Questa è la pagina dedicata a Paola Soriga.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “La stagione che verrà”.
Maicolgècson
Quando Remigia viene al mondo, in una sera d’inverno del 1980, tutti, nella sua grande famiglia, si chiedono da dove sia uscita quella bimba dalla pelle scura scura e i capelli ricci come lana d’acciaio. “Sembra Michael Jackson!” scherza lo zio Stefano quando la vede. E il nomignolo è destinato ad attecchire. Remigia, detta Maicolgècson, cresce in un paese del Campidano non lontano da Cagliari, figlia unica ma circondata da cugini e cugine. L’amore per la musica arriva prestissimo: grazie agli zii e ai cugini più grandi a cinque anni scopre i Queen, Bob Marley e David Bowie, poi “Sanremo” e “Superclassifica Show” fanno entrare nel tinello dei genitori e nei suoi sogni di bambina Eros Ramazzotti, Laura Pausini e tutto l’olimpo della canzone pop italiana. Mentre a scuola i compagni la prendono in giro chiamandola “marocchina” e “vucumprà”, a lezione di canto non la batte nessuno; così alla sua insegnante viene l’idea di mandarla in tv, al programma per piccoli cantanti di Sandra Milo. Il viaggio in nave, Roma, gli studi Rai di via Teulada, le luci, gli applausi… anche se quella prima esperienza non andrà proprio come se l’era immaginata, tanto che verrà archiviata come il suo “Grande Insuccesso”, Remigia ha capito cosa vuole fare da grande: cantare e ballare, come Madonna, come Michael Jackson. E, una piccola battaglia dopo l’altra, tra un successo e una delusione, un primo bacio e un’audizione, tenterà di difendere il suo sogno dalla malignità dei coetanei e dalle idee degli adulti su cosa a una bambina sia consentito desiderare e cosa no. In una prima persona buffa e commovente intrisa di modi di dire sardi, che cresce e si affina di pari passo con la protagonista e il suo sguardo sul mondo, Paola Soriga ci regala il tenerissimo racconto di un’infanzia isolana e un tuffo nella cultura pop italiana degli anni Ottanta e Novanta. E lo fa con una lievità, una delicatezza e un’allegria linguistica rare.
Opinioni:
Dall’autrice di Dove finisce Roma, l’irresistibile storia di Remigia Porcu, la bambina che voleva essere Michael Jackson. – LaFeltrinelli
La stagione che verrà
Al cuore del romanzo, le vicende di tre amici. Tutti, per motivi diversi, stanno tornando in Sardegna. Dora, Agata e Matteo hanno studiato fuori dall’isola, hanno viaggiato, lavorato o provato a lavorare. Hanno amato, sempre prossimi al fallimento e sempre pronti ad accogliere nuove speranze. Agata fa la pediatra a Pavia, Gianluca l’ha lasciata quando è rimasta incinta e lei ha deciso di far nascere il bambino a Cagliari, dove da qualche mese è andata a vivere anche Dora. Matteo insegna a Bologna, ma quando scopre di essere malato sceglie di andare a curarsi a Cagliari, e di abitare con Agata e Dora. Dora ha cambiato molte città e molte case, e se le porta dentro. Dora è la voce di tutte le voci, il crocevia di queste vite che conoscono un’unica vera avventura, quella di vivere, e dove poche cose contano più della fisicità del corpo, il proprio e quello degli altri. Dora sente risuonare a ogni passo tutte le canzoni che ha cantato, le parole che ha letto o ascoltato, gli insuccessi condivisi, la libertà inseguita e il futuro che, nonostante la stagione che verrà, si può ancora inventare. Paola Soriga racconta le speranze e il disincanto di una generazione il cui futuro è stato rinchiuso nel puro privato, sfarinato in un rivolo di progetti che abitano spesso lo spazio di un mattino.
Wo Rom aufhört
Dove finisce Roma
Succede a volte che uno scrittore, una scrittrice, si allontani dalle storie della sua generazione e dal suo tempo proprio per l’urgenza di narrarlo meglio e renderlo vero, con il respiro di un vento largo che soffia con forza, da lontano. Così, al suo esordio narrativo, Paola Soriga si affida alla figura di una giovanissima staffetta partigiana, nella Roma che sta per essere liberata dall’occupazione tedesca, per dare nuova vita e necessità a un alfabeto di sentimenti che le parole di oggi non sanno più nominare. E ci regala un romanzo che ha la distanza delle grandi storie e la vicinanza dell’unica, misteriosa, scintillante vita che è la nostra, in ogni tempo e in ogni luogo.
La guerra di Martina
“La luna era uno spicchio sottile e illuminava poco, il vento si faceva più forte, io pensavo ai nostri genitori che ci credevano a letto, ai lupi, ai nazisti, ai fantasmi”. Martina ha una missione da portare a termine con l’amico Simone e il fedelissimo cane Paco: ritrovare una preziosa cassa lanciata in volo dagli aerei alleati ai partigiani che sembra essere scomparsa nel nulla. Età di lettura: da 6 anni.
Se volessi saperne di più, dai un’occhiata al nostro canale Youtube!
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.