Questa è la pagina dedicata a Nello Daniele.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Nell’ora più calda”.
L’uomo nell’ombra
Carl Rogers. La relazione efficace nella psicoterapia e nel lavoro educativo
Carl R. Rogers (1902-1987), fondatore della terapia centrata-sul-cliente e della pedagogia non direttiva, è stato definito “lo psicologo più influente d’America”. Questo volume intende spiegare i motivi dell’attualità delle sue idee nei diversi campi applicativi della psicoterapia e del counseling, delle relazioni familiari e organizzative, della comunicazione interculturale e della facilitazione dell’apprendimento.
Emanuele nella battaglia
Alatri, provincia di Frosinone, nel cuore della Ciociaria. Nella notte tra il 24 e il 25 marzo del 2017 un ragazzo, Emanuele Morganti, viene picchiato a morte davanti a una discoteca. Nessun movente che possa spiegare la violenza degli assassini, arrivati a sfondare il cranio a un ventenne che stava trascorrendo una serata come tante tra amici. Difficile ricostruire il groviglio delle circostanze in cui tutto è accaduto in questa cittadina che all’improvviso si ritrova catapultata su giornali, telegiornali, social, trasmissioni d’intrattenimento tra lo sconcerto, la rabbia, la voglia di denuncia, mentre l’Italia intera, commossa, famelica, o soltanto curiosa, si stringe attorno alla famiglia e alla comunità in un cocktail di dolore vero, gogne mediatiche, aggressioni via web, speculazioni… Poi, dopo tanto clamore sul «delitto di Alatri», arriva l’oblio. Ed è in questo oblio, nel cono d’ombra in cui si affollano interrogativi e ferite, che s’inabissa il romanzo-reportage di Daniele Vicari, con il pudore di chi ha intimità con quei luoghi, i boschi di castagni tanto amati da Emanuele; quella provincia in cui convive tutto (degrado, locali trendy, riti e saperi arcaici); quella famiglia Morganti di cui l’autore prende a seguire le esistenze quando sembra non ci sia piú nulla da raccontare. Perché è lí che risuona la verità piú umana e profonda, se ci si mette in ascolto, ad esempio, di Melissa, sorella di Emanuele, che non si ferma davanti a nessuna soglia, nessuna domanda, nessun pericolo pur di accertare i fatti, ovunque si possa carpire un briciolo di senso nell’insensatezza. È lí che si ritrova Emanuele vivo, il ragazzo innamorato della natura e della vitalità, se si seguono le parole di un padre come Peppe. È lí che rivive ogni memoria se si sanno cogliere i gesti e le frasi di una madre come Lucia con la sua compostezza e determinazione nel prendersi cura di quel che le resta del figlio: una tomba. Ed è lí, infine, che si dipanano fili e frammenti segreti che collegano fatti, circostanze, amici fraterni, nemici camaleontici, opportunisti, delinquenti, sbruffoni, una comunità intera che va ben oltre i confini della provincia e, con le sue contraddizioni abissali, interroga l’Italia tutta, i mass media, la gente comune, e persino chi, come Daniele Vicari – da regista e ideatore di storie in cui la verità e l’immaginazione si mescolano – contribuisce a creare mondi che, in una distorsione folle quanto imprevedibile, potrebbero anche fare da sfondo a gesti inauditi. Perché “Emanuele nella battaglia” è uno di quei libri in cui, alla fine, non si risparmiano domande scomode e disagi nemmeno a chi prova a ricostruire, scrivere, restituire e far durare nella memoria collettiva le pieghe piú segrete di quella stessa storia. Proposto per il Premio Strega 2020 da Michele Dalai: «Emanuele nella battaglia (Einaudi editore), è un libro importante per capire chi siamo, cosa siamo diventati, quanto sia pericoloso quaggiù, quanto sia importante arrampicarsi e guardare dall’alto, da dove violenza, micro e macro criminalità, crudeltà e omertà sembrano tanti puntini uniti da un tratto unico, riconoscibile e tanto più netto quanto più si sale, una figura geometrica che si chiama Italia. Un lavoro fondamentale per ciò che mostra senza chiedere al lettore di aderire a una teoria, lasciandogli lo spazio del respiro e dell’angoscia. Una delle scene più potenti e terribili di Shoah è quella in cui Lanzmann inquadra un campo verde, l’erba alta scossa dal vento, un prato dove un tempo stavano le baracche del campo di concentramento. Dire l’indicibile. Vicari lo scrive. La gita in montagna di Emanuele e Federico, liberi nel silenzio e nelle infinite possibilità della vita è l’indicibile, la bellezza più straziante, il ricordo di quel che eravamo, che potremmo essere, che non saremo.»
