti, si rivela meno oliato del previsto, mentre la pugnace giovanissima Cloe, analista finanziaria del gruppo, scopre alcune magagne di bilancio che, se svelate, potrebbero diventare imbarazzanti. Le torbide spire familiari dei Trovato, la compromessa trasparenza della LiebenKraft, la rivolta dei migranti di Cernedo contro Pietro Trovato – il quale in un accesso di rabbia ha malmenato una delle loro bambine – sono tutti chiari sintomi di un malessere di cui soffrono dal primo all’ultimo i personaggi in scena. Ivi compreso HP, calciatore italo-camerunese che avrebbe dovuto essere il grande investimento della multinazionale, e invece si danna in una condotta di vita senza governo. Dove portano tutto questo caos, questa tensione, queste menzogne? Dario Buzzolan scrive un grande romanzo corale, una storia familiare che progressivamente si fa viluppo e mistero, e ci getta nel mezzo di un accadere che ci tocca: scrive di noi, di come non vorremmo essere ma rischiamo di diventare – e forse di come già siamo.
Opinioni:
Dario Buzzolan scrive un grande romanzo corale, una storia familiare che progressivamente si fa viluppo e mistero, e ci getta nel mezzo di un accadere che ci tocca: scrive di noi, di come non vorremmo essere ma rischiamo di diventare – e forse di come già siamo. – LaFeltrinelli
La vita degna
Se trovo il coraggio
Malapianta
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