Questa è la pagina dedicata a Ivan Krastev.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Is It Tomorrow Yet?: Paradoxes of the Pandemic”.
The Light that Failed: A Reckoning (English Edition)
After Europe
Is It Tomorrow Yet?: Paradoxes of the Pandemic
A FINANCIAL TIMES BOOK OF THE YEAR One of our most scintillating public intellectuals explores the political paradoxes of the pandemic and helps us think our way through it ‘We are able to imagine anything because we are being besieged by something that was considered unimaginable…’ Beneath the panic and bluster, beneath the confusing speeches and the conflicting advice, the Coronavirus pandemic acted, changing our world in the most profound ways. The tragic human cost and the economic devastation will be assessed and calculated for decades to come. But the pandemic also changed things in ways that are less easily expressed and understood. It has made bare the frayed contradictions of modern life. It has distorted things that seemed simple and settled. It has affirmed plain, uncomfortable truths. In this brilliant, thought-provoking essay, Ivan Krastev, one of our most interesting thinkers today, explores the pandemic’s immediate consequences and conceives of its long-term legacy. Will things be different for the communities most harmed, and for those who escaped the worst? Where are we now with the US and China, with the UK and Europe? And how do we think our way through the unthinkable?
Lezioni per il futuro. Sette paradossi del mondo nuovo
Attraverso sette paradossi, Krastev analizza questo incerto presente, teatro tra gli altri del «fallimento dei leader politici mondiali nel mobilitare una risposta collettiva» a una crisi che non potrà essere superata senza un progetto politico responsabile e condiviso.
Negli ultimi decenni abbiamo più volte sentito dire che il mondo «non sarà mai più lo stesso» È accaduto all’indomani dell’11 settembre, dopo la recessione del 2008-2009 e la crisi dei rifugiati nel 2015. Tuttavia le cose cambiano non perché ci sia una volontà di cambiamento, ma «perché non si può tornare indietro» Mentre trascorreva il lockdown nella sua nativa campagna bulgara, Ivan Krastev, politologo e opinionista del «New York Times», ha cominciato a interrogarsi sugli effetti della pandemia da Covid-19 e su come sarebbe cambiato il futuro. Benché tracciare la storia di una trasformazione ancora in atto renda difficile avanzare delle ipotesi, è innegabile che l’esperimento sociale della quarantena abbia scoperto nodi politici ed economici irrisolti, che accomunano le singole realtà nazionali. In poche settimane, il «cigno grigio» della pandemia ha catapultato Stati e continenti nell’incertezza. Dalla Cina all’Italia, dalla Svezia agli Stati Uniti. Tanto nelle democrazie liberali quanto nei regimi autoritari, però, i governanti si sono dimostrati sprovvisti degli strumenti interpretativi necessari per fronteggiare una crisi inedita rispetto a quelle più recenti e si sono ingenuamente ostinati a operare attraverso leggi d’emergenza. Eppure, la pandemia produrrà cambiamenti irreversibili, e a farne le spese potrebbe essere soprattutto l’Unione Europea, insieme a uno dei fondamentali assunti comunitari, ovvero che l’interdipendenza generi sicurezza e prosperità.La rivolta antiliberale: Come l’Occidente sta perdendo la battaglia per la democrazia
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