Questa è la pagina dedicata a Pietro Ichino.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “La casa nella pineta. Storia di una famiglia borghese del Novecento”.
L’ora desiata vola. Guida al mondo dei rebus per solutori (ancora) poco abili
L’arte dei rebus sta in questo: riuscire a scorgere il messaggio che si nasconde sotto le cose.
“È un rebus” dovrebbe significare “è affascinante”. Invece lo diciamo di ciò che risulta incomprensibile. A questa profonda ingiustizia si ribella un famoso giurista, che da bambino ha imparato a risolvere rebus prima facili e poi difficili e da grande ha notato che pochi si accostano all’arte del rebus, per timore di non capirla. Il rebus è invece il più incantevole degli enigmi. Intreccia parole e figure come accade solo nei sogni, che del rebus sono la variante notturna (come sapevano Artemidoro, Sigmund Freud e Primo Levi). I rebus però hanno sempre una soluzione e per trovarla basta saper usare quelle chiavi, e quei grimaldelli, di cui Pietro Ichino qui fornisce un giocoso e completo assortimento.Ichino lezioni diritto lavoro
L’intelligenza del lavoro. Quando sono i lavoratori a scegliersi l’imprenditore
Da sempre convinto della necessità di far cooperare diritto, economia e sociologia, il giuslavorista Pietro Ichino ci propone in queste pagine un rovesciamento della visione tradizionale del mercato del lavoro e del ruolo del sindacato, che può contribuire a trovare la via d’uscita dalla crisi di sistema che stiamo attraversando.
Può sembrare assurdo, al culmine della recessione più grave del secolo, parlare di “grandi giacimenti occupazionali inutilizzati”. Invece proprio di questo si tratta: per uscire dalla grande crisi è urgente dotare il nostro Paese di servizi di orientamento professionale e di formazione che rendano i lavoratori capaci di rispondere alla fame di personale qualificato e specializzato di cui soffrono le imprese. Ancora più singolare può apparire oggi l’idea che non siano soltanto gli imprenditori a selezionare i propri collaboratori, ma anche i lavoratori a scegliere e “ingaggiare” l’imprenditore più capace di valorizzare il loro lavoro. Eppure è davvero questo che accade in un mercato maturo, anche nella congiuntura peggiore. Proprio per uscirne è importante che i lavoratori si considerino parte di un “mercato dell’intrapresa”, nel quale hanno interesse ad allargare il più possibile la concorrenza tra gli imprenditori indigeni e stranieri sul versante della domanda di manodopera. Perché tutto ciò accada occorre una nuova “intelligenza”: una capacità che i lavoratori devono saper esercitare sul piano individuale e su quello collettivo, per conoscere e capire il mercato del lavoro in tutti i suoi meccanismi, in modo da poterlo utilizzare efficacemente a proprio vantaggio. Per questo c’è bisogno di un sindacato capace di assumere come proprio il mestiere di intelligenza collettiva dei lavoratori e al tempo stesso di essere partner dell’imprenditore nella progettazione di nuove forme di organizzazione aziendale e di spartizione dei frutti dell’impresa.La casa nella pineta. Storia di una famiglia borghese del Novecento
Nella primavera del 1962 la famiglia Ichino riceve una visita dell’amico don Lorenzo Milani. Indicando i libri e il benessere che si respira in quel salotto milanese, il priore si rivolge a Pietro, tredicenne: ”Per tutto questo non sei ancora in colpa; ma dal giorno in cui sarai maggiorenne, se non restituisci tutto, incomincia a essere peccato”. Marchiato a fuoco da questo monito, che pur nella sua radicalità racchiude in sé molti altri insegnamenti familiari, il protagonista di queste pagine rifiuta di intraprendere la carriera di avvocato al fianco del padre amatissimo per dedicarsi al movimento operaio, ritrovarsi cooptato nel palazzo del potere ma poi farsene cacciare, studiare il Diritto del lavoro nell’epoca drammatica della fine delle ideologie, del terrorismo rosso e poi della sua nuova fiammata al passaggio del millennio. In questo libro insolito, al confine tra un racconto intimo e il grande affresco di un’epoca, le vicende pubbliche si intrecciano alla storia di una famiglia italiana che raccoglie in sé l’eredità ebraica e un cattolicesimo dalla forte vocazione sociale e che ha eletto la Versilia a proprio luogo dello spirito. E’ così che – dalle persecuzioni razziali al Concilio Vaticano II, da Bruno Pontecorvo a Piero Sraffa, dal ’68 all’assassinio di Calabresi, dal Pci di Pietro Ingrao fino alle riforme del Diritto del lavoro – la ”casa nella pineta” diventa il crocevia di vite vissute con singolare intensità, dove generazioni di padri e di figli dalle anime inquiete possono crescere, amarsi, perdersi e ritrovarsi.
Opinioni:
In questo libro insolito, al confine tra un racconto intimo e il grande affresco di un’epoca, le vicende pubbliche si intrecciano alla storia di una famiglia italiana. – LaFeltrinelli
Il contratto di lavoro. Fonti e principi generali. Autonomia individuale e collettiva. Disciplina del mercato. Tipi legali. Decentramento produttivo… (Vol. 1)
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