Questa è la pagina dedicata a filosofia cinese.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Il non agire. La filosofia cinese di Wu wei”.
Filosofia della medicina tradizionale cinese
Una filosofia è alla base della medicina tradizionale cinese, radicata nella cosmologia e sopra la valutazione filosofica della strutturazione dell’uomo ed anche alla radice del suo successo in Occidente. In questo volume gli autori svolgono sinteticamente tali fondamenti.
La cattiva ABITUDINE di essere INFELICI
La filosofia cinese
La Cina è una terra di forti contrasti. All’interno del suo vastissimo territorio si trovano moderne città e piccoli centri rurali, mentre la società cinese si sdoppia tra adesione a un capitalismo avanzato e l’attaccamento ad antichissime tradizioni. Queste dicotomie vengono ben esemplificate nel Tao, il principale concetto filosofico cinese, che rappresenta l’armonia degli opposti. Vista da questa prospettiva la filosofia cinese diventa un importante strumento per comprendere questa terra lontana in tutte le sue sfaccettature apparentemente inconciliabili.
Il non agire. La filosofia cinese di Wu wei
Wu wei significa letteralmente “non agire”, ma questa non è una filosofia dell’inazione: ogni civiltà ha la sua utopia, quella della civiltà cinese è stata da almeno tre millenni “l’insegnamento senza parola, l’attuazione senza atto volontario”. In questo libro: Wu wei: lo stile cinese dell’azione senza contrapposizione; i fondamenti etici del Confuianesimo e del Taoismo: fare “per nulla” o fare “nulla”; la quiete della mente: arrestarsi e sostare; Wu wei e il pensiero confuciano: la spontaneità della virtù; Wu wei e il pensiero taoista: la consapevolezza del divenire; Wu wei e Zhuangzi: la virtù dell’inutilità; Wu wei e gli stratagemmi militari.
Il segreto del fiore d’oro. Un libro di vita cinese
Rivelato all’Occidente nel 1929 dall’opera congiunta di Jung e di Richard Wilhelm, il Segreto del fiore d’oro conserva ancora oggi un duplice, eccezionale interesse. Ai cultori delle filosofie orientali e dell’alchimia, e agli storici delle religioni, si offre come un testo prezioso della tradizione esoterica taoistica, che enuncia con chiarezza i metodi e il senso ultimo della sapienza cinese: i princìpi della «circolazione della luce» e della «difesa del centro», l’arte della respirazione ritmata, i segreti della meditazione immobile. Ma, nello stesso tempo, il Segreto del fiore d’oro ha guidato Jung nella riscoperta del significato dell’alchimia che lo ha portato a comprendere i processi dell’inconscio collettivo, e lo ha iniziato a quel «confronto psicologico» con l’Oriente che è una delle costanti più significative e attuali della sua riflessione.
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