Questa è la pagina dedicata a Luigi Meneghello.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “I piccoli maestri”.
I piccoli maestri
“Scommetto che avete fatto gli atti di valore.” “Macché atti di valore. Non eravamo mica buoni, a fare la guerra.” Una battuta fulminante, a inizio romanzo, restituisce in una pennellata sapore e colore di una tragedia collettiva che per il narratore e il suo gruppo di compagni si trasforma in apprendistato alla vita. Subito dopo l’8 settembre 1943 uno sparuto gruppo di studenti vicentini, guidato da un giovane professore antifascista, si dà alla macchia sull’altopiano di Asiago per tentare di organizzare la Resistenza. La voce narrante – autoironica, commossa e marcatamente autobiografica – dipana un lungo filo di agguati, rastrellamenti, uccisioni, “fughe” e “atti di valore” di cui i ragazzi si rendono protagonisti e vittime. Opera di grande equilibrio, frutto anche della distanza tra il tempo della scrittura e quello dell’esperienza (il libro uscì nel 1964), “I piccoli maestri” dona corpo e parola a personaggi indimenticabili ed è unanimemente riconosciuto come un gioiello stilistico nel panorama della letteratura contemporanea.
Libera nos a Malo
Mosaico di episodi curiosi di un’infanzia nell’Italia fascista, di piccole epopee autobiografiche, di digressioni filologiche e di considerazioni ironiche sui precetti religiosi. Caleidoscopio di corse in bicicletta, amicizie, primi amori, primi contatti con la quotidianità della morte, “Libera nos a malo” è il romanzo di un paese. Coniugando partecipazione affettuosa, distacco ironico e rigorosa intelligenza, Meneghello ricrea la commedia umana della provincia veneta tra gli anni Venti del Novecento e il Dopoguerra, offrendo al lettore un mondo magico la cui protagonista assoluta è la lingua. Una lingua concreta e di una ricchezza straordinaria, che capovolge, smaschera e rivitalizza l’italiano ufficiale delle istituzioni e veicola ricordi – di suoni, di oggetti, di immagini – impressi dall’infanzia per sempre nella coscienza.
Il dispatrio
In queste “testimonianze sulla vita di un italiano non del tutto tipico”, Meneghello, importante letterato italiano contemporaneo tocca il tema cruciale del suo “dispatrio”, racconta il suo trapianto – una scelta di vita – dall’Italia (il “paese dei balocchi”) a quello degli “angeli”: l’Inghilterra, nei primi anni del dopoguerra e il successivo decorso dell’esperienza inglese. Una testimonianza per capire un uomo e il suo shock per l’incontro con una cultura per lui nuova.
Spor. Raccontare lo sport, tra il limite e l’assoluto
«È questo il mondo in cui vorremmo vivere in permanenza, sempre slalom esaltanti, prodigiose seconde manches, o nei circuiti staccate repentine, idealmente all’ultimo giro.» Sono le parole dell’autore a restituirci il senso di questo volume con testi inediti, una raccolta di scritti tra il diario e l’invenzione narrativa, la cronaca e l’autobiografia, che ci racconta lo sport e il ruolo che ha avuto nella vita di Meneghello. Queste pagine vibranti – composte da rapide storie, tableaux vivants, schegge aforistiche – disegnano un ritratto vivido e intimo dell’autore ragazzo e poi uomo, della sua passione per lo spor, che si tratti di ranpegare in montagna o dell’atletica, del tennis o del calcio; in esse ritroviamo la materia di Malo e quella di Reading, i luoghi delle origini, i giochi di paese, e poi gli amici della giovinezza ed esilaranti piccole epopee narrate con levità e inconfondibile stile.
Opinioni:
Un percorso capace di illuminare tutta l’opera di Meneghello e il suo modo unico di osservare la realtà e concepire la scrittura. – LaFeltrinelli
Promemoria. Lo sterminio degli ebrei d’Europa (1939-1945)
«Sarebbe importantissimo render noto al nostro pubblico queste cose, di cui i nazionalisti nostrani vanno dicendo che mancano le prove!» È questa la scintilla che spinse Luigi Meneghello a “recensire” The Final Solution di Gerald Reitlinger (1953), saggio pionieristico sullo sterminio degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale: ne nacquero tre articoli, pubblicati tra il 1953 e il 1954 nella rivista «Comunità», con un apparato iconografico per quei tempi ancora sconvolgente. In anni in cui quei fatti erano poco conosciuti e per molteplici ragioni si tentava di rimuoverli dalla comune coscienza, Meneghello seppe ricavare dal formidabile ma complesso lavoro di Reitlinger un resoconto scrupoloso e di esemplare chiarezza: l’indicibile orrore della Shoah diveniva comprensibile e comunicabile a un più ampio pubblico di lettori. Convintosi della perdurante attualità di quei suoi articoli, Meneghello acconsentì a ripubblicarli in volume quarant’anni dopo: in Promemoria (1994) la passione civile di Meneghello convive con la precisione stilistica di un grande scrittore che si fa storico per raccontare la pagina più tragica della storia europea.
Opinioni:
In Promemoria la passione civile di Meneghello convive con la precisione stilistica di un grande scrittore che si fa storico per raccontare la pagina più tragica della storia europea. – LaFeltrinelli
Se volessi saperne di più, dai un’occhiata al nostro canale Youtube!
- Libri per Test Ammissioni alle Lauree Magistrali in Economia – EdiSES
- Libri di Lisa Renée Jones Migliori da leggere e consigliati
- Libri di Pierre Lemaitre Migliori da leggere e Consigliati
- Anne Berest Migliori Libri da leggere
- Migliori Libri sulla SS Lazio | Libri sulla squadra della lazio per Laziali
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.