Questa è la pagina dedicata a Francesco Palmieri.
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La filiera psichiatrica in Italia. Da Basaglia a Bibbiano e fino al tempo del Coronavirus
La Tutela dei Bambini non è una questione di partito, né di colore politico. Non è il Partito di Bibbiano, né di altra città. E non può essere trattata con frettolose soluzioni pasticciate in nome del Coronavirus. È una tragica questione umanitaria. È la filiera psichiatrica! A partire dalla Riforma Basaglia – che chiuse i manicomi – quarant’anni di storia italiana attraverso l’analisi delle tendenze normative e sociali; fino ad arrivare ai recentissimi fatti di cronaca del Covid-19, che dimostrano come ancora oggi taluni strumenti legislativi, economici, diagnostici e terapeutici si tramutino in armi, al servizio di un sistema che vede in bambini, famiglie e persone fragili, anziché soggetti da tutelare, occasioni da mettere a profitto.
L’incantevole sirena
Bambini prigionieri
Il “caso Bibbiano” e le conseguenti inchieste a livello mediatico e giudiziario hanno portato alla luce trame lungamente taciute nel nostro Paese. Allontanamenti illegittimi, perizie costruite ad hoc, cooperative e altre realtà sociali nate esclusivamente per lucrare sulla pelle dei più deboli; intanto i responsabili di tale sistema accumulavano cariche, voti e finanziamenti pubblici. Mentre numerosi imputati fronteggiano 108 capi d’accusa nell’ambito della nota inchiesta in Emilia Romagna – ma, soprattutto, mentre 50.000 bambini aspettano di riabbracciare i propri genitori – questo volume ricostruisce gli angoli giuridici e applicativi in cui hanno trovato spazio ingiustizie e malaffare, raccontando le storie di madri e padri che si sono visti sottrarre i propri figli a causa di una presunta inidoneità genitoriale. Prefazione di Mario Giordano, Postfazione di Francesco Morcavallo.
Papà… portami via da qui! Dedicato ad Anna Giulia, 7 anni, cittadina italiana
“Ecco come è stato possibile che una bambina con entrambi i genitori viventi che la amano e la vogliono con loro, che non hanno mai fatto niente di male né a lei né ad altri – sia diventata “un’orfana” consegnata per legge ad altri ‘genitori’. Soluzione alloggiativa, una grotta. Non una culla ma un giaciglio di paglia. Un bambino nudo, al freddo e al gelo, coperto solo da un panno bianco. Un bue ed un asino in camera da letto vicino al neonato. Di Giuseppe il Falegname dicono che abbia sposato sua madre Maria ma che non sia lui il vero padre. Quale sarebbe, oggi, il destino di Gesù Bambino?”
Piccolo drago. La vita di Bruce Lee
Partito da Hong Kong per l’America con cento dollari in tasca e una valigia di speranze, Bruce Lee conquistò in pochi anni Oriente e Occidente diventando uno dei personaggi più rappresentativi della contemporaneità. La sua breve vita, suggellata da una morte enigmatica il 20 luglio 1973, si è prolungata nella leggenda del Piccolo Drago, superando i confini del cinema e delle arti marziali. L’aspirazione alla saggezza e le seduzioni della fama, il taoismo e l’ambizione personale, l’obiettivo forse impossibile della liberazione da ogni schema prestabilito hanno costituito la sua sfida, il “Gioco della morte” di un uomo ricco di genio e di contraddizioni, e spiegano la durevole potenza del suo carisma universale. Questo libro ne racconta la storia dalla prospettiva inedita di chi ha percorso in prima persona i sentieri paralleli del Kung Fu e della scrittura sulle tracce del Piccolo Drago. Lungo il filo ideale teso da Bruce Lee fra Oriente e Occidente, si succedono i luoghi e i maestri, gli scontri e gli incontri la cui stessa verità compone un singolare romanzo. È il sogno di un ragazzo italiano, affascinato come tanti dai film di arti marziali, che un giorno si fa realtà nelle palestre di Hong Kong, nei suoi templi, sui tetti dei palazzi a Kowloon, dove Lee si era cimentato nei primi combattimenti e dove tornò per morire all’improvviso. Lo sguardo di Francesco Palmieri interroga sullo sfondo la cultura cinese che il Piccolo Drago, più di Confucio e più di Mao, propose a suo modo e rese accessibile al resto del mondo, rivoluzionando vecchi punti di vista e acquisite convinzioni. Ma questo libro è soprattutto un omaggio a chi continua a credere che valga sempre la pena di inseguire i propri sogni, se non altro per raccontare ciò che ne resta al termine della notte.
Opinioni:
Lo sguardo di Francesco Palmieri interroga sullo sfondo la cultura cinese che il Piccolo Drago, più di Confucio e più di Mao, propose a suo modo e rese accessibile al resto del mondo, rivoluzionando vecchi punti di vista e acquisite convinzioni. – LaFeltrinelli
Chi, una volta scoperto il Piccolo Drago, non ha sognato almeno per un istante di essere cinese come lui? – Anonimo
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