Questa è la pagina dedicata a Mario Rigoni Stern.
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Quota Albania
Un anno di guerra e due campagne militari, in Francia e in Grecia, ricostruite grazie a due taccuini fortunosamente salvati. Ed eccolo il diciannovenne caporale Rigoni, conoscitore infallibile di ogni sentiero e bosco, sulle Alpi valdostane, nella breve campagna di giugno contro la Francia, a far conoscenza della prima fame e della tristezza di combattere senza un perché. Poi l’Italia dichiara guerra alla Grecia e tocca agli alpini prendere posizione su quelle desolate montagne albanesi, remote e irreali come crateri sulla Luna. E l’unico a sapersi orientare è Rigoni, che corre imperterrito per chilometri nel fango e nella neve, trovando un modo per sentirsi libero, per riavvicinarsi idealmente ai suoi monti e ritagliarsi l’illusione di una pace dove la vita nel bosco ha ancora il suo antico significato. Cronologia della vita e delle opere a cura di Giuseppe Mendicino.
Opinioni:
«Le attese silenziose prima delle cannonate, le grida dei feriti, la paura: tanto dolore e tanto spreco di giovinezza» – Giuseppe Mendicino – LaFeltrinelli
Il sergente nella neve
“Oggi questo celebre resoconto di un semplice sottoufficiale alpino che si trova a combattere nel settore centrale del fronte russo, proprio quando l’esercito dell’Unione Sovietica sferra il suo potente attacco demolitore, acquista rilievo speciale. Man mano che i fatti narrati si allontanano nel tempo, il diario del sergente diventa più intenso e assume i caratteri dell’esperienza perenne. La testimonianza scritta, rispetto agli eventi storico-geografici da cui è scaturita, intrattiene lo stesso rapporto che potremmo supporre fra la moneta e il suo conio.” (Dalla postfazione di Eraldo Affinati)
Il sergente nella neve
Russia, inverno 1942. Il sergente maggiore Mario Rigoni guida una compagnia di mitraglieri degli Alpini nelle operazioni belliche sul fronte orientale. Questo è il racconto della sua vicenda, realmente accaduta, vissuta in prima persona. Alla narrazione della vita di trincea sulla linea del fronte lungo il fiume Don segue quella della ritirata dalla disastrosa spedizione in Russia: il lungo esodo dei soldati sotto il fuoco nemico, attraverso le praterie coperte di neve. È il racconto della sofferenza e dell’orrore di un’esperienza che ha portato quegli uomini al limite delle loro capacità. Pubblicato nel 1953 e subito accolto con grande favore da lettori e critici, questo romanzo è una preziosa testimonianza di uno degli episodi che più rappresentano la memoria italiana della Seconda guerra mondiale. Età di lettura: da 12 anni.
Opinioni:
Dalla voce forte e dall’esperienza diretta di Mario Rigoni Stern, un romanzo autobiografico divenuto subito un classico e una testimonianza storica di primaria importanza. – LaFeltrinelli
Trilogia dell’altipiano: Storia di Tönle-L’anno della vittoria-Le stagioni di Giacomo
La storia di Tönle Bintarn, contadino veneto, pastore, contrabbandiere ed eterno fuggiasco, è l’odissea di un uomo che tra la fine dell’Ottocento e la Grande Guerra rimane coinvolto nei grandi eventi della Storia e combatte una battaglia solitaria per la sopravvivenza. L’anno della vittoria, continuazione ideale della Storia di Tönle, è quello che va dal novembre 1918 all’inverno successivo e racconta di una famiglia e di un paese che devono risollevarsi dall’immane naufragio della guerra. A concludere la Trilogia dell’Altipiano, Le stagioni di Giacomo: in una contrada uscita stremata dalla Grande Guerra, un giovane cerca di sopravvivere facendo tanti mestieri, per ultimo il recuperante. Nel silenzio dei monti, alla ricerca di residuati bellici, Giacomo impara a conoscere la natura e a decifrarne il linguaggio segreto. Con uno stile secco e incisivo, una leggerezza e un ritmo davvero unici, in questi tre romanzi composti in tempi diversi eppure legati fra loro da nessi molto forti, Rigoni Stern ci restituisce un mondo di memorie ancora integro, dando voce alle cose, alle persone, alla natura nei loro aspetti piú autentici, testimonianze di un’umanità di confine che vince nonostante la Storia. Cronologia della vita e delle opere a cura di Giuseppe Mendicino.
Opinioni:
«Un omaggio alla mia gente e alla mia terra: settant’anni di storia vissuta da tre generazioni» – LaFeltrinelli
L’ultima partita a carte
Un libro «denso di vita», in cui, con uno stile intenso e vivo, Mario Rigoni Stern narra ai ragazzi di oggi la sua esperienza di ragazzo di ieri nella Seconda guerra mondiale, dall’arruolamento tra gli alpini, appena diciassettenne, alle campagne di Grecia, Albania e Russia. In ogni pagina la biografia si fonde con la storia collettiva, per poi disperdersi in rivoli di storie individuali, in episodi apparentemente marginali che custodiscono un altro senso della Storia: ed è proprio questo movimento naturale di diastole e di sistole a far pulsare il cuore vivo del racconto, a rendere udibile, per le generazioni lontane da quegli eventi, il battito del tempo. Cosí per sussulti e frammenti, la storia di un uomo e di un’epoca ci viene incontro. Un distillato prezioso in cui Rigoni Stern concentra in un modo del tutto nuovo mezzo secolo della sua scrittura. Cronologia della vita e delle opere a cura di Giuseppe Mendicino.
Opinioni:
Un libro «denso di vita», in cui, con uno stile intenso e vivo, Mario Rigoni Stern narra ai ragazzi di oggi la sua esperienza di ragazzo di ieri nella Seconda guerra mondiale, dall’arruolamento tra gli alpini, appena diciassettenne, alle campagne di Grecia, Albania e Russia. – LaFeltrinelli
È incredibile come cosí poche pagine bastino a comporre il mosaico di un secolo – Marco Balzano
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