Questa è la pagina dedicata a Francesco Cazzullo Maletto.
In questa pagina troverai 4 prodotti, tra cui “A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l’Italia”.
Very italiani. Breve storia d’Italia attraverso 50 grandi persone che l’hanno resa unica
Cos’hanno in comune Dante Alighieri e Francesco Totti? Santa Chiara e Dario Argento? Caravaggio, forse il più grande pittore mai esistito, ed Elsa Morante, la più profonda scrittrice del Novecento? Facile: sono italiani. Non pensiamo che Gigi Buffon valga Enrico Fermi, o che Samantha Cristoforetti sia importante come Leonardo (per citare altri protagonisti del libro). Però crediamo che ognuno dei cinquanta personaggi cui abbiamo dato vita possa insegnarci qualcosa. Sono persone di genio, che hanno lasciato grandi tracce di sé. Molte hanno sofferto tantissimo: la passione per la poesia portò Torquato Tasso e Alda Merini in manicomio, mentre Ungaretti si scoprì poeta nelle trincee della Grande Guerra. Artemisia Gentileschi dà alla testa mozzata di Oloferne i tratti del suo stupratore, Bebe Vio è diventata una campionessa nonostante una malattia devastante. Tutti posseggono le qualità che hanno reso grande il nostro popolo: la creatività e l’umanità. Per questo, tutti possono renderci orgogliosi di essere loro compatrioti. Italiani.
Opinioni:
Ritratti delle grandi donne e dei grandi uomini che ci hanno resi quelli che siamo. – LaFeltrinelli
Una galoppata storica dal ritmo rapido e seducente. Due giovani autori, due giovani sguardi carichi di curiosità e di voglia di sapere e di capire – Dacia Maraini
Metti via quel cellulare. Un papà. Due figli. Una rivoluzione
“Il telefonino e la rete sono il più grande rincoglionimento dell’umanità.” Aldo “Il telefonino e la rete sono parte della nostra vita. E sono il nostro futuro.” Rossana e Francesco Ma anche a non bruciarsi davanti ai videogame, a non andare sempre in giro con le cuffiette, a non rinunciare ai libri, al cinema, ai concerti, al teatro; e soprattutto a salvare i rapporti umani con i parenti e i professori, la gioia della conversazione vera e non attraverso le chat e le faccine. I suoi figli, Francesco e Rossana, rispondono spiegando al padre e a tutti gli adulti il rapporto della loro generazione con il telefonino e la rete: che consente di vivere una vita più ricca, di conoscere persone nuove, di mettere lo studente al centro della scuola, di leggere i classici. Ne nasce un dialogo serrato sui rischi e sulle opportunità del nostro tempo: la cattiveria online, gli youtuber e l’elogio dell’ignoranza, i cyberbulli, gli idoli del web, i padroni delle anime da Facebook ad Amazon, l’educazione sentimentale affidata a YouPorn, la distruzione dei posti di lavoro e della cultura tradizionale, i nuovi politici da Trump a Grillo, sino all’uomo artificiale; ma anche le possibilità dei social, i nonni che imparano a usare le chat per parlare coi nipoti, la rivolta contro le dittature, la nascita di una gioventù globale unita dalla rete.
