Questa è la pagina dedicata a Elly Schlein.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Il tempo non è denaro. Perché la settimana di 4 giorni è urgente e necessaria”.
La nostra parte. Per la giustizia sociale e ambientale, insieme
Viviamo tempi segnati da incertezza sul futuro. Se le diseguaglianze sono aumentate e la Terra si trova sull’orlo del collasso non è un caso, ma l’effetto di precise scelte. Si possono fare scelte diverse, in grado di ridurre i divari e le emissioni, di migliorare la vita delle persone e del pianeta? Secondo Elly Schlein, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, già parlamentare europea, la risposta è sì. Possiamo unire le lotte per la giustizia sociale e ambientale, nel segno dell’intersezionalità, attorno a una visione condivisa: ecologista, progressista e femminista insieme. Non si può, infatti, lottare efficacemente contro le diseguaglianze se non si affronta al contempo l’emergenza climatica, che ne è concausa ed effetto. E, viceversa, non si può attuare una vera svolta ecologica senza accompagnare in essa la società intera, a partire dalle fasce più marginalizzate. Serve una politica diversa da quella che cerca un capro espiatorio al giorno senza fornire soluzioni, capace invece di aggregare energie e competenze attorno a proposte coraggiose per affrontare le sfide su cui ci giochiamo il futuro. Redistribuire ricchezze, sapere, potere e accompagnare la conversione ecologica, restituire dignità al lavoro e superare il patriarcato, realizzando una società inclusiva: Elly Schlein prova a ricostruire il filo che unisce queste cinque sfide intrecciate in una visione che manca alla politica, ma si fa sempre più largo nelle mobilitazioni delle nuove generazioni e nella società.
Opinioni:
L’autrice raccoglie, racconta e formula proposte concrete, di respiro nazionale, europeo e globale. La nostra parte è un invito alla mobilitazione collettiva per un futuro più giusto e in equilibrio col pianeta, perché sperare non basta: «dobbiamo scegliere di essere parte del cambiamento che vogliamo generare» – LaFeltrinelli
Storie della buonanotte per nuovə progressistə
Il libro, recuperando dal patrimonio di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli le voci di intellettuali, attivisti, sindacalisti che hanno segnato la storia dei diritti del Novecento, mette a fuoco il lascito ma anche l’immediato futuro delle proposte politiche che hanno caratterizzato il campo della sinistra. Il lavoro con Giuseppe Di Vittorio, la scuola democratica con Tristano Codignola, le relazioni educative con Ada Gobetti, il diritto alla salute con Franco Basaglia, un’idea di sviluppo rispettosa dell’occupazione e dell’ambiente con Silvio Leonardi. Rinnovati nella lettura grazie ad attenti interpreti della contemporaneità – tra cui John Foot, Vanessa Roghi, Fabrizio Barca, Luca Michelini -, i testi proposti nel volume offrono un’antologia di storie di impegno e di attivazione che hanno caratterizzato il laboratorio riformista.
Opinioni:
Nel corso della sua lunga storia, la socialdemocrazia ha saputo cogliere le inquietudini di larghi strati della popolazione, ponendosi un obiettivo preciso: non il raggiungimento di formule utopiche, bensì la costruzione di società progressivamente più giuste. Tutto questo ha tenuto finché la fase è stata espansiva. Quando la crisi si è fatta violenta e duratura, la capacità di intercettare consenso e la presa sui rapporti di forza si sono via via allentate. A che punto della storia ci troviamo oggi? – LaFeltrinelli
Il tempo non è denaro. Perché la settimana di 4 giorni è urgente e necessaria
Viviamo nella società più produttiva e prospera della storia umana, ma per qualche motivo perseveriamo in un modello di produzione e consumo che prevede lo sfruttamento fino allo sfinimento di tutte le risorse: naturali e umane. Molte persone vedono un aumento e un’intensificazione dei tempi di lavoro, troppe altre l’esclusione dal lavoro e, spesso, dall’accesso alla società. Aznar la definisce la «società duale, in cui la metà degli individui lavora troppo e l’altra metà non lavora affatto» È necessario spalmare gli aspetti negativi del lavoro su un numero maggiore di persone e condividerne gli effetti positivi. Ridurre gli orari, e quindi redistribuire il lavoro, significa liberare tempo di vita. L’obiettivo è quello di lasciare spazio anche ad aspetti che non siano dominati dall’economico, spazio cioè a tutto ciò che non risponde alle logiche del mercato e del denaro. Prefazione di Will Stronge e Laura Parker. Postfazione di Elly Schlein.
Mussolini il Capobanda: Perché dovremmo vergognarci del fascismo
Oil Geopolitics. Le condotte insostenibili
Conflitti bellici attribuiti a tradizionali rivalità religiose, il dramma dei migranti dal Continente Africano, la sostenibilità energetica e la rivoluzione rinnovabile. Non ultima l’indifferenza della nostra pubblica opinione verso la politica estera. Sono queste le principali motivazioni politico-culturali alla base del secondo Volume ERGAM (European Research Group on Automotive Medicine) che il Lettore può utilizzare come chiave di lettura, alla ricerca dei meccanismi che governano il mondo e, in specie, il mercato globalizzato dell’energia. Come nel film Finché c’è guerra c’è speranza, fino all’ultima goccia di petrolio, la conversione alle rinnovabili sarà costellata da insormontabili resistenze. Sicché la politica energetica appare come un Giano bifronte che da un lato invoca la rivoluzione, mentre dall’altro tesse accordi per mantenere lo status quo. Non si stupisca il Lettore se nel Volume focalizziamo, neanche velatamente, la dicotomia tra la speranza di avere un mondo privo di fossili inquinanti e in antitesi l’ipocrita e continua annunciazione di un mondo sostenibile e la presunzione di dare per scontata o prossima la migrazione dal fossile al rinnovabile.
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