Questa è la pagina dedicata a Tiziano Terzani.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Un altro giro di giostra. Viaggio nel male e nel bene del nostro tempo”.
Un indovino mi disse
“Fu una splendida decisione e l’anno 1993 è finito per essere uno dei più straordinari che io abbia passato: avrei dovuto morire e sono rinato.” Nel 1976 un indovino cinese avverte Tiziano Terzani, corrispondente dello «Spiegel» dall’Asia: «Attento. Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In quell’anno non volare mai» Nel 1992 Terzani si sente stanco, dubbioso sul senso del suo lavoro. Gli torna in mente quella profezia e la vede come un’occasione per guardare il mondo con occhi nuovi. Decide di non prendere aerei per un anno, senza rinunciare al suo mestiere. Il risultato di quell’esperienza è un libro che è insieme romanzo d’avventura, autobiografia, racconto di viaggio e reportage.
Opinioni:
Autobiografia, libro di viaggio, reportage, romanzo d’avventura: il più grande successo di uno degli autori più amati – LaFeltrinelli
Terzani ha vissuto e raccontato con quella generosità che è forse la principale chiave del successo ancora vivo e crescente. – la Repubblica
Un altro giro di giostra. Viaggio nel male e nel bene del nostro tempo
“Si tratta di capire che la vita e la morte sono due aspetti della stessa cosa. Arrivare a questo è forse la sola vera meta del viaggio che tutti intraprendiamo nascendo.” Viaggiare è sempre stato per Tiziano Terzani un modo di vivere e così, quando gli viene annunciato che la sua vita è ora in pericolo, mettersi in viaggio alla ricerca di una soluzione è la sua risposta istintiva. Solo che questo è un viaggio diverso da tutti gli altri, e anche il più difficile perché ogni passo, ogni scelta – a volte fra ragione e follia, fra scienza e magia – ha a che fare con la sua sopravvivenza. Strada facendo prende appunti. Da una lunga permanenza a New York e poi in un centro “alternativo” della California nasce un ritratto inquietante dell’America. Da un lungo girovagare per l’India, compresi tre mesi passati da semplice novizio in un ashram, sempre in cerca di qualcosa o qualcuno che possa aiutarlo, Terzani arriva ad una visione di quel che di più profondo questo paese ha da offrire all’uomo: la sua spiritualità. Ogni cultura ha il suo modo di affrontare i problemi umani, specie quelli della malattia e del dolore. Così, dopo essersi interessato all’omeopatia, Terzani si rivolge alle culture d’Oriente sperimentando sulla propria pelle le loro soluzioni, siano esse strane diete, pozioni di erbe o canti sacri. Medicina tibetana, cinese, ayurveda, qi gong, reiki, yoga e pranoterapia sono fra le sue tappe. Alla fine il viaggio esterno alla ricerca di una cura si trasforma in un viaggio interiore, il viaggio di ritorno alle radici divine dell’uomo.
Opinioni:
L’ultimo straordinario viaggio di un grande giornalista e di un grande uomo – LaFeltrinelli
Per il tanto che mi ha fatto pensare e per il bene che mi ha trasmesso, gli dico grazie. – Gad Lerner
Un’idea di destino. Diari di una vita straordinaria
“Cosa fa della vita che abbiamo un’avventura felice?” si chiede Tiziano Terzani in questa opera, che racconta con la consueta potenza riflessiva l’esistenza di un uomo che non ha mai smesso di dialogare con il mondo e con la coscienza di ciascuno di noi. In un continuo e appassionato procedere dalla Storia alla storia personale, viene finalmente alla luce in questi diari il Terzani uomo, padre, marito. Scopriamo così che l’espulsione dalla Cina per “crimini controrivoluzionari”, l’esperienza deludente della società giapponese, i viaggi in Thailandia, URSS, Indocina, Asia centrale, India, Pakistan non furono soltanto all’origine delle grandi opere che tutti ricordiamo. Furono anche anni fatti di dubbi, di nostalgie, di una perseverante ricerca della gioia, anni in cui dovette talvolta domare “la belva oscura” della depressione. E proprio attraverso questo continuo interrogarsi, Terzani maturava una nuova consapevolezza di sé, affidata a pagine più intime, meditazioni, lettere alla moglie e ai figli, appunti, tutti accuratamente raccolti e ordinati dall’autore stesso, fino al suo ultimo commovente scritto: il discorso letto in occasione del matrimonio della figlia Saskia, intriso di nostalgia per la bambina che non c’è più e di amore per la vita, quella vita che inesorabilmente cambia e ci trasforma. Prefazione di Angela Terzani Staude.
Opinioni:
Il “Laboratorio” in cui germogliavano le idee e le storie di Terzani, il documento eccezionale di una ricerca inesausta di senso. – LaFeltrinelli
È come vedere la vita nascosta di un uomo eccezionale che apre la sua anima… A lui stesso, probabilmente – La Repubblica
Seduto su una coperta di lana bianca scrivo queste righe. Sono felice. Mi pare davvero di aver fatto il primo passo di un grande viaggio, di avere la chance di una nuova, bella avventura. – Anonimo
In Asia
Tiziano Terzani e l’Asia, una storia lunga una vita. Ma è Terzani a raccontare l’Asia o è l’Asia a raccontare Terzani? Difficile dirlo, tanto forte è il legame che quest’uomo decise di stringere con il più misterioso e contraddittorio dei continenti. Leggendo questo libro, che nell’avvincente varietà delle sue pagine si offre come autobiografia e reportage, cronaca di costume e racconto d’avventura, ci si trova a rivivere gli eventi che hanno segnato la storia asiatica degli ultimi trent’anni, a ripensare ai grandi ideali che l’hanno formata e ai protagonisti delle sue svolte, a dare uno sguardo al suo futuro. E al tempo stesso Terzani invita a prestare ascolto all’altra voce, quella dell’Oriente vero, vissuto nella sua quotidianità, in mezzo alle donne e agli uomini, alle difficoltà, ai contrasti, ai riti, alle curiosità, ai mille volti del continente che più degli altri sembra destinato a influenzare il nuovo secolo che è cominciato.
Opinioni:
Autobiografia, reportage, cronaca di costume, racconto d’avventura: Tiziano Terzani in Asia, una storia lunga una vita – LaFeltrinelli
Ci sarà sempre più bisogno di quelli che vanno a vedere, ad annusare, a commuoversi per una qualche storia vicina o lontana da raccontare a chi avrà ancora voglia di ascoltare. – Anonimo
La fine è il mio inizio (Il Cammeo Vol. 456)
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