Questa è la pagina dedicata a Graeme Wood.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “La guerra alla fine dei tempi. Che cosa vuole davvero l’ISIS”.
La guerra del fin de los tiempos: ¿Qué quiere realmente el Estado Islámico? (Spanish Edition)
The Way of the Strangers: Encounters with the Islamic State (English Edition)
La guerra alla fine dei tempi. Che cosa vuole davvero l’ISIS
«Graeme Wood mostra, in modo convincente, che le pratiche opprimenti e ripugnanti dello Stato Islamico sono radicate nell’Islam stesso: non nella corrente principale dell’Islam, ma in scritture e interpretazioni che persistono da secoli… Lo stato Islamico è un luogo pericoloso e il libro di Wood equivale a un tour lungo i suoi confini»Dexter Filkins, Book Review Agli occhi dell’Occidente, il fascino esercitato dallo Stato Islamico su decine di migliaia di musulmani di ogni parte del mondo, disposti a lasciare i loro paesi per andare a combattere e morire sotto la sua bandiera, continua a risultare per tanti versi scioccante e, al tempo stesso, inspiegabile. Che cosa può spingere una persona a rigettare improvvisamente i valori in base ai quali ha vissuto per abbracciare pratiche barbariche quali lo schiavismo, la mutilazione e la violenza estrema contro i non musulmani e molti musulmani moderati? Per rispondere a questa domanda Graeme Wood, giornalista del magazine americano «The Atlantic», ha incontrato negli ultimi due anni diversi sostenitori e propagandisti dell’ISIS in quattro continenti, i quali, smentendo lo stereotipo che li vorrebbe degli automi psicopatici, gli sono apparsi come la punta dell’iceberg di una causa religiosa, radicata in un’interpretazione minoritaria e violenta delle scritture islamiche e del Corano che sta catalizzando le emozioni e le convinzioni di decine di milioni di musulmani e che continuerà a ispirarli per i decenni a venire, anche dopo l’eventuale perdita dei territori chiave in Siria e in Iraq. Perché il culto apocalittico professato dai seguaci di al-Baghdadi è quello profetico di un imminente, decisivo scontro fra le armate dell’Islam e gli eserciti di Roma, una guerra planetaria combattuta con strumenti che vanno dalle sciabole alle armi termonucleari. Un evento che gli «eroi» jihadisti non si limitano ad attendere, ma che cercano in tutti i modi di anticipare. Tra i musulmani, e anche tra i non musulmani, la parola «califfato» (un territorio governato da un successore del Profeta, che lo Stato Islamico ha identificato come il proprio obiettivo) evoca il ricordo collettivo di un immaginario passato islamico. L’ISIS fa appello proprio a questa narrazione. A tutti quelli che sono entrati a farne parte ha promesso gloria e merito, la perfetta uguaglianza e l’onore di partecipare al gran finale dell’universo stesso. Dunque, riconoscere a pieno titolo la valenza teologica di questa visione del mondo, che non è solo un sistema di credenze, ma un modo di pensare e di vivere, insomma una vera e propria cultura, è – secondo Wood – il primo passo da compiere per essere all’altezza della sfida globale lanciata dal fondamentalismo islamico all’alba del Terzo millennio. «Graeme Wood mostra, in modo convincente, che le pratiche opprimenti e ripugnanti dello Stato Islamico sono radicate nell’Islam stesso: non nella corrente principale dell’Islam, ma in scritture e interpretazioni che persistono da secoli… Lo Stato Islamico è un luogo pericoloso e il libro di Wood equivale a un tour lungo i suoi confini.» Dexter Filkins,
Opinioni:
Graeme Wood, giornalista del magazine americano «The Atlantic», ha incontrato negli ultimi due anni diversi sostenitori e propagandisti dell’ISIS in quattro continenti, i quali, smentendo lo stereotipo che li vorrebbe degli automi psicopatici, gli sono apparsi come la punta dell’iceberg di una causa religiosa, radicata in un’interpretazione minoritaria e violenta delle scritture islamiche. – LaFeltrinelli
Un libro degno di Joseph Conrad – New Statesman
Razboiul De La Sfarsitul Veacurilor. Ce Vor Sustinatorii Statului Islamic
Il linguaggio segreto dei cani
Parliamo ai nostri cani in continuazione: richiami, ordini, coccole, chiacchiere. Ma sappiamo farci capire? E, soprattutto, sappiamo capirli? L’autore ha fatto della comunicazione tra le due specie il pilastro del suo addestramento. Il segreto è imparare a rivolgersi ai nostri amici a quattro zampe nella loro lingua, quella che istintivamente comprendono e di cui noi abbiamo perso i codici: il linguaggio del corpo. Conoscere quali sono i messaggi che mandiamo e trasformarli in uno strumento consapevole è il primo passo per instaurare un rapporto straordinario il quale, a sua volta, porterà a una risposta entusiasta, alla pronta obbedienza ai comandi base e, soprattutto, a una sintonia profonda. Con questo libro Graeme Sims torna sui temi di “L’uomo che sussurra ai cani”, arricchendo il racconto con utili e aneddoti tratti dalla sua lunga esperienza. L’importanza dell’approccio dolce; come completare la comunicazione con la gestualità e i segnali verbali; l’uso della “corda magica”; i semplici espedienti educativi cui ricorrere senza cadere nelle trappole delle mode o nella tentazione dei mezzi coercitivi sono solo alcune delle informazioni presenti in questo libro, che contiene anche utili suggerimenti per il momento tanto triste quanto inevitabile in cui saremo chiamati a dare l’addio al nostro “migliore amico”.
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