Questa è la pagina dedicata a Jim Holt.
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Perché il mondo esiste? Una detective-story filosofica
Perché esiste il mondo, e perché ne facciamo parte? Perché c’è qualcosa anziché il nulla? Da secoli se lo chiedono in tanti, tra filosofi e scienziati, teologi e scrittori, ed è sorprendente scoprire quanto singolare, articolata e avvincente si possa rivelare, ai nostri giorni, una ricerca che prende le mosse da un interrogativo così semplice e potente; una vera e propria indagine, personale ed emozionante, condotta come una detective-story da un brillante divulgatore scientifico con un debole per i grandi misteri dell’esistenza. In “Perché il mondo esiste?” Jim Holt indossa i panni del segugio cosmico e interroga, punzecchia, mette alle strette (o ascolta, rapito e incredulo) una schiera di intellettuali di rango assoluto: Nobel per la fisica come Steven Weinberg, giganti della letteratura contemporanea come John Updike, matematici innamorati delle forme platoniche come Roger Penrose, teorici del multiverso e della realtà virtuale. Ogni colloquio è un viaggio in mondi nuovi, un confronto con prospettive sconvolgenti, un’immersione nelle teorie più avventurose e geniali del sapere contemporaneo, spiegate al lettore senza indulgere in tecnicismi e con grande affabilità, quasi come in un romanzo di formazione. “Perché il mondo esiste?” chiama in causa Dio, il Big Bang, la fisica classica e quantistica e altri cardini del pensiero scientifico e filosofico contemporaneo, ma il filo conduttore rimane la curiosità: la curiosità instancabile, la lungimiranza…
Why Does the World Exist?: An Existential Detective Story
Senti questa. Piccola storia e filosofia della battuta di spirito
Che cos’è che ci fa ridere? E perché si ride? Si ride per «superiorità» secondo Hobbes e Bergson, oppure per incongruenza logica come sostenevano Schopenhauer e Kant? Per Freud si tratta invece della liberazione di energie inconsce. Senti questa è una breve storia della battuta di spirito commissionata a Jim Holt dal New Yorker, per indagare un argomento sempre attuale e scoprire come il sense of humor si è modificato nel tempo. La prima barzelletta giunta fino a noi dalla Grecia del V secolo a.C., la rilettura delle «facezie» rinascimentali di Poggio Bracciolini e l’analisi dei 138 motti di spirito ebraici collezionati da Freud portano Holt a interrogare la filosofia, alla ricerca di una possibile definizione del ridere. Ma, dato che «tentare di definire lo humor è già fare dell’umorismo» questo libro fa anche ridere.
When Einstein Walked With Gödel: Excursions to the Edge of Thought
Als Einstein und Gödel spazieren gingen: Ausflüge an den Rand des Denkens
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