Questa è la pagina dedicata a Djamila Ibrahim.
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Il peggio è passato. Donne in cerca di un luogo da chiamare casa
Mentre contempla la possibilità di una nuova vita lontana dal mondo dei genitori, non può impedirsi di avere paura di dimenticarselo. Di essere trascinata così lontano dalle sue radici da perdere di vista tutto ciò che di bello e vero c’è nella sua educazione: l’amore complicato ma genuino della sua famiglia, la tenerezza e le risate, la sicurezza della comunità, la poesia insita nella sua lingua madre Nonostante abbia combattuto nell’esercito della resistenza eritrea e sia sopravvissuta ad anni di guerra, una volta arrivata in Canada, Aisha si ritrova a pulire i bagni di un ospedale e a cambiare le lenzuola sporche. Selam invece viene aggredita per le strade di Toronto solo perché indossa l’ hijab . Sara è una collaboratrice domestica che lascia Addis Abeba attirata dalla prospettiva di un buon lavoro in Siria e si trova intrappolata nella guerra civile che travolge la città di Damasco. Yasmin è una giovane musulmana canadese che, per sfuggire alle imposizioni della sua famiglia, decide di sposarsi per poi rendersi conto di aver commesso un drammatico errore. Storie di donne, di uomini e di bambini che hanno attraversato i continenti alla ricerca di un posto migliore e che combattono quotidianamente per sentirsi a casa in luoghi culturalmente e geograficamente lontani dai loro. Una toccante raccolta di racconti in cui Djamila Ibrahim ci parla con una grazia non comune di nostalgia e di speranza; e della meravigliosa forza di donne che hanno saputo scendere a compromessi pur di sentirsi parte di una nuova comunità.
Opinioni:
Una toccante raccolta di racconti in cui Djamila Ibrahim ci parla con una grazia non comune di nostalgia e di speranza; e della meravigliosa forza di donne che hanno saputo scendere a compromessi pur di sentirsi parte di una nuova comunità. – LaFeltrinelli
Things Are Good Now
Set in East Africa, the Middle East, Canada, and the U.S., Things Are Good Now examines the weight of the migrant experience on the human psyche. In these pages, women, men, and children who’ve crossed continents in search of a better life find themselves struggling with the chaos of displacement and the religious and cultural clashes they face in their new homes. A maid who travelled to the Middle East lured by the prospect of a well-paying job is trapped in the Syrian war. A female ex-freedom fighter immigrates to Canada only to be relegated to cleaning public washrooms and hospital sheets. A disillusioned civil servant struggles to come to grips with his lover’s imminent departure. A young Muslim woman who’d married her way to California to escape her devout family’s demands realizes she’s made a mistake. The collection is about remorse and the power of memory, about the hardships of a post-9/11 reality that labels many as suspicious or dangerous because of their names or skin colour alone, but it’s also about hope and friendship and the intricacies of human relationships. Most importantly, it’s about the compromises we make to belong.
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