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Silicio. Dall’invenzione del microprocessore alla nuova scienza della consapevolezza
“Scrivere la mia autobiografia mi ha fatto rivivere le esperienze più significative della mia vita e riflettere sulle molte persone che hanno avuto un impatto importante nel mio percorso. Mi sono così reso conto che ho imparato non solo da coloro che mi hanno voluto bene, ma anche dalle persone che mi hanno osteggiato.” Federico Faggin è lo Steve Jobs italiano, un idolo, un eroe, per tutti gli scienziati e appassionati di tecnologia. Nato a Vicenza e poi trasferitosi nella Silicon Valley, con le sue invenzioni, dal microprocessore al touchscreen, ha contribuito a plasmare il presente che tutti conosciamo. In questa autobiografia racconta le sue quattro vite, dall’infanzia ai primi lavori, dalla controversia con Intel per l’attribuzione della paternità del microprocessore, fino al suo appassionato impegno nello studio scientifico della consapevolezza. Quattro vite densissime, di successi e battute d’arresto, di scoperte e cambiamenti, di amici e nemici, che Faggin ripercorre passo dopo passo e arricchisce di aneddoti riguardanti la sua vita privata e di approfondimenti sulle tecnologie inventate. “Sono nato a una nuova vita ogni volta che, osservando il mondo da insospettati punti di vista, la mia mente si è allargata a nuove comprensioni. Sono nato a nuove vite quando ho smesso di razionalizzare, ho ascoltato la mia intuizione e mi sono aperto al mistero.”
Opinioni:
Federico Faggin è lo Steve Jobs italiano, un idolo, un eroe, per tutti gli scienziati e appassionati di tecnologia. – LaFeltrinelli
Irriducibile. La coscienza, la vita. i computer e la nostra natura
Federico Faggin è il padre del microprocessore e di altre invenzioni che hanno rivoluzionato la tecnologia e il mondo in cui viviamo. Con questo libro stravolge ancora una volta il nostro modo di vedere i computer, la vita e noi stessi. Dopo anni di studi e ricerche avanzate ha concluso che c’è qualcosa di irriducibile nell’essere umano, qualcosa per cui nessuna macchina potrà mai sostituirci completamente. “Per anni ho inutilmente cercato di capire come la coscienza potesse sorgere da segnali elettrici o biochimici, e ho constatato che, invariabilmente, i segnali elettrici possono solo produrre altri segnali elettrici o altre conseguenze fisiche come forza o movimento, ma mai sensazioni e sentimenti, che sono qualitativamente diversi… È la coscienza che capisce la situazione e che fa la differenza tra un robot e un essere umano… In una macchina non c’è nessuna ‘pausa di riflessione’ tra i simboli e l’azione, perché il significato dei simboli, il dubbio, e il libero arbitrio esistono solo nella coscienza di un sé, ma non in un meccanismo.” Il pioniere della rivoluzione informatica arriva così a mettere radicalmente in discussione la teoria che ci descrive come macchine biologiche analoghe ai computer e che tralascia di considerare tutti quegli aspetti che non rispettano i paradigmi meccanicisti e riduzionisti: “Se ci lasciamo convincere da chi ci dice che siamo soltanto il nostro corpo mortale, finiremo col pensare che tutto ciò che esiste abbia origine solo nel mondo fisico. Che senso avrebbero il sapore del vino, il profumo di una rosa e il colore arancione?”. Finiremmo col pensare che i computer, e chi li governa, valgano più di noi. Irriducibile è un saggio entusiasmante, capace di tenere assieme rigore scientifico, visionarietà tecnologica e afflato spirituale, che suggerisce una irrinunciabile e inedita fisica del mondo interiore. Cristallino nelle sue parti divulgative (meccanica quantistica, coscienza, teoria dell’informazione…), illuminante nelle nuove connessioni che propone e, infine, esaltante nell’idea che promuove di come essere davvero, profondamente, umani.
Opinioni:
Irriducibile è un saggio entusiasmante, capace di tenere assieme rigore scientifico, visionarietà tecnologica e afflato spirituale, che suggerisce una irrinunciabile e inedita fisica del mondo interiore. – LaFeltrinelli
Federico Faggin. Il padre del microprocessore
Sapevate che il microprocessore – il “cervello” di tutti i dispositivi digitali – è stato inventato da un italiano, Federico Faggin? Che la prima comunicazione integrata dati-voce è stata realizzata da una società fondata dallo stesso Faggin? E che un’altra società, sempre di Faggin, ha prodotto lo “schermo sensibile” dei telefonini e il touch-pad dei notebook? Se avete risposto “no” ad almeno una domanda, questo è il libro per voi, perché vi troverete tutti i dettagli inediti della storia di successo di un italiano straordinario. Dal primo computer, costruito alla Olivetti a soli 19 anni, alla National Medal of Technology and Innovation conferitagli dal presidente Obama, dal microprocessore Z80, venduto nell’arco di tre decenni in tre miliardi di esemplari, alle cinque lauree honoris causa conferitegli da prestigiose università, questa biografia descrive le intuizioni, i successi e le difficoltà superate per perseguire con determinazione ed entusiasmo tanti importanti obbiettivi, con svariati dettagli e curiosità. Faggin ha avuto anche autorevoli candidature al Nobel, ultima delle quali quella di Rita Levi-Montalcini, che del libro ha scritto la prefazione.
Silicon: From the Invention of the Microprocessor to the New Science of Consciousness
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