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Il mistero di Villa dei glicini: Un cold case per Debora Nardi (Vorrei essere Jessica Fletcher – Le indagini di Debora Nardi Vol. 4)
Amo un bastardo (ma non è il mio cane)
È una fredda mattina d’inverno quando Alice, stralunata pet sitter della provincia milanese, durante un’inaspettata sosta dal benzinaio vede il marito baciare una giovanissima Barbie dal fondoschiena a zainetto. Inizia così un vorticoso viaggio all’indietro per cercare di far luce sulle cause e le circostanze del tradimento. Ma più lei si accanisce nelle ricerche più le cose sembrano ingarbugliarsi e annebbiarsi, complice anche qualche bicchiere di troppo… Alleate fedeli le inseparabili amiche di sempre Ila e Bea, che vanno incontro ad Alice nei momenti più impensati e la distraggono, loro sì, con amore. Dalle sbronze colossali degli aperitivi alle cenette etniche con lettura dei tarocchi non la perdono d’occhio un solo momento e la sostengono anche quando, volendo fare un’improvvisata al marito infermiere durante il turno di notte, Alice si risveglia nell’ospedale di un’altra città. Come tutti sanno, però, “non si può svegliare un sonnambulo”, e per una donna innamorata non c’è indizio che tenga: per quanto le prove contro Richi siano schiaccianti, Alice si trasforma da “detective disperata” ad ancor più disperata avvocatessa del diavolo, arrampicandosi sui vetri (sporchi) per difendere il traditore e salvare il proprio matrimonio. In amore e in guerra tutto è permesso e Alice non si risparmia niente, trasformandosi anche in una perfetta moglie anni Cinquanta per aggirare l’ostacolo in modo paradossale. Ma le cose cambieranno indipendentemente dalla sua volontà.
Donne che corrono dietro ai lupi
Come se la passano le donne ai giorni nostri? Sono davvero cambiate dai tempi delle caverne o persistono inquietanti analogie con le sorelle preistoriche? Da dove arrivano? Chi sono veramente? In tutto questo tempo le hanno prese per i fondelli? O c’è stato un punto di svolta? E quand’è stato il passaggio dal punto croce al punto di svolta? Eccole qua le donne, confuse e felici, a scontare ancora il senso di colpa di Eva, la prima sfigata della Storia. Sopravvissute a Platone e Aristotele, che non riconoscevano loro neanche una qualità, alla favola del principe azzurro, e perfino alla moda kamikaze dei pantaloni a vita bassa, arrivano fino a oggi, in un mondo dove non v’è più certezza, ovvero dove nessuno sa più chi deve fare cosa e soprattutto come. Per illustrare queste e altre meraviglie senza tempo, Debora Villa vagabonda nella storia antica e recente, nella letteratura, nelle favole (subdoli meccanismi per plasmare giovani menti indifese e delicate) e nelle cronache, nel cinema, nelle pubblicità e nelle canzoni scandagliando il mondo delle donne e il loro straordinario punto di vista, mutevole come le maree, sorprendente come certi tramonti. E per non sembrare troppo faziosa, ogni tanto concede la parola a un unico, tapino rappresentante della quota azzurra, Rafael Didoni. I maschi sbuffano? Buttano gli occhi al cieloAbbiamo sei, settemila anni di Storia da recuperare… Per cui mettetevi comodi che andiamo a cominciare.
Gli uomini vengono da Marte le donne da Venere: Il libro sui rapporti di coppia più venduto nel mondo (Marte e venere)
RUTHLESS
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