Questa è la pagina dedicata a Guido Piovene.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “La coda di paglia”.
Le stelle fredde
Qui viene sospettato dell’omicidio di una persona che nutriva per lui antichi rancori. Ha così inizio una fuga da sé e un ritiro dal mondo durante il quale incontrerà un redivivo Fëdor Dostoevskij; prima di decidere di fare ritorno al mondo dei morti, lo strano personaggio rivela al protagonista una sconvolgente verità: se il mondo dei vivi trabocca di esseri più simili ad astrazioni che a realtà, quello dei morti non è che la sua immagine speculare. All’uomo non resta che cercare dentro di sé le ragioni del suo rifiuto della realtà, quasi che la possibile soluzione si possa trovare solo nel passaggio dalla vita all’impassibile aldilà della scrittura. Per aspirare a una condizione che è insieme vita e morte, la condizione di chi, pur calato profondamente nella realtà, sente la propria solitudine come l’unica condizione possibile.
Opinioni:
Vincitore premio Strega 1970 – LaFeltrinelli
Abbandonato dalla donna che ama, il protagonista del romanzo, che valse a Piovene il Premio Strega nel 1970, lascia la città per trasferirsi nella casa avita in campagna – LaFeltrinelli
Viaggio in Italia
Oltre che alle altre opere, il nome di Guido Piovene sarà per sempre legato al ”Viaggio in Italia”. Un reportage nell’Italia del secondo dopoguerra. Un viaggio da Bolzano alla Sicilia, dalle Alpi alle saline, passando attraverso i molteplici paesaggi che costellano la nostra penisola. Nei tre anni della sua durata Piovene ci ha guidato alla scoperta, regione dopo regione, di città, borghi, piazze, caratteri: dai più noti a quelli dimenticati. Un’impresa straordinaria dalla quale scaturì un libro importante nella storia del paese: preciso, acuto, fedele, circostanziato. L’Italia raccontata è quella della ricostruzione e del boom economico, e che a uno sguardo contemporaneo potrebbe apparire lontanissima e superata. Così non è. Piovene è riuscito, quasi fosse un antropologo, a far emergere il carattere nazionale, quello immutabile, che resiste alle mode e ai rovesci della storia.
La coda di paglia
Questo libro duro non è una confessione, ma una bruciante e crudele dichiarazione di colpevolezza da parte dell’autore, una condanna di un comportamento che tendeva a eliminare il problema politico della sua appartenenza al regime fascista assumendolo in toto, nella credenza di poter così dedicarsi alla letteratura in completa libertà, una volta ottemperato a quello che il nuovo sistema uscito dalla guerra richiedeva a un brillante letterato. Un cinismo che gli costò caro.
Le furie
Opere narrative (Vol. 1)
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