Questa è la pagina dedicata a Mario Sconcerti.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Se ha torto Dio. Un serial killer filosofo nella Firenze del Seicento”.
Romolo. L’alba di Roma da riscrivere
Roma cominciò a scrivere di sé solo intorno al duecento avanti Cristo, dopo che la vittoria su Cartagine l’aveva resa una grande potenza internazionale. Nel nuovo tempo di Roma, una delle cose più urgenti da costruire era il passato remoto, l’età antica della fondazione. I romani per molto tempo erano stati tramandati come brutta gente. Banditi, spergiuri, assassini, razziatori di bestiame. Poteva una capitale del mondo trovarsi sulle spalle un passato così? Non poteva. Comincia allora una straordinaria opera di pulizia e fantasia, le grandi epopee che partono dalla guerra di Troia, dalla fuga di Enea verso l’Italia, fino alla saga di Romolo e alla sua assunzione in cielo dopo la morte. Tutti gli storici moderni dicono che Romolo non è mai esistito. Gli ultimi profondi scavi di Andrea Carandini confermano invece che quello che gli viene attribuito collima con i risultati dell’archeologia. I libri di storia dicono che fondò Roma e ne fu il primo re, ma nemmeno Tito Livio crede alla sua leggenda, ne prende anzi ufficialmente le distanze. Cicerone dice chiaramente che era un assassino. Da questa differenza di grandezza prende il via questo libro. È una specie d’inchiesta sul vero e il falso del mondo di Romolo, su quello che, chiunque sia stato, ha lasciato di grande sul terreno. La leggenda della saga di Romolo è stata una fiction arcaica che i Romani si sono raccontati per secoli quasi ogni sera. Fino alla scoperta finale. E a farla diventare realtà.
Storia delle idee del calcio. Uomini, schemi e imprese di un’avventura infinita
La storia del calcio è sempre stata raccontata attraverso le cronache delle grandi partite. Siamo sempre stati molto documentati su quello che era accaduto, poco sul motivo per cui era accaduto. Sappiamo, per esempio, che il calcio italiano ha segnato un’epoca negli anni Trenta ma se ci chiediamo il perché, ancora oggi non riusciamo a spiegarlo. Ogni epoca, ogni fase del calcio, quasi ogni partita hanno risposte diverse perché il calcio è tutto fuorché un gioco esatto. Si muove sotto la spinta di sentimenti e soprattutto di idee. L’autore ha pensato che un modo nuovo di raccontare il calcio fosse raccontare la storia di queste idee, capire come sono nati e che conseguenze hanno avuto sul campo quei piccoli colpi di genio che di volta in volta hanno cambiato il gioco e l’hanno avvicinato a una scienza. Dal sistema di Chapman alle grandi innovazioni di Viani, Rocco ed Herrera, dal calcio olandese contrapposto a quello all’italiana, all’arrivo della tecnologia con le sue macchine e le preparazioni personalizzate, fino alla rivoluzione di Sacchi e al calcio multietnico di oggi. Mario Sconcerti guida il lettore attraverso un grande viaggio nelle idee di un secolo raccontando l’evoluzione del calcio e di come sia riuscito a diventare il gioco di tutto il mondo.
Il calcio dei ricchi. Si potrà più vincere senza spendere un tesoro?
Questa è la storia commentata degli ultimi cinque anni di calcio, un’epoca in cui moltissime cose sono cambiate. Per esempio, sono cambiati l’80 per cento dei tecnici. I migliori sono andati via (Capello, Mancini, Spalletti, Ancelotti, Prandelli, Trapattoni, Sacchi, Lippi) sostituiti da quarantenni che hanno portato il loro modo di giocare. Da qui alcune domande importanti: perché, dopo Totti e Del Piero, da vent’anni non abbiamo più avuto un fuoriclasse? Cosa lo ha impedito? E ancora: perché in Italia il 60% delle squadre gioca con il 3-5-2, schema in quasi totale disuso all’estero? È forza o paura? Sono stati anche gli anni della grande guerra tra Juve e Inter. Calciopoli è stata superata, la Juve era colpevole e ha pagato. Ma molte altre intercettazioni hanno fatto capire che nessuno meritava di essere premiato con uno scudetto. È tempo di rileggere i documenti e calare la vicenda in una realtà che si è dimostrata molto più ampia. Ma questi cinque anni sono stati soprattutto il periodo in cui il problema economico ha mostrato la faccia reale del calcio: vincono solo i molto ricchi. La bravura sta quasi soltanto nell’avere soldi. È questo che seleziona davvero la conoscenza del campo. I diritti televisivi hanno definitivamente fissato questa differenza in tutta Europa, portando a un’estrema selezione dei vincitori, quindi a un pericolo di noia in tutti i grandi campionati.
Se ha torto Dio. Un serial killer filosofo nella Firenze del Seicento
Il Rinascimento è finito ed è cominciato un tempo nuovo, sconosciuto e ostile. Inghilterra e Olanda hanno rubato i mercati alle nostre città, l’Italia è in mano a nuovi padroni stranieri e la Chiesa si difende con la durezza dell’Inquisizione dagli attacchi delle nuove dottrine di Lutero. Ma sta esplodendo il piacere di pensare, nascono insieme la scienza e l’uomo moderno. Entrambi mossi dall’invenzione più audace e devastante di tutte le epoche: il libro. Allo stesso tempo un uomo bussa alle porte di docenti universitari fiorentini tagliando loro la gola senza un perché apparente. Tocca ad un funzionario di polizia scoprire la verità: la chiave sta in un libro, il “De Rivolutionibus orbium coelestium” di Niccolò Copernico…
Il calcio dei ricchi
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