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The Marriage Plot: Jeffrey Eugenides
The new novel from the bestselling author of Middlesex and The Virgin Suicides. Brown University, 1982. Madeleine Hanna, dutiful English student and incurable romantic, is writing her thesis on Jane Austen and George Eliot – authors of the great marriage plots. As Madeleine studies the age-old motivations of the human heart, real life, in the form of two very different men, intervenes. Leonard Bankhead, brilliant scientist and charismatic loner, attracts Madeleine with an intensity that she seems powerless to resist. Meanwhile her old friend Mitchell Grammaticus, a theology student searching for some kind of truth in life, is certain of at least one thing – that he and Madeleine are destined to be together. But as all three leave college, they will have to figure out how they want their own marriage plot to end.
La trama del matrimonio (Scrittori italiani e stranieri)
Middlesex: Jeffrey Eugenides
‘I was born twice: first, as a baby girl, on a remarkably smogless Detroit day of January 1960; and then again, as a teenage boy, in an emergency room near Petoskey, Michigan, in August of l974.’ So begins the breathtaking story of Calliope Stephanides and her truly unique family secret, born on the slopes of Mount Olympus and passed on through three generations. Growing up in 70s Michigan, Calliope’s special inheritance will turn her into Cal, the narrator of this intersex, inter-generational epic of immigrant life in 20th century America. Middlesex won the 2003 Pulitzer Prize for Fiction.
Middlesex
Sono nato due volte: bambina, la prima, un giorno di gennaio del 1960, in una Detroit straordinariamente priva di smog, e maschio adolescente, la seconda, nell’agosto del 1974, al pronto soccorso di Petoskey, nel Michigan.«Un grandissimo atto di immaginazione, un grandissimo atto d’amore» – The New York Times Review of Books A raccontarci la sua vicenda, con una voce avvolgente che si impone fin dalle prime righe, è Calliope Stephanides, una rara specie di ermafrodito che ha vissuto i primi anni della sua vita come bambina, per poi scoprire la sua doppia natura. Responsabile della sua “eccentricità biologica” è un gene misterioso che attraversa come una colpa tre generazioni della sua famiglia e che ora si manifesta nel suo corpo. Inizia così l’odissea di Callie, un viaggio che ci proietta nei sogni e nei segreti della famiglia Stephanides, tra furbi imprenditori e ciarlatani, sagge donne di casa e improbabili leader religiosi, in un alternarsi di nascite, matrimoni, scandali e segreti che dalla Turchia degli anni in cui crolla l’Impero Ottomano si trasferisce nell’America del proibizionismo e della guerra, dei conflitti razziali e della controcultura, del Vietnam e del Watergate. L’odissea di un’adolescenza dove si mescolano e si oppongono il senso di un destino, di un’eredità familiare, e la volontà di essere artefici di se stessi, per dare voce ai propri desideri, alla propria sessualità e ai propri sentimenti.
Opinioni:
Vincitore premio Pulitzer per la narrativa 2003 – LaFeltrinelli
« » – LaFeltrinelli
Le vergini suicide
Tenero, avvolgente e bizzarro, Le vergini suicide è la storia di un’ossessione amorosa in cui si fondono memoria e immaginazione, sesso e nostalgia. Oggetto dell’ossessione sono le cinque sorelle Lisbon, per sempre fissate nella loro bellezza adolescenziale, che nel volgere di un anno si sono tutte tolte la vita. A raccontarla è una voce “collettiva” formata da un gruppo di ragazzi che a vent’anni di distanza cercano ancora di penetrarne il mistero in frammenti di ricordi, indizi sopravvissuti al tempo, diari, vestiti, elementi di un feticismo mai placato. Erano cresciuti insieme, rapiti e spaventati dai rituali di quelle giovani donne che rappresentavano un unico oggetto di desiderio, l’essenza di una misteriosa femminilità. Ora, da adulti, se ne sentono i custodi, nella consapevolezza che la loro vita è irrimediabilmente divisa tra un prima e un dopo. Ed è qui che il racconto di Eugenides assume i contorni del mito, fantasia d’innocenza tanto più desiderabile nell’attimo in cui non può essere resuscitata.
Opinioni:
«Cecilia si diresse verso la scala. Si muoveva senza alzare lo sguardo dal pavimento, immersa in una dimensione di oblio tutta sua, gli occhi color girasole fissi su ciò che le amareggiava la vita, ciò che non avremmo mai compreso.» – LaFeltrinelli
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