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Quando ti guardo negli occhi. Storia di Luigi, mio fratello
Quando Luigi Daniele è nato, negli anni Settanta, poco si sapeva dei disturbi dello spettro autistico: la medicina brancolava nel buio ed erano ancora tanti i pregiudizi che riguardavano la salute mentale. Oggi Eleonora Daniele ha deciso di raccontare la vita di quel fratello amatissimo, scomparso nel 2015. Con disarmante sincerità ripercorre gli anni passati insieme a lui e le emozioni, spesso contrastanti, che l’hanno accompagnata: il senso di colpa per aver avuto in sorte un destino così diverso dal suo, la sensazione di impotenza di fronte alle tante difficoltà burocratiche e assistenziali a cui la sua famiglia, come quelle di molte altre persone autistiche, ha dovuto far fronte. La preoccupazione per le esplosioni di rabbia improvvise ma anche la felicità per ogni breve attimo di normalità, per quei momenti di pura condivisione in cui tra loro si stabiliva una connessione che andava oltre le parole. E, più di tutto, Eleonora ci racconta l’amore incondizionato che Luigi ha saputo donare e la lezione che le ha insegnato: «Luigi è stato un dono immenso. Senza di lui, non sarei diventata la persona che sono. Mi ha spinto a lottare per chi mi sta accanto, a infervorarmi per le ingiustizie. Ogni volta che ho la tentazione di mollare, penso agli sforzi titanici di mio fratello nelle sue estenuanti risalite» Quando ti guardo negli occhi è un racconto emozionante, a tratti feroce, che vuole restituire voce a chi non ce l’ha. Ai ragazzi come Luigi, ai loro familiari, e a chi ogni giorno si trova a lottare in un mondo che ancora fatica a comprendere e ad accogliere la diversità.
Opinioni:
Un racconto emozionante, a tratti feroce, che vuole restituire voce a chi non ce l’ha. – LaFeltrinelli
Eravamo felici, a quei tempi. Luigi non riusciva a pronunciare una sillaba, ma quello che provava lo trasmetteva con gli occhi e con sorrisi che dicevano più di mille discorsi. Ci sdraiavamo sotto la grande quercia e guardavamo tutto intorno. Sapevo che se passava una farfalla la seguiva anche lui, che una nuvola dalla forma strana attirava anche la sua attenzione. A fine giornata, per me avevamo visto le stesse cose, avevamo provato le stesse emozioni. Potevo capirlo davvero solo guardandolo negli occhi e comprendere tutto ciò che non sapeva dire. – Anonimo
Ti auguro il sorriso. Per tornare alla gioia
Storie vere. Tra cronaca e romanzo
Che cosa accomuna nomi drammaticamente noti alle cronache come quelli di Elena Ceste e di Ester Arruffi, madre di Massimo Giuseppe Bossetti, o di Annamaria Franzoni e di Roberta Ragusa, alle vicende più anonime della signora romana che trovò la salvezza trasformandosi in barbona, della ricca milanese che si innamorò di un gigolò o della ragazzina dell’Est che aveva troppe madri? Sono tutte donne passate nello studio televisivo di “Storie fere”, e di cui Eleonora Daniele ha esplorato le esistenze insieme al pubblico scegliendo alcuni casi e ricostruendoli in questo libro attraverso un lavoro che è al contempo di autentica analisi giornalistica e di rielaborazione attraverso la finzione romanzesca. Perché scrivere una storia e portarla sulla pagina significa allargarne i confini e approfondirne particolarità e caratteristiche, aprire la porta a nuovi interrogativi e interpretazioni, tra verità e inconscio, realtà e immaginazione.
L’ho fatto per te: Solo chi ami può riportare la luce nella tua vita
Urlare non serve a nulla. Gestire i conflitti con i figli per farsi ascoltare e guidarli nella crescita
Non è mai stato facile farsi ascoltare dai figli, e lo stress e la mancanza di tempo delle nostre vite acuiscono il problema. Molti genitori si trovano quindi ad alzare sovente la voce, non solo perché troppo aggressivi e impositivi, ma molto spesso per la ragione contraria: il tentativo impossibile di mettersi sullo stesso piano dei figli, tentativo che mostra sempre la propria inefficacia e di conseguenza genera altro stress, frustrazione e, infine, urla. Daniele Novara, uno dei maggiori pedagogisti italiani e massimo esperto di conflitti interpersonali, raccoglie in questo libro riflessioni e indicazioni pratiche per spiegare come imparare a controllare le proprie reazioni emotive e riuscire, con la giusta organizzazione, a farsi ascoltare efficacemente e gestire nel modo migliore i conflitti che quotidianamente si generano con i figli. Partendo dal racconto di storie vere raccolte nel suo lavoro di sostegno ai genitori – dai capricci dei piccoli ai dubbi sull’uso delle punizioni, dalla divisione dei ruoli tra madre e padre alle tipiche discussioni della prima adolescenza -, l’autore mostra la strada per un’educazione basata su regole chiare, organizzazione e una buona comunicazione, che mette i genitori in grado di aiutare i figli a crescere, sviluppando tutte le loro risorse.
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