Questa è la pagina dedicata a Paolo Zamboni.
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Nascoste nella tela. Tra arte e medicina, un’indagine sui segreti delle opere più famose
Paolo Zamboni è un grande amante dell’arte. Nei suoi momenti di evasione, tra libri, viaggi e mostre, si è però reso conto che non può fare a meno di rimanere medico anche davanti alle più straordinarie immagini dipinte dai massimi artisti di ogni epoca. È così che ha cominciato a notare i segni clinici delle malattie raffigurate, forse inconsapevolmente, in alcune delle più note opere d’arte. Se analizziamo con attenzione questi dipinti, infatti, scopriamo per esempio che il Bacchino malato di Caravaggio soffriva del morbo di Addison, una malattia che sarebbe stata descritta solo più di due secoli dopo; che sulla mano della Gioconda c’è una cisti tendinea; che il monaco nella cappella Brancacci ritratto da Masaccio o da Filippino Lippi ha un melanoma sul volto e la causa della morte prematura di Battista Sforza potrebbe celarsi in quell’arterite temporale a cellule giganti che Piero della Francesca ha così ben rappresentato nel famosissimo dittico dei duchi di Urbino conservato agli Uffizi di Firenze. L’autore riporta ogni opera al suo contesto storico, per dirci qualcosa di più sull’artista e i personaggi raffigurati. In una vera e propria indagine, a partire dagli indizi visivi e dalle fonti in nostro possesso, risaliamo per esempio alla causa delle difficoltà respiratorie di Rodolfo II d’Asburgo, tipiche dei minatori ma impensabili come conseguenze della vita a corte: l’imperatore, infatti, si dedicava all’alchimia, in minuscoli laboratori senza ricambio d’aria, nel tentativo di trasformare le polveri in oro. Con attento spirito d’osservazione possiamo poi individuare una serie di encefali «nascosti» in alcuni dipinti sacri: scopriamo così che durante il Rinascimento il papa aveva concesso la possibilità di eseguire studi anatomici sui cadaveri, ma non di esporne i dettagli pubblicamente, inducendo alcuni pittori, che collaboravano con i medici nella riproduzione dei segreti del corpo umano, a nascondere una rappresentazione del cervello nelle loro opere, come ha fatto il Bastianino nel Giudizio Universale della cattedrale di Ferrara. Un libro illustrato in cui l’arte viene raccontata da un punto di vista totalmente inedito e dunque sorprendente, ricco di dettagli e curiosità sui grandi artisti e la loro epoca.
Opinioni:
Un libro illustrato in cui l’arte viene raccontata da un punto di vista totalmente inedito e dunque sorprendente, ricco di dettagli e curiosità sui grandi artisti e la loro epoca. – LaFeltrinelli
Viaggio in Oman
Uno scooter, una tenda e due mesi di tempo per visitare l’Oman, un sultanato all’estremità sudorientale della penisola arabica. Paese ancora poco conosciuto in Occidente, l’autore e la sua compagna lo attraversano dalle zone costiere al deserto interno, raccontandone le peculiarità territoriali e artistiche, e soffermandosi soprattutto sull’ospitalità e generosità del popolo omanita. Dalla capitale, Mascate, all’oasi di Shisr, da Nizwa al forte di Bahala, patrimonio UNESCO, mangiando datteri e bevendo caffè al cardamomo. Non c’è un tour operator alle spalle, non ci sono tappe obbligate né alberghi prenotati, ma un itinerario modellato giorno per giorno in base agli incontri fatti lungo il percorso. È così che i due protagonisti si ritrovano ospiti in casa di omaniti e indiani, umili e benestanti. Attraverso i contatti e i dialoghi con gli abitanti del luogo viene rivelato il loro rapporto con la modernità, la tecnologia, le donne e la religione. Un racconto che incuriosisce, ricco di aneddoti che solo un viaggiatore appassionato può svelare, con utili riferimenti storici e politici. Ampio spazio è concesso anche alle emozioni, che trasportano il lettore nel mezzo del racconto facendolo sentire un compagno di viaggio e donandogli il ritratto di un paese affascinante, in continua tensione tra passato e presente, ricco di magia e contraddizioni.
Ughino il Cagnolino: Ughino non vuole farsi tagliare le unghie (Le storie di Ughino il Cagnolino)
Inseguendo le ombre dei colibrì
Otto mesi e 23.000 chilometri in sella a uno scooter. L’autore ci accompagna alla scoperta del Centro America: dal Messico a Panama alla ricerca di storie e incontri che raccontino il presente di questo ponte vitale tra Nord e Sud America. Un percorso tra monti, foreste tropicali e il calore latinoamericano che si snoda tra i fasti di città coloniali, rovine precolombiane, capitali cresciute a dismisura e villaggi assonnati. Un reportage di viaggio che entra nel cuore della regione centroamericana con un occhio di riguardo per la storia recente e i tumultuosi anni post-indipendenza. Cultura, tradizione, politica e diritti civili si intrecciano nel racconto delle esperienze vissute nella prima parte del suo viaggio, attraversando Messico, Guatemala ed El Salvador. Righe fitte di annotazioni storiche e di conversazioni avute con chi queste vicende le ha vissute da vicino e oggi ne subisce le conseguenze. Uomini e donne si raccontano e nel farlo toccano quelli che sono i grandi temi d’attualità: narcos, disuguaglianza sociale, emigrazione, gang.
Matematica verso la secondaria di secondo grado. Per le Scuole medie. Con espansione online
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