Questa è la pagina dedicata a Michelle Hunziker.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Più di ieri, meno di domani”.
Una vita apparentemente perfetta
«Com’è possibile che sia cascata nel tranello di una setta? Che abbia ubbidito a ordini a volte assurdi? Perché può succedere a tutti. Anche a te che stai leggendo, a tuo figlio, tua figlia, al tuo partner, ai tuoi genitori. Il punto è che tutti abbiamo le nostre fragilità, i nostri punti deboli, i nostri bisogni inespressi, le nostre paure.» Tutti conoscono Michelle Hunziker per il senso dell’umorismo, l’autoironia, i lunghi capelli biondi e il sorriso sfolgorante. Eppure c’è stato un tempo in cui quel sorriso era la più luminosa delle maschere, indossato per nascondere le fragilità di una ragazza di poco più di vent’anni. Proprio nel momento più buio della sua esistenza avviene l’incontro destinato a cambiarla. Lei è una donna accogliente, materna, empatica, capace di intercettare negli altri le debolezze e le crepe di cui forse nemmeno sono consapevoli: proprio per questo, una formidabile manipolatrice. La mela rossa con la quale seduce Michelle ha il sapore dolce della comprensione profonda, dell’ascolto privo di giudizio. Dopo di che, la puniva abbandonandola, impedendole ogni tipo di contatto con lei e con gli altri membri della setta, “perché prima di tornare tra noi devi purificarti”. Con la speranza che condividere la sua esperienza possa aiutare chi ne sta vivendo una simile, Michelle racconta i quattro anni trascorsi in una setta: i ricatti, le privazioni, il controllo costante, la progressiva perdita dell’indipendenza, la paura di rimanervi invischiata per sempre e il terrore alla sola idea di venirne fuori. Fino a quando ha trovato la forza di uscirne. Grazie all’amore.
Opinioni:
Con la speranza che condividere la sua esperienza possa aiutare chi ne sta vivendo una simile, Michelle racconta i quattro anni trascorsi in una setta – LaFeltrinelli
Fiorire d’inverno. La mia storia
Ho sempre creduto che la vita fosse disporre sul tavolo, nel miglior modo possibile, le carte che ti sei trovato in mano. Invece all’improvviso ne arriva una che spariglia tutte le altre, e la vita è proprio come ti giochi quell’ultima carta. Per ciascuno di noi l’esistenza è costellata di eventi che in prima battuta sono sembrati inaffrontabili, e invece poi hanno portato a una rinascita, a un nuovo equilibrio. Penso che ci sia un ordine più saggio che governa il mondo e di cui spesso ignoriamo il senso, la prospettiva. Per questo ho una grande fiducia, mi alzo sempre col sorriso. Certo che preferisco il sole, ma quando ci sei in mezzo scopri che anche la neve ha la sua bellezza. La malattia, l’avere bisogno di aiuto, mi hanno costretto a riprendere contatto con la mia parte più tenera e indifesa, quella più umana. Era come se mi fossi dimenticata che la fragilità non è una debolezza, ma è la condizione dell’essere umano ed è proprio lei che ci protegge, perché ci fa ascoltare quello che proviamo, quello che siamo, nel corpo e nel cuore. – Nadia
Opinioni:
«La malattia, l’avere bisogno di aiuto, mi hanno costretto a riprendere contatto con la mia parte più tenera e indifesa, quella più umana.» – LaFeltrinelli
Nadia Toffa ha trasformato la sua malattia in un’esperienza pubblica, con il nobile scopo di convincere gli altri che le cose brutte della vita non sono baratri, ma trampolini – Massimo Gramellini, Corriere della Sera
Quello di Nadia non è un libro per i malati di tumore. È un libro per tutti, nel quale chiunque può trovare un pochino di sé – Azzurra Noemi Barbuto, Libero
Da piccola mi piaceva camminare sui prati imbiancati dalla neve e quando ero fortunata mi imbattevo in una famiglia di bucaneve. I loro boccioli, in apparenza fragili e piegati verso il basso, erano capaci di compiere un miracolo, fiorire in inverno. Ogni volta che ripenso alla mia vita e a tutto quello che è successo, mi ricordo dei bucaneve, della loro audacia e del fatto che i miracoli accadono – Anonimo
Donne dell’anima mia
«Dall’infanzia trascorsa in un oppressivo sistema patriarcale alla formulazione di una filosofia femminista. La scrittrice racconta il superamento della ribellione per un atteggiamento emancipato, giusto e inclusivo» – La Stampa – TuttoLibri
«Il libro in cui, con leggerezza e ironia, Isabel Allende rievoca momenti del passato e indugia sul presente per raccontarci le ragioni del suo femminilismo» – La Gazzetta del Mezzogiorno«L’infanzia infelice in Cile. Gli inizi da giornalista. I tre mariti, l’ultimo sposato l’anno scorso dopo un corteggiamento via email durato 5 mesi. In un memoir appena uscito la scrittrice Isabel Allende ripercorre la sua affascinante vita e ricorda le donne che l’hanno ispirata. A partire dalla madre Panchita» – Donna Moderna Non esagero quando dico che sono femminista dai tempi dell’asilo Isabel parte dalle origini, dai dati biografici di un’infanzia e di un’adolescenza passate nella cornice di una rigida struttura patriarcale. L’istinto di ribellione in lei è una sorta di reazione naturale a questa esistenziale forma di discriminazione che genera l’attitudine filosofica che l’ha portata negli anni a schierarsi sempre con i deboli, con gli emarginati e con tutte le donne, vittime di una mancata emancipazione. Isabel ci racconta le tappe del suo cammino, la consapevolezza dell’importanza dell’indipendenza economica, le relazioni tra sessi, la sua biografia sentimentale e professionale. E poi la terza età, ciò che ha significato per lei, donna pienamente liberata e convinta che i modelli imposti portino a una forma di pregiudizio contro la vecchiaia non dissimile dagli atteggiamenti sessisti e razzisti.Opinioni:
Con leggerezza e ironia, Isabel Allende rievoca momenti del passato e indugia sul presente per raccontarci le ragioni di un femminismo, esito naturale del suo vissuto e della sua limpida consapevolezza di genere. – LaFeltrinelli
Becoming: The Sunday Times Number One Bestseller (English Edition)
Più di ieri, meno di domani
Una confessione intima, che svela un lato inedito di Camilla: senza filtro e senza trucco. Perché dietro ogni make-up si nascondono infinite, piccole imperfezioni. Quelle che ci rendono perfette così come siamo.
I social mostrano solo una parte di noi. Lo sa bene Camilla Mangiapelo, 23 anni e oltre un milione di follower. Quello che tutti i giorni condivide con i suoi fan non è una bugia, è solo una parte della verità. Le serate glam, i red carpet e gli outfit favolosi: Camilla è questo, ma è anche molto di più. È una ragazza che ha sofferto, che è passata attraverso il burrascoso divorzio dei genitori e troppo spesso è stata sballottata tra una casa e l’altra, tra una città e l’altra. Come un pacco. Si è sentita sbagliata, inadeguata, a disagio persino nel suo stesso corpo. Ma mai si è considerata una vittima. Ogni volta che è caduta, ha saputo rialzarsi e ricominciare. Molto più forte di prima. Una confessione intima, che svela un lato inedito di Camilla: senza filtro e senza trucco. Perché dietro ogni make-up si nascondono infinite, piccole imperfezioni. Quelle che ci rendono perfette così come siamo.Se volessi saperne di più, dai un’occhiata al nostro canale Youtube!
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