Questa è la pagina dedicata a Francesco Rosi.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Nel nome dei Grimm”.
Il mestiere più bello del mondo. Ediz. a colori
Ugo ha le idee ben chiare sui regali da chiedere per il suo compleanno. Sono tutti giochi che gli serviranno per allenarsi al mestiere che vuole fare da grande. Il lavoro più bello e importante di tutti. Un lavoro per cui ci vogliono braccia forti, tanta pazienza, un po’ di fantasia, resistenza ai cattivi odori… Vieni a scoprire di che lavoro si tratta! Una storia sugli stereotipi di genere. Età di lettura: da 5 anni.
Ripristino conservazione restauro dell’architettura. Presupposti metodi cantieri 1970-2020
Questa ricerca vuole essere l’applicazione pratica e la verifica della fondatezza dell’ipotesi, in ordine alla metodologia del restauro architettonico moderno, che le costruzioni teoriche e le esperienze pratiche in questo settore possano tutte ricondursi a tre precise direttive, a tre strategie d’intervento, di volta in volta indirizzate a: operare sul piano delle regole della stessa opera su cui si interviene; rinunciare a qualsiasi forma di compromissione con la materia costruita per garantirne l’autenticità; relazionarsi all’arte del passato con il linguaggio e le strutture formative del presente. L’argomentazione ha come suo ambito di riferimento privilegiato la realtà italiana dell’ultimo cinquantennio, dal 1970 al 2020, e si impernia intenzionalmente sull’apporto culturale e sul ruolo esercitato, dai tre capiscuola delle citate direttrici metodologiche: Paolo Marconi, Marco Dezzi Bardeschi, Giovanni Carbonara.
Nel nome dei Grimm
Non è mai una fine
Un romanzo sull’amore che affronta, senza compromessi, mettendo a nudo l’anima della sua autrice, le gioie ma soprattutto i dolori che questo sentimento riesce ad infliggere, troppo spesso, al cuore e alla psiche. Gelosia, rimpianto, rabbia, frustrazione, passione, tradimento, promesse, idealizzazioni: Francesca Corsetti affonda la sua penna nei prismi cangianti di un sentimento effimero, ingannevole, crudele. Ma allo stesso tempo vitale, insostituibile, immortale. Che ci rende liberi e schiavi insieme, che ci innalza verso l’empireo e ci sprofonda all’inferno. Il seguito de L’eco di una melodia diventa, quindi, sotto gli occhi del lettore, la cronistoria di un amore, l’itinerario di una passione inesorabile, la radiografia impietosa di cosa siamo disposti a soffrire e di quello che siamo disposti a patire per raggiungere l’altra metà del cielo.
Leonardo a Donnaregina. I Salvator Mundi per Napoli (Napoli, Museo Diocesano, 12 gennaio-30 marzo 2017). Ediz. illustrata
Catalogo della mostra ideata da Carlo Pedretti, il maggiore esperto al mondo di Leonardo da Vinci, e curata da Nicola Barbatelli e Margherita Melani, in cui, per la prima volta in Italia, viene esposto al Museo Diocesano di Napoli, dal 12 gennaio al 30 marzo 2017, il Cristo Benedicente, capolavoro del maestro di Vinci meglio noto come Salvator Mundi, dell’ex collezione del Marchese De Ganay. A fianco a questa opera altri lavori di bottega leonardesca, tra cui la misteriosa tavola col Cristo Salvatore di proprietà del Fondo Edifici di Culto, per la prima volta presentata al pubblico con una proposta di attribuzione al pittore messinese Girolamo Alibrandi. Sullo stesso filone iconografico anche la tavola col Cristo fanciullo del Salaì, giovane e controverso collaboratore di Leonardo, e diversi lavori di allievi leonardeschi come Marco d’Oggiono. In esposizione anche tre preziosi fondi grafici: il Codice Corazza (1640 circa), proveniente dalla Biblioteca Nazionale di Napoli, il Codice Fridericiano, custodito presso la Biblioteca di Area Umanistica dell’Università Federico II di Napoli, e il testo Napoli antica e moderna, datato al 1815, redatto dall’Abate Domenico Romanelli.
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