Questa è la pagina dedicata a Leopold von Sacher-Masoch.
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Venere in pelliccia
«Sia principessa o contadina, sia che indossi l’ermellino o il mantello foderato di pelo d’agnello, sempre questa donna con la pelliccia e la frusta, che rende l’uomo suo schiavo, è una mia creatura» Con queste parole lo scrittore galiziano Leopold von Sacher-Masoch (1836-1895) ha tratteggiato l’ossessivo fantasma della propria esistenza e della propria fantasia artistica, quell’immagine di donna – preludio alle dispotiche e crudeli figure femminili della letteratura fin de siècle – che ha possentemente ispirato la più nota delle sue opere, “Venere in pelliccia”, qui presentata nella seconda e definitiva edizione del 1878. Lungi dal risolversi nella descrizione di una patologia psichica, questo romanzo – entrato ormai tra i «classici» della letteratura – condensa e radicalizza in un complesso eclettismo la critica romantica della civilizzazione europea. Come ha scritto Gilles Deleuze, Masoch è stato un grande antropologo, «nello stile di coloro che sanno investire la loro opera di una completa concezione dell’uomo, della cultura e della natura» Con uno scritto di Gilles Deluze.
Venus im Pelz
Venus im Pelz
Mio signore da La madre santa di Leopold von Sacher-Masoch
Maria e Andrea sono due poveri cristi che vivono in un paesino del centro Italia. Lei lavora come cameriera nel bar della piazza, e Lui è un tuttofare nel negozio del cugino. Maria non è bella e Andrea non è aitante. Non che gli altri – perdigiorno, casalinghe, giovanotti e beghine – lo siano, ma di certo non appaiono così disgraziati come i due protagonisti. Tuttavia, improvvisamente, Maria si accorge che Andrea è il contrario di ciò che sembra. Andrea è Dio. Anzi è un dio di cui per ora lei è l’unica seguace, ma sa che prima o poi se ne renderà conto il mondo intero. Nel paesino, intanto, il legame tra i due desta dapprima sfottò, e poi invidia, perché sia Maria che Andrea sono più sicuri e più belli. Barbara Alberti, partendo da La Madre Santa di Leopold von Sacher-Masoch – scrittore conosciuto soprattutto per aver dato il nome a una perversione sessuale – scrive un romanzo vorticoso che racconta le bassezze da cui nessuno è immune e la libertà che scaturisce dal dare e ricevere amore, e scrive un romanzo commovente e intimo, religioso e politico, in una lingua che canta e grida come tutti i dialetti italiani.
Opinioni:
Barbara Alberti, partendo da La Madre Santa di Leopold von Sacher-Masoch scrive un romanzo vorticoso che racconta le bassezze da cui nessuno è immune e la libertà che scaturisce dal dare e ricevere amore, e scrive un romanzo commovente e intimo, religioso e politico, in una lingua che canta e grida come tutti i dialetti italiani. – LaFeltrinelli
Un libro davvero bello di una collana deliziosa, che si chiama Passaparola e che raccoglie scrittori italiani che decidono di parlare di sé a partire da un classico, una lettura che ha costituito un fondamento della propria vita – Grazie
Donne slave
In questo volume sono raccolti 10 racconti brevi di Sacher-Masoch che, in un certo senso, sono il testamento letterario dell’autore. In questo libro l’autore, che nella sua vasta produzione letteraria privilegia i cicli di racconti, chiude il cerchio su due temi per lui fondamentali: la donna e l’errante.
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