Libri di Heino Falcke Migliori da leggere e consigliati

Martedì 10 aprile 2019, un’immagine che solo vent’anni prima sembrava un miraggio diventa rapidamente virale, condivisa da un capo all’altro del mondo da milioni di persone. È la fotografia di un buco nero, situato a 55 milioni di anni luce dalla Terra, al centro della lontana galassia Messier 87. Tra i protagonisti di quel memorabile pomeriggio, nella sala stampa della Commissione europea a Bruxelles c’è l’astrofisico tedesco Heino Falcke, capo del consiglio scientifico del progetto EHT (Event Horizon Telescope) che ha reso possibile lo scatto. In questo libro, lo studioso, ricostruendo le tappe di quello storico traguardo, si addentra in un enigma sfuggente e appassionante. I buchi neri mettono in discussione molte certezze della scienza, rivelando l’inconciliabilità tra due pilastri della fisica moderna: la teoria della relatività di Albert Einstein e quella dei quanti messa a punto da Max Planck. Ma il segreto insondabile di questi corpi celesti coinvolge anche la nostra natura umana e il senso stesso dell’esistenza, simboleggiando nella nostra fantasia «il nulla che divora tutto, il confine oltre cui non esiste più vita né comprensione» Cosa sappiamo davvero di questo fenomeno? Per scoprirlo, l’autore ci invita a un «viaggio nello spazio e nel tempo», che inizia dalla Terra, per poi abbracciare, interrogandosi anche sull’esistenza di altre forme di vita, la Luna, il Sole con il suo sistema di pianeti, la Via Lattea, le nubi interstellari, lo spettacolare ciclo di nascita e distruzione delle stelle. Un sorprendente itinerario virtuale, in cui il rigore scientifico si coniuga con una scrittura semplice e scorrevole, vibrante di meraviglia e poesia. Un percorso che è al tempo stesso il sogno di un uomo con lo sguardo rivolto verso il firmamento fin da quando era bambino. Insieme a lui, davanti all’abisso dei buchi neri, riscopriamo le domande fondamentali – da dove veniamo e dove andiamo? – con le quali da sempre «bussiamo con forza alle porte del cielo»

As featured in THE EDGE OF ALL WE KNOW – the new Netflix documentary about Black Holes For readers of Stephen Hawking, a fascinating account of the universe from the perspective of world-leading astrophysicist Heino Falcke, who took the first ever picture of a black hole. 10th April 2019: a global sensation. Heino Falcke, a man “working at the boundaries of his discipline and therefore at the limits of the universe” had used a network of telescopes spanning the entire planet to take the first picture of a black hole. Light in the Darkness examines how mankind has always looked to the skies, mapping the journey from millennia ago when we turned our gaze to the heavens, to modern astrophysics. Heino Falcke and Jorg Romer entertainingly and compellingly chart the breakthrough research of Falcke’s team, an unprecedented global community of international colleagues developing a telescope complex enough to look directly into a black hole – a hole where light vanishes, and time stops. What does this development mean? Is this the beginning of a new physics? What can we learn from this about God, the world, and ourselves? For Falcke, astrophysics and metaphysics, science and faith, do not exclude one another. Black Hole is both a plea for curiosity and humility; it’s interested in both what we know, and the mysteries that remain unsolved.