Opinioni:
Aldo Cazzullo si rivolge ai figli e a tutti i ragazzi: li invita a non confondere la vita virtuale con quella reale. – LaFeltrinelli
Giuro che non avrò più fame. L’Italia della Ricostruzione
Il primo film che le nostre nonne e le nostre madri andarono a vedere dopo la guerra fu Via col vento. Molte si identificarono in una scena: Rossella torna nella sua fattoria, la trova distrutta, e siccome non mangia da giorni strappa una piantina, ne rosicchia le radici, la leva al cielo e grida: «Giuro che non soffrirò mai più la fame!» Quel giuramento collettivo fu ripetuto da milioni di italiane e di italiani. Fu così che settant’anni fa venne ricostruito un Paese distrutto. Come scrive Aldo Cazzullo, «avevamo 16 milioni di mine inesplose nei campi. Oggi abbiamo in tasca 65 milioni di telefonini, più di uno a testa, record mondiale. Solo un italiano su 50 possedeva un’automobile. Oggi sono 37 milioni, oltre uno su due. Eppure eravamo più felici di adesso» Ora l’Italia è di nuovo un Paese da ricostruire. La lunga crisi ha fatto i danni di una guerra. Per questo dovremmo ritrovare l’energia e la fiducia in noi stessi di cui siamo stati capaci allora. Cazzullo racconta l’anno-chiave della Ricostruzione, il 1948. Lo scontro del 18 aprile tra democristiani e comunisti. L’attentato a Togliatti e l’insurrezione che seguì. La vittoria al Tour di Bartali e l’era dei campioni poveri: Coppi e il Grande Torino, cui restava un anno di vita. Le figure dei Ricostruttori, da Valletta a Mattei, da Olivetti a Einaudi. Il ruolo fondamentale delle donne, da Lina Merlin, che si batte contro le case chiuse, ad Anna Magnani, che porta al cinema la vita vera. L’epoca della rivista: Wanda Osiris e Totò, Macario e Govi, il giovane Sordi e Nilla Pizzi. Ma i veri protagonisti del libro sono le nostre madri e i nostri padri. La loro straordinaria capacità di lavorare e anche di tornare a ridere. Il racconto di un tempo in cui a Natale si regalavano i mandarini, ci si spostava in bicicletta, la sera si ascoltava tutti insieme la radio; e intanto si faceva dell’Italia un Paese moderno.
Opinioni:
Ora l’Italia è di nuovo un Paese da ricostruire. La lunga crisi ha fatto i danni di una guerra. Per questo dovremmo ritrovare l’energia e la fiducia in noi stessi di cui siamo stati capaci allora. – LaFeltrinelli
Anche oggi siamo un Paese da ricostruire. Vediamo come abbiamo fatto l’altra volta. – Anonimo
A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l’Italia
Dante è il poeta che inventò l’Italia. Non ci ha dato soltanto una lingua; ci ha dato soprattutto un’idea di noi stessi e del nostro Paese: il «bel Paese» dove si dice «sì» Una terra unita dalla cultura e dalla bellezza, destinata a un ruolo universale: perché raccoglie l’eredità dell’Impero romano e del mondo classico; ed è la culla della cristianità e dell’umanesimo. L’Italia non nasce da una guerra o dalla diplomazia; nasce dai versi di Dante. Non solo. Dante è il poeta delle donne. È solo grazie alla donna – scrive – se la specie umana supera qualsiasi cosa contenuta nel cerchio della luna, vale a dire sulla Terra. La donna è il capolavoro di Dio, la meraviglia del creato; e Beatrice, la donna amata, per Dante è la meraviglia delle meraviglie. Sarà lei a condurlo alla salvezza. Ma il poeta ha parole straordinarie anche per le donne infelicemente innamorate, e per le vite spente dalla violenza degli uomini: come quella di Francesca da Rimini. Aldo Cazzullo ha scritto il romanzo della Divina Commedia. Ha ricostruito parola per parola il viaggio di Dante nell’Inferno. Gli incontri più noti, da Ulisse al conte Ugolino. E i tanti personaggi maledetti ma grandiosi che abbiamo dimenticato: la fierezza di Farinata degli Uberti, la bestialità di Vanni Fucci, la saggezza di Brunetto Latini, la malvagità di Filippo Argenti. Nello stesso tempo, Cazzullo racconta – con frequenti incursioni nella storia e nell’attualità – l’altro viaggio di Dante: quello in Italia. Nella Divina Commedia sono descritti il lago di Garda, Scilla e Cariddi, le terre perdute dell’Istria e della Dalmazia, l’Arsenale di Venezia, le acque di Mantova, la «fortunata terra di Puglia», la bellezza e gli scandali di Roma, Genova, Firenze e delle altre città toscane. Dante è severo con i compatrioti. Denuncia i politici corrotti, i Papi simoniaci, i banchieri ladri, gli usurai, e tutti coloro che antepongono l’interesse privato a quello pubblico. Ma nello stesso tempo esalta la nostra umanità e la nostra capacità di resistere e rinascere dopo le sventure, le guerre, le epidemie; sino a «riveder le stelle»
Opinioni:
Un libro sul più grande poeta nella storia dell’umanità, a settecento anni dalla sua morte, e sulla nascita della nostra identità nazionale; per essere consapevoli di chi siamo e di quanto valiamo. – LaFeltrinelli
Aldo Cazzullo è per i lettori italiani un secondo Virgilio che li guida nel viaggio infernale della prima cantica – Giancristiano Desiderio, la Lettura
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