Questa è la pagina dedicata a Evgenij Zamjatin.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Noi. Ediz. illustrata”.
Noi
È la fine del terzo millennio, l’umanità vive in uno spazio ipermeccanicizzato e socialmente ipercontrollato, chiuso dalla Muraglia Verde. Gli individui non hanno più un nome, sono alfanumeri. Come D-503, ingegnere al lavoro sul progetto dell’Integrale, la nave spaziale destinata a esportare su altri pianeti il perfetto ordinamento politico dello Stato Unico, dove ogni attività è disciplinata, standardizzata e, soprattutto, visibile a chiunque: tutti gli edifici sono di vetro. È proprio D-503 a raccontare la vicenda della ribelle I-330 e del suo piano per dare inizio a una nuova rivoluzione. Scritto tra il 1919 e il 1921, prontamente censurato (uscito in inglese nel 1924, nel 1952 in russo ma a New York, e solo nel 1988 in URSS), “Noi” è il capostipite di tutte le distopie del Novecento, antesignano di “1984” di Orwell e del “Mondo nuovo” di Huxley.
Noi. Ediz. integrale
Pubblicato per la prima volta nel 1924, ma bandito dalla censura sovietica fin dal 1921, questo potente romanzo è diventato il manifesto della letteratura distopica e a lui si sono liberamente ispirati autori come Aldous Huxley e George Orwell. Il protagonista è un ingegnere che si chiama D-503 (tutti gli individui hanno nomi composti da sole sigle), impegnato nella costruzione dell’Integrale, una colossale navicella spaziale destinata a esportare nel cosmo la gloria dello Stato Unico. Noi immagina un futuro in cui il libero arbitrio sia stato abolito e la società rigidamente controllata. Nello Stato Unico, inoltre, gli edifici sono interamente in vetro, in modo che la vita quotidiana dei cittadini possa essere costantemente controllata: la somiglianza con i temi di 1984 di George Orwell non è casuale, perché Orwell conosceva bene il libro di Zamjatin e si deve a lui la sua prima traduzione in inglese.
Opinioni:
Il romanzo che ha ispirato 1984 di Orwell. – LaFeltrinelli
Noi. Ediz. illustrata
“… osserverei come, in tempi di internet, l’invasività dei mezzi di controllo preconizzata dallo scrittore nel 1919-20 rimanga – o torni prepotentemente attuale, specie se coniugata con la lobotomia – non dirò ‘televisiva’, ma più genericamente ‘da schermo’ – a cui tutti, chi più o chi meno, siamo sottoposti o ci sottoponiamo. (…) rimarcherei che Noi battezzato e ribattezzato più volte: antiutopia, utopia negativa, distopia o, addirittura, anti-antiutopia – conserva intatto il suo fascino di ‘ritratto futuribile’ anche qualora lo si svincoli dal contesto che gli era più cronologicamente prossimo – quello della neonata società comunista – e lo si riallacci, per esempio, a istanze di carattere fantascientifico, a noi relativamente vicine…” (Alessandro Niero)
Racconti
Noi: Romanzo distopico
Se volessi saperne di più, dai un’occhiata al nostro canale Youtube!
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.