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Quasi una leggenda. Con CD-Audio
Il 18 marzo esce il nuovo lavoro discografico di Shel Shapiro. Non è solo un album musicale. E’ anche un libro in cui l’arte di Shel Shapiro incontra l’arte del fotografo Guido Harari. Insieme, formano una vera ‘opera d’arte’. Si tratta di un album di 13 brani completamente inediti che segue i successi di “Non dipende da Dio” e “La leggenda dell’amore eterno” (oltre 200K visualizzazioni YT in un mese) che ne hanno anticipato l’uscita. Il progetto è stato realizzato in oltre un anno e mezzo di lavoro e ha coinvolto un team di professionisti intenti al rilancio anche mediatico del grande artista considerato il precursore della musica “beat” in Italia come leader del gruppo “The Rokes” interprete di brani diventati evergreen della musica leggera italiana come “Che colpa abbiamo noi”, “Bisogna saper perdere” e “E’ la pioggia che va”. E’ opera del grande fotografo anche la straordinaria copertina la cui forza d’attrazione non passa inosservata. Essa diventerà anche un vero e proprio quadro realizzato in tiratura limitata e siglato da Harari/Shapiro. Nell’album anche due ‘featuring’ di prestigio: Dori Ghezzi nel brano ‘Non arrenderti’ e Lina Sastri nel brano ‘Fa che sia così’.
Opinioni:
Edizione “Libro + CD Audio” – LaFeltrinelli
Il disco è contenuto in una elegante confezione composta di un libro di grande formato (21×21) e di 64 pagine, con fotografie scattate da Guido Harari. – LaFeltrinelli
Sefer Tzavaah Shel Rabeinu Chaim Elazar Shapiro
Shel
Non Dipende Da Dio (7″ 45 Giri)
Rokes. Conversazioni su musica, moda, società e costume
Inghilterra 1960: la nuova ondata musicale ha spazzato via tutto quello che c’era della vecchia nazione. Le abitudini, il perbenismo, la moralità, i modi, le mode: tutto questo cambia nel giro di pochi anni, da quando cioè il rock’n’roll è entrato di prepotenza nelle stanze di migliaia di giovani inglesi. Come tanti altri ragazzi della loro età, Shel, Bobby, Mike e Vic – che lascerà il posto a Johnny – si fanno contagiare dalla febbre del rock’n’roll che non li abbandonerà più. Dopo vari cambi di nome e di formazione, i Rokes approdano in Italia, all’Ambra-Jovinelli di Roma, dove tra il pubblico c’è un attento Teddy Reno, abile a non lasciarseli sfuggire per accompagnare Rita Pavone in giro per lo Stivale. Il mix è folgorante: capelli lunghi, stivaletti con il tacco alto, smaccato accento inglese che colora il loro italiano d’oltremanica, chitarre con una strana forma “a nido di rondine”. Tanto è sufficiente alla stampa nazionale per etichettare il complesso come “I Beatles italiani”. È l’inizio del grande successo, consolidato nel nuovo tempio generazionale, il Piper, dove i Rokes passano dal blues al rhythm’n’blues per approdare al beat in chiave italica e piazzarsi nei primi posti delle classifiche di vendita, tra concerti, apparizioni televisive, pubblicità, premi, film, con tanti album e 45 giri. Ma oltre a raccontare l’ascesa dei Rokes, questo libro intende riscoprire i membri del gruppo anche nelle loro attività come singoli artisti. Molti conoscono l’attività di Shel Shapiro, ma scopriremo insieme anche ciò che hanno fatto Bobby, Mike e Johnny…
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