Questa è la pagina dedicata a Ivan Turgenev.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Padri e figli”.
Rudin
Pubblicato nel 1856, questo è il primo romanzo di Turgenev. Rudin, il protagonista, rappresenta il mondo intellettuale degli anni Quaranta; è il primo di quegli “uomini superflui” che ritroveremo costantemente nell’opera turgeneviana, idealisti infiammati, eloquenti ma privi di volontà, incapaci di azioni e di scelte.
Padri e figli
Sono passati, da allora, 147 anni, e per chi vive, oggi, in Italia, capire come agivano 147 anni fa le idee e le aspirazioni delle giovani generazioni pietroburghesi su uno scrittore dell’età di Turgenev (che, essendo nato nel 1818 aveva, quando uscì ‘Padri e figli’, quarantaquattro anni) non è forse più una cosa che abbia un grande significato; eppure leggendo il romanzo resta intatto, mi sembra, quell’inspiegabile piacere di cui parlava Pisarev e che riconosceva anche Dostoevskij e che toccò anche un giovane medico che si chiamava Anton Cechov che scrisse: ‘Dio mio! Quale magnificenza Padri e figli di Turgenev! Addirittura da gridare al soccorso’.” (Paolo Nori)
Primo amore. Il canto dell’amore trionfante
Dalla dolcezza di un’estate nella campagna russa nella prima metà del XIX secolo alla cupa atmosfera di intrigo e magia della corte di Ferrara ai tempi dell’Ariosto. L’innocente amore del giovane Vladimir per la bellissima e affascinante Zinaida, che ai suoi occhi di adolescente incarna l’ideale dell’eterno femminino; la torbida passione di Muzio che, grazie alla magia nera appresa in Oriente, vuole strappare Valeria, che ha respinto il suo amore, a suo marito Fabio. La storia di due amori difficili e impossibili. Ma anche un’analisi dell’amore vissuto come sogno, come rimpianto e anche come mezzo di formazione e della passione sfrenata che non si ferma di fronte a nulla pur di raggiungere il suo scopo.
Memorie di un cacciatore
Pubblicati nel 1852, quando in Russia la servitù della gleba era ancora una drammatica realtà, i racconti che compongono Memorie di un cacciatore suscitarono grande impressione nel pubblico per la loro carica di condanna sociale. Turgenev è testimone attento, misurato, paziente: con uno stile esente da sfumature propagandistiche e un realismo privo di retorica, racconta la vita umile e dura dei contadini, denuncia la miseria dei servi, la prepotenza e la crudeltà gratuita dei proprietari, la corruzione e l’arroganza degli amministratori. La sobrietà della narrazione restituisce il sentimento di una natura grandiosa, eterna, indistruttibile e l’anima di un popolo che vive la tragedia della servitù con rassegnazione ma senza disperazione, in nome di una fede autentica nell’uomo e nella giustizia. Introduzione di Gabriella Schiaffino. Prefazione di Fausto Malcovati.
Padri e figli
Nella grande Russia conservatrice e patriarcale dei latifondi e dei primi timidi moti liberali, il rapporto conflittuale tra tradizione e rinnovamento trova una rappresentazione esemplare in “Padri e figli”, pubblicato nel 1862. È la vicenda di due amici appena usciti dall’università di Pietroburgo: Arkadij Kirsanov, figlio di un proprietario terriero, e Evgenij Bazarov, il giovane medico che crede soltanto nelle scienze sperimentali, il nichilista, campione di una società di tecnici, che non è ancora nata. Sarà una passione non corrisposta ad avviarlo a un destino emblematico dei turbamenti di un’intera generazione.
Se volessi saperne di più, dai un’occhiata al nostro canale Youtube!
- Luisa Passerini Libri Migliori da leggere e consigliati
- Libri di francese per la scuola elementare Migliori e consigli
- Libri di Peppa Pig Migliori da leggere e consigliati
- Libri di Mauro Mennuni Migliori da leggere e consigliati
- Passeggini Tuc Tuc Migliori: prezzi, recensioni e consigli
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.