Questa è la pagina dedicata a Tullio Pericoli.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Pensieri della mano: Da una conversazione con Domenico Rosa (Piccola biblioteca Adelphi Vol. 656)”.
Un digiunatore di Franz Kafka. Ediz. illustrata
Che Tullio Pericoli possa contare su quella ‘seconda vista’ che per Leopardi era prerogativa dell’uomo «sensibile e immaginoso» è fuori di dubbio. Come sarebbe riuscito altrimenti a far affiorare dagli «angoli più segreti della memoria, che sono nascosti non solo negli spazi della mente ma anche in quelli più ampi del corpo», le figure che qui scorrono a fronte di uno dei racconti che più ama? Non meraviglia del resto che proprio Un digiunatore di Kafka si sia imposto alla sua capacità di percepire quanto vi è di ‘figurabile’, di vedere con l’immaginazione perlustrando frasi e parole – nella fattispecie un pallido uomo in maglietta nera votato alla malinconia. La sua malinconia è in fondo quella di ogni artista, di continuo defraudato della gloria di superare sé stesso «fino all’inconcepibile» Ma c’è di più: le figure di cui è popolato questo ‘racconto per disegni’ sono «compresse dal peso dell’aria che le avvolge» e risucchiano «verso il proprio interno la materia di cui sono fatte» Figure di Giacometti, dunque, prodigiosamente vicine a quelle del Kafka disegnatore, ma tracciate dalla mano di Pericoli. Che con questa audace visione ci offre il suo libro più affascinante e generoso.
L’uomo che piantava gli alberi – Ed. Illustrata Tullio Pericoli
80 ritratti per 10 scrittori. Ediz. illustrata
“Tullio Pericoli, uno dei più estrosi artisti italiani, si è messo, con i suoi disegni, sulla pista delle identità altrui. I suoi ‘ritratti’ sono dei sospetti, delle insinuazioni, delle ipotesi, delle letture critiche. E come è confortante vedere che solo una lettura critica, spesso filtrata dalla figura dell’ironia, si avvicina più di ogni altra cosa al nostro je-ne-sais-quoi, o al nostro presque-rien.” (Antonio Tabucchi). “Credo che, quando Pericoli ha riflettuto abbastanza sul mondo del suo soggetto, proceda senza più guardare le immagini di repertorio. Il soggetto viene visto ‘dall’interno’ – ma non è chiaro se dall’interno di lui, o lei, o dall’interno di Pericoli, che è ormai diventato l’altro.” (Umberto Eco)
Incroci
Pensieri della mano: Da una conversazione con Domenico Rosa (Piccola biblioteca Adelphi Vol. 656)
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