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Marco Antonio
Le nostre informazioni su Marco Antonio (circa 83-30 a.C.) derivano soprattutto da ciò che hanno tramandato i suoi nemici. Prima Cicerone e poi la propaganda augustea hanno alimentato l’immagine stereotipata di un uomo d’azione avido e arrogante, dedito ai piaceri e agli eccessi, e schiavo delle donne al punto da rinnegare la propria identità di romano. Questa immagine negativa affascinò il greco Plutarco, autore di una biografia che costituisce tuttora un riferimento obbligato, ispirando nei secoli la letteratura e le arti. Tuttavia, dalle fonti affiorano diversi elementi che ci aiutano a recuperare un’immagine diversa di questo grande vinto: oltre ai difetti e alle debolezze, Antonio appare allora anche come un acuto uomo politico e un avveduto diplomatico. Dalle prime esperienze politiche a Roma fino alla tragedia di Azio e al suicidio in Egitto, passando per le terre e i campi di battaglia di Gallia, Balcani e Armenia, il percorso di un giovane ambizioso giunto ai massimi gradi del potere, la cui fine segnò anche la fine di un’epoca.
Dizionario Stracult della commedia sexy
Marco Giusti aggiunge un altro tassello alla sua opera di catalogazione del cinema popolare italiano, iniziata col “Dizionario dei film italiani Stracult” e proseguita con i più specifici volumi dedicati al Peplum, al Western e agli 007 di casa nostra. Questa volta affronta la Commedia Sexy e non si limita a mettere in bell’ordine alfabetico solo i titoli più strettamente legati al genere (o “non-genere”, vista la oggettiva difficoltà nell’imbrigliare il filone entro paletti specifici), ma inserisce nel suo lungo elenco anche pellicole che in un modo o nell’altro sono ad esso apparentabili, secondo una logica personale che è ben esplicitata nella lunga introduzione al volume che delinea storia e fisionomia del genere, indagato in tutte le sue derive secondo l’accezione più ampia del termine “commedia” e inquadrato anche attraverso le tante testimonianze d’epoca che l’autore ha raccolto, negli anni, con dedizione certosina.
Il cerchio e la croce
Opinioni:
Il mondo di Ottavio, a partire dal lungo viaggio da Firenze a Lisbona, le persone che incontra, i panorami, i luoghi, i tempi, le relazioni interpersonali e quelle amorose, le vicende di corte e quelle familiari, il ritorno a Firenze, la vita d’accademia e di teatro, le aspirazioni più alte e le esigenze più sordide non vanno a comporre una messa in scena di maniera, un “tableau vivent” secentista, un’immersione nel secolo per appassionati di antiquaria o per lettori in cerca di “esperienze immersive” […]. Tutt’altro. Il testo sceglie un’altra strada, del tutto inaspettata ed originale. È la lingua, nella duplice e completa accezione di lessico e sintassi da un lato e di scansione metrica dall’altro, a sorprendere e incantare il lettore fino a imprimere alla lettura un ritmo la cui musicalità permane anche dopo la fine della lettura stessa, come un’eco o un ritornello che risuona pervasivamente nella mente – Anonimo
Il giusto modo di muoversi: La nostra vera mente è il corpo
007 all’italiana
Fra tutti i generi del cinema popolare italiano, quello degli “007 all’italiana” è forse il meno amato e analizzato dai cinefili. Stiamo parlando di centinaia di film ispirati alla nota saga bondiana, che tra il 1964 e il 1967 hanno animato il cinema nostrano, svanendo rapidamente sotto il peso dello spaghetti western e del trionfo delle produzioni americane. Dietro la macchina da presa, registi del calibro di Sergio Sollima, Alberto De Martino, Umberto Lenzi, Sergio Greco hanno dato vita a una sfilza infinita di 077, 008, 009, Z7, e via dicendo: spie per tutti i gusti e tutte le missioni, da New York a Parigi, passando per Istanbul, Beirut, Ibiza e Marbella. Con loro, una serie di ragazze belle, pericolose e poco vestite, da conquistare – se possibile – senza rimetterci la pelle. E ovviamente i nemici da eliminare, con tutto il loro carico di armi nucleari nascoste, laser ultrapotenti, microfilm segreti e rapimenti di scienziati. Marco Giusti ripercorre – grazie ad una serie di incredibili immagini e manifesti originali – questo fantastico immaginario pop, fatto di “film costruiti in pochi mesi, scritti in poche settimane”, con “costi minimi, troupe ridottissime, affari sicuri”. Un pezzo importante della storia del cinema italiano, folle, creativo e ricco di idee originali: da riscoprire e rivalutare.
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