Opinioni:
Proposto per il Premio Strega 2020 da Michele Dalai. – LaFeltrinelli
Da un grande regista, un romanzo-reportage su un celebre capitolo della cronaca nera italiana degli ultimi anni: l’omicidio di Emanuele Morganti, più noto come il delitto di Alatri. – LaFeltrinelli
Qualcuno la chiama in modo generico “provincia” ma, in alcune zone del Paese, quel mondo può diventare una sorta di aldilà – Anonimo
L’intelligenza numerica. Abilità cognitive e metacognitive nella costruzione della conoscenza numerica dai 3 ai 6 anni (Vol. 1)
Oggi la ricerca psicologica dimostra che nasciamo predisposti all’intelligenza numerica tanto quanto a quella verbale. È quindi importante che la scuola accompagni fin dalla più tenera età non solo lo sviluppo del linguaggio, ma anche la costruzione di questo altro tipo di intelligenza. L’intenzione di quest’opera è quella di guidare gli insegnanti a utilizzare le strategie didattiche necessarie a potenziare i processi cognitivi specifici alla base della costruzione della conoscenza numerica e del calcolo, proponendo esercizi basati sui risultati ottenuti dalla ricerca scientifica. Le schede operative sono suddivise in cinque aree, che mirano ciascuna a stimolare un determinato apprendimento (numeri naturali, numeri razionali con frazioni e decimali, rapporti e proporzioni, numeri relativi, calcolo letterale), permettendo quindi di differenziare la proposta a seconda delle esigenze dei singoli alunni. Il testo si presenta non solo come un utile contributo didattico fuori dagli schemi tradizionali, ma anche come uno strumento di potenziamento o riabilitazione delle abilità cognitive e metacognitive, e fa parte di un progetto completo che segue lo sviluppo e il potenziamento dell’intelligenza numerica attraverso 4 volumi (rivolti rispettivamente ai bambini di 3-6 anni, 6-8 anni, 8-11 anni e 11-14 anni).
Nell’ora più calda
Una storia liberamente ispirata a fatti accaduti, Nell’ora più calda, è il noir di Daniela Mirisola, scrittrice esordiente di origini siciliane. Negli anni Settanta, in Sicilia, un paesino dell’entroterra viene sconvolto da una faida mafiosa per il controllo del territorio. Daniela Mirisola affida la narrazione di quei fatti drammatici a Rosita, una ragazzina di dodici anni, e al suo inseparabile diario. Da tre anni Rosita scrive di uccisioni, minacce, estorsioni, danneggiamenti, sequestri e suicidi visti con i suoi occhi di bambina. Da tre anni Rosita cerca Primula Rossa, il capomafia, che in paese ritengono responsabile di tutto ciò che avviene. Il titolo del noir, Nell’ora più calda, indica le ore pomeridiane delle tre estati in cui si snoda la storia. Sono ore in cui il caldo torrido impedisce agli abitanti di Darfudi di uscire da casa, permettendo così ai mafiosi di agire non visti. È questo che gli adulti fanno credere alla piccola protagonista.
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