Questa è la pagina dedicata a Giorgio Bastonini.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “L’ultimo venerdi della signora Kliemann”.
Uno strano pubblico ministero
Il quadro sulla parete di dolore
Tre atti e due tempi
“Io mi chiamo Silvano ma la provincia è sempre pronta a trovare un soprannome. E da Silvano a Silver la strada è breve”. Con la sua voce dimessa e magnetica, sottolineata da una nota sulfurea e intrisa di umorismo amaro, il protagonista ci porta dentro una storia che, lette le prime righe, non riusciamo piú ad abbandonare. Con “Tre atti e due tempi” Giorgio Faletti ci consegna un romanzo composto come una partitura musicale e teso come un thriller, che toglie il fiato con il susseguirsi dei colpi di scena mentre ad ogni pagina i personaggi acquistano umanità e verità. Un romanzo che stringe in unità fili diversi: la corruzione del calcio e della società, la mancanza di futuro per chi è giovane, la responsabilità individuale, la qualità dell’amore e dei sentimenti in ogni momento della vita, il conflitto tra genitori e figli. E intanto, davanti ai nostri occhi, si disegnano i tratti affaticati e sorridenti di un personaggio indimenticabile. Silver, l’antieroe in cui tutti ci riconosciamo e di cui tutti abbiamo bisogno.
L’ultimo venerdi della signora Kliemann
Capoliveri. Fra i tanti turisti tedeschi che ogni anno affollano l’Elba ci sono anche i Kliemann. Lei, Greta, è una donna affascinante, ammirata e desiderata da tutti gli uomini del paese, lui, Kurt, è un abile e ricco uomo d’affari. Quest’anno marito e moglie arrivano a maggio, molto prima rispetto al solito, e questa è solo la prima di una serie di stranezze della coppia che vengono notate da Carlo Anselmi, un pensionato che abita sull’isola e durante l’anno si occupa di tenere in ordine la villa della coppia. Greta sostiene che il marito è lì con lei, nella villa, ma qualcosa fa supporre a Carlo che le cose non stiano così… La bella signora nasconde forse qualcosa?
L’ultimo giorno di sole
Mentre tutti fuggono alla ricerca di un improbabile luogo dove potersi salvare da una imminente esplosione solare, una donna decide di restare nel paese dov’è nata, e di guardarsi dentro. Racconta a se stessa e al mondo che scompare ciò che ha visto e chi ha incontrato, le cose che ha vissuto e quelle che ha sognato. E canta per esorcizzare il buio. O per accoglierlo nel modo migliore, nel segno di una commovente tenerezza per le cose umane. Il racconto è diventato e tornerà a essere uno spettacolo teatrale, diretto da Fausto Brizzi e interpretato da Chiara Buratti (per la quale lo spettacolo era stato scritto e pensato).
Opinioni:
L’ultimo racconto scritto da Giorgio Faletti. Un’imminente esplosione solare, una donna che decide di non scappare per affronatre se stessa – LaFeltrinelli
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