Questa è la pagina dedicata a Mary Beard.
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SPQR. Storia dell’antica Roma
Nel 212 d.C., con un decreto dell’imperatore Caracalla, veniva concessa la cittadinanza romana a tutti gli abitanti liberi dell’impero. Una decisione rivoluzionaria, che tuttavia portava a termine un processo avviato quasi mille anni prima da Romolo, il leggendario fondatore di Roma, il quale, con un gesto inconsueto per le civiltà antiche, aveva invitato gli stranieri, i diseredati, i profughi e gli esiliati a unirsi a lui, trasformandoli di fatto in cittadini romani. Fu questa disponibilità ad accogliere nuovi arrivati a fare di un piccolo e insignificante villaggio sorto sulle rive del Tevere una potenza in grado di dominare un territorio che si estendeva dalla Spagna alla Siria, dalla Germania al Sahara? A partire da questo interrogativo, Mary Beard in “SPQR” ci offre una nuova visione della storia di Roma, una storia caratterizzata da incredibili miti fondativi e grandi istituzioni politiche e sociali, da straordinarie conquiste militari e stupefacenti opere architettoniche, nonché, naturalmente, dalle gesta delle personalità più celebri del mondo romano. Ma anche una storia che le innumerevoli testimonianze, non solo letterarie, ci consentono di conoscere fin nei minimi dettagli, rendendoci partecipi della vita quotidiana – quasi sempre difficile – della gente comune, degli intrighi e delle lotte per il potere, delle atroci violenze che accompagnavano le imprese belliche, come pure dell’estrema vitalità e grandezza di un mondo globalizzato e in perpetuo movimento.
I dodici Cesari. Ritratti del potere dall’antichità ad oggi
Quando, nell’ottobre del 2007, un busto di marmo venne ripescato dalle acque del Rodano, ad Arles, molti pensarono che si trattasse del ritratto di Giulio Cesare, un’immagine scolpita addirittura mentre il dictator era ancora in vita. Un ritratto autentico, dunque, unico e definitivo: il vero volto di Cesare. Il volto del potere. Originale o no, quel reperto estratto dal letto del fiume era però soltanto l’ultima delle infinite e mutevoli raffigurazioni dei personaggi celebri dell’antica Roma, una delle tante «facce» che nel corso dei secoli artisti eccelsi e raffinati artigiani hanno rappresentato in dipinti, statue, ceramiche, arazzi, mobili e oggetti d’uso quotidiano. A partire dal Rinascimento, e sulla scorta delle Vite dei Cesari di Svetonio, gli imperatori romani – nonostante l’immoralità, la crudeltà e il malgoverno per cui alcuni di loro sono passati alla storia – sono stati celebrati, riprodotti e imitati in una impressionante varietà di stili, idiomi e materiali. Dallo Scalone del re a Hampton Court ai saloni di Versailles, dallo Sheldonian Theatre di Oxford alle stanze dei Gonzaga a Mantova, le immagini di Ottaviano Augusto e Nerone, di Caligola e Vitellio, fra gli altri, hanno adornato i palazzi, le ville, i giardini e le dimore di campagna degli aristocratici. Hanno ispirato pittori come Mantegna e Lawrence Alma-Tadema, Tiziano e Thomas Couture, hanno scatenato dibattiti e polemiche a proposito di identificazioni e interpretazioni sbagliate, ma soprattutto hanno posto – e continuano a porre – domande cruciali in merito alla rappresentazione del potere, l’invenzione della tradizione e la costruzione dell’immagine delle élite. In un’epoca in cui il significato delle statue pubbliche viene sempre più contestato, con le loro identità mutevoli e ambigue i «Cesari» ci ricordano non soltanto quanto sia vivo e spesso doloroso il legame con il passato, ma ci invitano a interrogarci sul rapporto con la politica, la moralità, gli autocrati di ieri e di oggi.
SPQR. A history of ancient Rome
Sunday Times Top 10 Bestseller Shortlisted for a British Book Industry Book of the Year Award 2016 The new series Ultimate Rome: Empire Without Limit is on BBC2 now Ancient Rome matters. Its history of empire, conquest, cruelty and excess is something against which we still judge ourselves. Its myths and stories – from Romulus and Remus to the Rape of Lucretia – still strike a chord with us. And its debates about citizenship, security and the rights of the individual still influence our own debates on civil liberty today. SPQR is a new look at Roman history from one of the world’s foremost classicists. It explores not only how Rome grew from an insignificant village in central Italy to a power that controlled territory from Spain to Syria, but also how the Romans thought about themselves and their achievements, and why they are still important to us. Covering 1,000 years of history, and casting fresh light on the basics of Roman culture from slavery to running water, as well as exploring democracy, migration, religious controversy, social mobility and exploitation in the larger context of the empire, this is a definitive history of ancient Rome. SPQR is the Romans’ own abbreviation for their state: Senatus Populusque Romanus, ‘the Senate and People of Rome’.
Beard, M: Pompeii: The Life of a Roman Town
WINNER OF THE WOLFSON HISTORY PRIZE 2008 ‘The world’s most controversial classicist debunks our movie-style myths about the Roman town with meticulous scholarship and propulsive energy’ Laura Silverman, Daily Mail The ruins of Pompeii, buried by an explosion of Vesuvius in 79 CE, offer the best evidence we have of everyday life in the Roman empire. This remarkable book rises to the challenge of making sense of those remains, as well as exploding many myths: the very date of the eruption, probably a few months later than usually thought; or the hygiene of the baths which must have been hotbeds of germs; or the legendary number of brothels, most likely only one; or the massive death count, maybe less than ten per cent of the population. An extraordinary and involving portrait of an ancient town, its life and its continuing re-discovery, by Britain’s favourite classicist.
Pompei. Vita quotidiana in una città dell’antica Roma
Pompei è un ‘unicum’ nella storia dell’archeologia, una miniera di informazioni non ancora del tutto esplorata. Soprattutto, è una continua riserva di sorprese per gli studiosi, una realtà più complicata e intrigante di ciò che riteniamo di conoscere. Distrutta e messa sottosopra, evacuata e depredata, Pompei serba i segni (e le cicatrici) di storie d’ogni genere, ben oltre lo stereotipo di «città congelata dalla colata lavica» diffuso dai dépliant e dalle guide turistiche. Indagando nel «paradosso di Pompei» in compagnia di Mary Beard scopriamo così che della vita antica che si svolgeva nel centro campano sappiamo contemporaneamente molto più e molto meno di ciò che crediamo. Facendo parlare in modo rigoroso le fonti archeologiche e le rare testimonianze documentarie, infatti, la studiosa inglese ricostruisce la vita quotidiana della città romana nel I secolo in ogni aspetto, dal sesso alla politica, dal cibo alla religione, dalla schiavitù alla cultura.
Opinioni:
La studiosa inglese ricostruisce la vita quotidiana della città romana nel I secolo in ogni aspetto, dal sesso alla politica, dal cibo alla religione, dalla schiavitù alla cultura. – LaFeltrinelli
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